Non solo il castello: cosa vedere a Corigliano d’Otranto

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Corigliano d’Otranto è una località più affascinanti del Salento e dista circa 26 chilometri da Lecce.

Si tratta di un importante centro commerciale e agricolo. Fa parte della Grecìa Salentina, zona geografica in cui ancora viene parlato il griko, un dialetto di origini greche.

Storia di Corigliano d’Otranto

Questo luogo è stato abitato fin dai tempi più remoti, forse già in epoca romana.

Dal Cinquecento al Mille dopo Cristo è stato sotto il dominio dei Greci ed è divenuto la sede di una scuola dei Monaci Basiliani, la quale si è poi trasferita presso l’Abbazia di San Nicola di Casole a Otranto.

Dopo i Greci è seguita la dominazione normanna e il borgo è diventato la proprietà di diverse famiglie, tra cui gli Orsini-del Balzo, i d’Enghien, gli Indrini, i de Monti e i Nicolantonio.

Queste due hanno fatto realizzare sia una cinta muraria sia il famoso castello.

Bisogna però sapere che qui non c’è da vedere solo la suddetta attrazione, ma molte altre, le quali verranno presentate tra poco.

Arco dei Lucchetti

Edificato nel 1497, l’Arco dei Lucchetti è composto da tre blocchi di pietra calcarea, materiale tipico locale, sui quali sono presenti numerose incisioni in rilievo.

Esso è sito in Vico Freddo e vale davvero la pena spendere mezz’ora per ammirare tutte le belle decorazioni che si rifanno ai modelli medievali.

La Chiesa Matrice

Dedicata a San Nicola, la Chiesa Matrice è stata costruita nel 1573 ed è caratterizzata da una facciata asimmetrica e rettangolare più delle colonne rinascimentali pronte a sorreggere un arco.

L’interno, rifatto nel 1743, è invece costituito da tre navate in stile barocco.

Qui sono presenti degli altari più un originale pavimento realizzato sulla falsariga del mosaico della Cattedrale di Otranto.

Attaccata all’edificio è inoltre posizionata un’imponente torre campanaria rimasta incompiuta in stile tardo gotico e provvista di un’iscrizione in lingua araba.

La Chiesa di San Leonardo

La Chiesa di San Leonardo, risalente alla seconda metà del Quattrocento, è stata una delle prime chiese costruite a Corigliano d’Otranto.

Il 6 novembre di ogni anno viene inoltre festeggiato il santo.

Dolmen

Tra Maglie e Corigliano d’Otranto sono ubicati i dolmen, ossia delle testimonianze risalenti all’epoca neolitica, arrivate ai giorni nostri in eccellenti condizioni.

Esse raccontano come la terra salentina sia sempre stata popolata fin dalle epoche più arcaiche.

I più famosi hanno persino un nome, ovvero Caroppo 1 e Caroppo 2, poiché riversano in uno stato di conservazione pressoché integro.

Essi hanno inoltre delle peculiarità: Caroppo 1 include ben quattro stanze adiacenti, ma ognuna è provvista di una rispettiva lastra di copertura in spessa pietra e dalla forma regolare, mentre Caroppo 2, poco distante dall’altro, è composto da un’unica stanza provvista di pietra singola dalle dimensioni irregolari.

Palazzo Comi

Nella piazza principale di Corigliano d’Otranto, Piazza San Nicola, si trova Palazzo Comi, un edificio risalente al 1755 e ben capace di rappresentare il tipico esempio di architettura del Settecento con facciate caratterizzate da richiami in stile classico.

Esso si sviluppa inoltre su due piani e comprende qualche struttura di edifici già esistenti.

Al piano terra è invece custodito un pezzo di un’iscrizione a caratteri greci.

Torre dell’Orologio

Sempre in Piazza San Nicola, è ubicata la Torre dell’Orologio, costruita, stando ad alcune iscrizioni latine, nel 1644 e poi modificata nel 1770.

L’orologio in ferro è stato sottratto ai Turchi nel 1632, in occasione della loro sconfitta a Castro.

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