Astronomia
Di 15 Dicembre 2019Gennaio 2nd, 2021No Comments

Il Pianeta Rosso: alla scoperta di Marte

Marte è il quarto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal sole: è visibile a occhio nudo ed è chiamato “pianeta rosso” per via del suo colore caratteristico causato dalla grande quantità di ossido di ferro che lo ricopre.

Marte HD

Le temperature della sua superficie variano dai -140 ai +20°C, orbita attorno al Sole con una distanza media di circa 1,52 UA(unità astronomiche) e il suo periodo di rivoluzione è di circa 687 giorni o 1 anno Marziano, il giorno solare di Marte è poco più lungo del nostro: 24 ore, 37 minuti e 23 secondi.

L’atmosfera del pianeta rosso è molto diversa da quella terrestre, la magnetosfera non è presente, per questo l’atmosfera del pianeta è piuttosto sottile per via della continua asportazione di atomi dalla parte più esterna.

Perché Marte viene soprannominato il “Pianeta Rosso”?

La superficie del pianeta è frastagliata di rocce acuminate e taglienti, ricoperte da uno strato di polvere dai granelli finissimi, il colore rosso è dato dalla presenza di ossido di ferro.

Il pianeta è più piccolo rispetto alla Terra, in ordine di lontananza dal sole si trova dopo l’orbita terrestre e prima della fascia degli asteroidi, per arrivare su Marte occorrono sei mesi di viaggio, le finestre di lancio di minima energia per una spedizione verso Marte si ripetono ad intervalli di due anni e due mesi, cioè 780 giorni.

Dalle prime esplorazioni a Oggi

Le prime sonde per l’esplorazione di Marte furono lanciate dalla Russia nel 1960, ma nessuna superò l’orbita terrestre. Nel 1965 la NASA fu la prima a raggiungere il pianeta rosso con la missione Mariner seguita dalla Russia nel 1974 con la sonda mars 5.

Mars Mariner Fig4
La prima immagine di Marte della Sonda

Alla NASA non bastavano foto aeree del pianeta voleva spingersi oltre inviare un rover su Marte per analizzare nel dettaglio la superficie e cercare forme di vita.

Furono inviate moltissime sonde e rover sulla superficie del pianeta ma quelli che ebbero più successo furono i rover gemelli Spirit e Opportunity lanciati tra il 10 giugno e il 7 luglio 2003. Le missioni dovevano durare pochi anni, la missione Spirit durò fino al 2008 quando si persero le tracce, invece opportunity è ancora attivo e invia regolarmente dati dalla superficie di Marte.

opportunity
La sonda Opportunity sul Pianeta Rosso

Curiosità

  • Come possono funzionare questi rover su un pianeta totalmente diverso dalla Terra e lontani milioni di chilometri?

Tutti i Rover e le Sonde inviate sul pianeta funzionano grazie a annessi solari con grandissima efficienza di conversione della luce in energia elettrica (basta pensare alla sonda rosetta che funziona con pannelli solari che ricevono solo lo 0,1% della luce solare sulla terra).

  • Le strane Facce…

Le immagini inviate dalle prime sonde mostravano una strana faccia sul pianeta, lunga 3km e larga 1.5 Km, fù osservata per la prima volta nel 1976 con la sonda Viking 1.

Durante il 2006, l’ESA (l’ente spaziale europeo) ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione, la risoluzione usata era di un pixel che copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini appare l’origine naturale della cosiddetta “faccia” in conclusione la formazione era stata scambiata per una faccia a causa della scarsa risoluzione delle immagini.

La Geografia del “Pianeta rosso”

  • La Valle Marineris

Su Marte è presente un Gran Canyon ingrandito visibile anche con telescopi terresti, questa crepa nella superficie si chiama “Valle Marineris” lunga 5000 Km e larga 500Km.

Valles Marineris Huge
Valle Marineris su Marte

Attualmente si pensa che la sua formazione è stata simile a quella della Rift Valley in Africa: si tratterebbe di fratture di natura tettonica, poi modellate ed ampliate dall’effetto dell’erosione. Su Marte il responsabile del fenomeno dell’erosione potrebbe essere l’anidride carbonica solida contenuta nel sottosuolo che, per effetto di una rapida decompressione, può sublimare e sfuggire a grande velocità verso l’atmosfera del pianeta.

  • Il Vulanco più grande del Sistema Solare

Il pianeta rosso oltre alla Valle Marineris presenta il vulcano più grande del sistema solare il monte Olimpo alto 25Km e largo 600Km riportato sulla terra coprirebbe tutta la superficie francese. Questo vulcano, ormai dichiarato dormiente, è il più grande di tutto il sistema solare.

Presenza di Acqua e colonizzazione di Marte

Su Marte scorre acqua salata, le insolite linee scure che apparivano sui pendii durante l’estate Marziana e sparivano durante l’Inverno non erano altro che acqua salata che ghiacciava nella stagione fredda e si scioglieva scorrendo in superficie nella stagione calda.

Ora l’uomo vuole colonizzare il pianeta. L’ESA prevede l’invio di ExoMars, un progetto in cui l’Italia risulta essere il primo finanziatore, sarà il primo rover che perforerà fino a 2 metri di profondità la superficie marziana.