Coniglio domestico: come prendersene cura

Coniglio domestico: come prendersene cura
Ultima modifica 31.10.2023
INDICE
  1. Come si tiene un coniglio in casa?
  2. Cosa mangia il coniglio domestico?
  3. Perché il coniglio mangia la sua cacca?
  4. Malattie del coniglio domestico
  5. Quanto è impegnativo avere un coniglio? Perché non prenderlo?
  6. Bibliografia essenziale

Per coniglio domestico si intende il comunissimo coniglio europeo (Oryctolagus cuniculus domesticus), in inglese definito buck, se maschio, doe, se femmina, e kit o kitten, se molto giovane.

Impiegati a scopo alimentare e per la pelliccia dall'alba dei tempi, solo nel 1800 i conigli vennero introdotti come creature da compagnia.

Nel 2017 esistevano almeno 305 razze di conigli domestici in 70 paesi del mondo. L'American Rabbit Breeders Association attualmente riconosce 51 razze di conigli e il British Rabbit Council ne riconosce 106. L'allevamento selettivo ha prodotto conigli di dimensioni variabili, dal coniglio nano al coniglio gigante

Le prime esperienze della convivenza tra umani e conigli vedevano questi ultimi arginati all'interno di recinti o gabbiette e, solo di recente, alcuni proprietari scelgono di tenerli completamente liberi in casa.

Questo, tuttavia, può essere reso possibile solo grazie a un parziale addestramento dell'animale e a specifici accorgimenti che riguardano il mobilio dell'abitazione. Il coniglio domestico dovrebbe infatti essere abituato ad utilizzare la lettiera per gli escrementi, e messo in condizioni di "non masticare tutto quello che trova"; dopo tutto, si tratta pur sempre di un lagomorfo, che ha comportamenti simili a quelli di un roditore.

A dispetto di quanto si possa credere, il coniglio è un animale piuttosto impegnativo. Questa scarsa consapevolezza, purtroppo, contribuisce ad aumentare l'abbandono dei piccoli animali ormai non più desiderati. Negli USA, dov'è tradizione regalare i coniglietti per il periodo pasquale, o metterne in palio i cuccioli alle fiere di paese, il coniglio domestico è il terzo animale più abbandonato in assoluto.

Esistono inoltre due implicazioni che riguardano la gestione del coniglio domestico delle quali i futuri padroni dovrebbero prendere atto:

  1. Il coniglio domestico non sopravvive autonomamente in natura; non vale, quindi, la regola secondo la quale "se mi stanco, lo libero!";
  2. Il coniglio domestico non deve interagire con il coniglio selvatico; quest'ultimo è portatore di malattie e parassiti e, peraltro, darebbe vita a incroci molto difficili da ammaestrare.

In questo breve articolo cercheremo di capire meglio come prendersene cura.

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Come si tiene un coniglio in casa?

Con la giusta guida, i conigli possono essere tenuti perfettamente in casa.

Qualcuno potrebbe tuttavia chiedersi: perché tenere un coniglio in casa?

Beh, linea di massima, per diminuire i rischi complessivi; ovvero: legati a predatori, parassiti, malattie infettive, condizioni meteorologiche avverse e pesticidi. Ciò che molti non sanno, infatti, è che le le varietà di coniglio domestico selezionate da compagnia sono piuttosto delicate, e non hanno nulla a che vedere con la resistenza che invece caratterizza il coniglio selvatico.

L'ideale è tenerli in spazi casalinghi "a prova di coniglio", riducendo i rischi associati al loro "bisogno intrinseco di masticare". Attenzione, quindi, soprattutto ai cavi elettrici. Non di meno, il vostro amico tenderà a sgranocchiare tutto ciò che è di legno; potrebbe essere una buona idea, ad esempio, acquistare sedie e tavoli in polimero sintetico o metallo, piuttosto che materiale naturale.

Il coniglio domestico si addestra facilmente alla lettiera ma, se non castrato, questa procedura può essere inefficacie (come per i gatti). Inoltre, anche l'urina delle femmine è piuttosto maleodorante.

I conigli sono compatibili con altri esemplari della loro specie, ma anche con uccelli o porcellini d'India, gatti e cani - ammesso che la tolleranza sia reciproca - ma le opinioni professionali divergono a seconda della fonte consultata.

L'importante è, prima di tutto, nutrire le varie specie con mangimi specifici, poiché ognuna possiede necessità a sé stanti - ad es. i porcellini d'India non sono in grado di sintetizzare la vit. C, mentre il coniglio si. Non di meno, se possedere un cane di razza "da caccia" (ad es. weimaraner, breton, setter, segugi ecc.), attenzione", se non rigidamente addestrati da piccolo a perdere questa pulsione, prima o poi "farà la festa" al vostro coniglietto.

I conigli sono creature vigili e timide, che si spaventano abbastanza facilmente e molti dei loro comportamenti sono innescati dalla risposta di "lotta o fuga" alle minacce percepite. Secondo la House Rabbit Society, è possibile utilizzare vari approcci comportamentali per guadagnare la fiducia dell'animale e ridurre l'aggressività, sebbene questo processo possa essere lungo e difficile.

Quando si introduce un altro esemplare nel nucleo familiare, bisognerebbe farlo con i dovuti modi. Si procede con incontri attentamente supervisionati, su territorio neutrale, per ridurre al minimo l'aggressione territoriale e per consentire ai conigli di stabilire una gerarchia. Nel corso del tempo, i conigli impareranno a tollerare la presenza degli altri, a formare un legame sociale e ad impegnarsi nei comportamenti sociali.

D'altro canto, quando i legami tra conigli si rompono, si può assistere ad effetti dannosi sul loro benessere fisico ed emotivo.

I conigli necessitano di controlli regolari dal veterinario, perché potrebbero nascondere segni di malattia. Inoltre, i conigli necessitano di una manutenzione regolare, soprattutto per la spuntatura delle unghie.

Cosa mangia il coniglio domestico?

La dieta del coniglio domestico varia anche in funzione del suo scopo, ma in questo paragrafo tralasceremo volutamente gli aspetti nutrizionali che interessano gli animali da allevamento, impiegati in vari campi (dalla produzione di carne e pellicce, all'industria farmacologica).

La nutrizione del coniglio domestico è orientata a garantire il pieno stato di salute, benessere e una buona longevità.

Il fieno è parte essenziale della dieta di tutti i conigli ed è una componente importante dei pellet alimentari commerciali disponibili in qualsiasi negozio per animali.

I pellet vengono generalmente somministrati ai conigli adulti, in quantità di 1-2 cucchiai circa, per 1-2 volte al giorno; esagerando si promuoverebbe l'obesità dell'animale.

Ma i pellet non sono tutti uguali.

La maggior parte contiene erba medica, ricca di proteine e fibre, oltre a vari cereali, che completano il contenuto in carboidrati.

Sono disponibili anche alimenti per conigli in stile "muesli"; questi contengono vari ingredienti, ad esempio carota essiccata, fiocchi di piselli e pellet di fieno. I conigli, tuttavia, tendono a scegliere gli ingredienti preferiti lasciando il resto. Sono anche meno ricchi di fibre rispetto alle versioni in pellet. Inoltre numerosi studi hanno scoperto che aumentano il rischio di obesità e malattie dentali.

Il pellet per conigli è inoltre addizionato in vitamine e minerali per soddisfarne le esigenze nutrizionali.

La somministrazione di fieno sfuso rimane comunque un'ottima abitudine, ma è necessario sapere quale scegliere in base all'età dell'animale.

  • Il fieno d'erba semplice (erba fienarola, bromo eretto, festuca, Ledum palustre, orchad, fieno Timoty, Lolium Multiflorum, avena), ricco di cellulosa, è perfetto per la dieta del coniglio adulto.
  • L'erba medica invece, è eccellente per le esigenze di crescita dei conigli più giovani, mentre non è raccomandata per i conigli adulti, poiché è troppo ricca di proteine e di calcio.
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Per approfondire: Alimentazione del coniglio domestico

Perché il coniglio mangia la sua cacca?

Il coniglio si nutre anche grazie all'abitudine di mangiare alcune delle proprie feci (ciecotrofo).

Ma perché lo fanno?

Perché il ciecotrofo è il risultato dell'elaborazione migliorativa del cibo assunto dall'animale. In pratica, il coniglio pre-digerisce il cibo e lo lascia fermentare alla propria flora batterica che, grazie a una serie di processi, libera nutrienti che prima non c'erano.

In pratica, mangiando il ciecotrofo elaborato dalla propria flora batterica, il coniglio compensa la povertà nutrizionale dei vegetali.

Ciò che ne risulta sono le feci definitive.

Malattie del coniglio domestico

I conigli sono animali piuttosto sensibili a certe malattie e, negli allevamenti, quando se ne ammala uno, il rischio epidemico è enorme.

Se allevati in condizioni igieniche adeguate, o vengono forniti di tutte le cure necessarie in casa, si ammalano raramente.

I conigli hanno ossa fragili, soprattutto nella colonna vertebrale, e hanno bisogno di sostegno sulla pancia o sul sedere quando vengono presi in braccio.

I conigli rosicchiano quasi tutto, compresi i cavi elettrici, con un certo rischio di folgorazione. Possono inoltre mangiare piante ornamentali velenose e materiali che possono causare blocchi intestinali potenzialmente letali, come tappeti e tessuti.

Castrazione e sterilizzazione dei conigli: è necessaria? Quando?

Castrare i maschi è auspicabile soprattutto per eliminare il loro comportamento di urinare in ogni angolo - anche se pure le femmine possono mostrare lo stesso comportamento.

Per quanto riguarda le femmine, la sterilizzazione può contribuire ad eliminare tutta una serie di problematiche, ma comporta ugualmente rischi maggiori per la loro salute rispetto ai maschi - come per gli altri animali, del resto.

Questo perché sterilizzazione delle coniglie richiede un intervento chirurgico più impegnativo, con un tasso di mortalità più elevato rispetto ai maschi - anche se questo dipende molto dalla professionalità del sanitario e, ovviamente, da incognite non prevedibili (casualità).

A tal proposito la comunità scientifica si divide tra chi la consiglia e chi invece no. Lato pratico, i veterinari suggeriscono di applicarla, perché porta molti benefici da un punto di vista fisico e comportamentale, ma anche di gestione domestica

Avendo le coniglie calori molto ravvicinati tra loro, sono spesso preda delle ondate ormonali, che le portano ad essere aggressive, irrequiete e di difficile gestione in casa, perché tendono a rosicchiare di più e marcare il territorio con l'urina (il rosicchiamento è un modo per marcare).

L'adenocarcinoma uterino, tumore ad altissima velocità metastatica, presenta un'altissima incidenza nelle coniglie non sterilizzate; a tal proposito, non è possibile pensare di operare una coniglia solo qualora si presentasse il tumore, perché potrebbe già aver metastatizzato ai polmoni.

Non è l'unica patologia che colpisce le coniglie fertili. Le coniglie fertili sono soggette a tumori mammari a carattere maligno, a gravidanze isteriche - facilmente inducibili anche solo accarezzando i lombi dell'animale durante l'estro -, ad emometra, idrometra e, meno frequentemente, piometra (conseguenti ad iperplasia endometriale cistica).

Tutto questo perché la natura dei conigli è quella di riprodursi continuamente. La longevità che può caratterizzarli a livello domestico non è, in un certo senso, una priorità per la loro biologia. Ma anche questo aspetto è riscontrabile in molti altri animali.

La sterilizzazione preventiva, fatta entro l'anno di età, è l'unica tecnica che può prevenire quanto citato. Inoltre, è fondamentale anche se si vuole tenere insieme più di un coniglio, il quale è un animale fortemente gregario

Dal lato opposto, è noto che le coniglie sterilizzate abbiano più tendenza all'osteoporosi a causa della mancanza di estrogeni causata dalla rimozione delle ovaie; questa situazione, tra le altre cose, aumenta notevolmente il rischio di problemi dentali e di fratture ossee.

Altri esiti negativi sulla salute che sono stati segnalati post-sterilizzazione includono ostruzione del colon, incontinenza urinaria, stenosi ureterale, più rapido invecchiamento dei legamenti e alterazioni della cornea del coniglio.

A causa della gravità dei possibili effetti negativi sulla salute e dell'alto rischio di complicazioni derivanti dall'anestesia e dall'intervento stesso, per alcuni, la sterilizzazione delle coniglie andrebbe presa in considerazione solo in caso di ragioni mediche acute; ad esempio: cancro alle ovaie o all'utero, se mostrano segni di problemi ormonali - come fasi di calore troppo frequenti o pseudogravidanze, o comportamenti insolitamente aggressivi, che non possono essere attribuiti a fattori ambientali, ad esempio la mancanza di esercizio fisico.

Ma è innegabile che l'insorgenza di certi tumori non lasci il tempo di gestire correttamente un intervento risolutivo; il più delle volte, è ormai tardi. Inoltre, gli effetti comportamentali della sterilizzazione sono massimi se eseguita entro il primo anno di età.

Ad oggi, le affermazioni secondo cui "le coniglie quasi inevitabilmente sviluppano il cancro se lasciate non sterilizzate", così come "le femmine sterilizzate vivono più a lungo", hanno fondamento scientifico ancora da concretizzare con studi di ampia valenza, come revisioni sistematiche o metanalisi.

L'esperienza ambulatoriale, d'altro canto, sembra sostenere l'ipotesi opposta.

Altre malattie e considerazioni sulla salute dei conigli domestici

La vaccinazione del coniglio contro la malattia emorragica e la mixomatosi non sono obbligatorie, ma fortemente consigliate. Queste vaccinazioni vengono solitamente somministrate ogni anno, a due settimane di distanza tra loro. Se si verifica localmente un'epidemia di mixomatosi, tale vaccino può essere somministrato ogni sei mesi per una protezione aggiuntiva.

Il protocollo vaccinale può comunque cambiare a seconda del vaccino, esistono vaccini semestrali, come quelli annuali trivalenti ecc.

Il coniglio è dotato di artigli piuttosto efficaci che, se tenuto in casa, vanno spuntati. La loro rimozione totale non è comunque consigliabile.

Se il coniglio si immobilizza alla vicinanza dell'uomo, vuol dire che è terrorizzato, ed ha innescato una risposta dopaminergiche chiamata human-induced tonic immobility. Questa circostanza è molto stressante e andrebbe completamente evitata.

I conigli pesanti tenuti in gabbie con pavimento in filo metallico possono sviluppare lesioni dei garretti (sore hocks). Infettandosi, se non adeguatamente curate, queste possono formare ascessi. Oltre alla medicazione locale, è quindi necessario cambiare la pavimentazione della gabbia.

La stasi gastrointestinale (GI stasi) è una condizione grave e potenzialmente fatale che si verifica in alcuni conigli in cui la motilità intestinale è gravemente ridotta o completamente interrotta. Il cibo bloccato può fermentare, causando un significativo accumulo di gas e il conseguente dolore nel coniglio. Se non trattata in modo improprio, la stasi gastrointestinale può essere fatale in sole 24 ore. Sarà il veterinario a valutare come intervenire.

Le malattie dentali hanno diverse cause, vale a dire: fattori genetici, dieta inappropriata, lesioni alla mascella, infezioni o cancro.

i denti del coniglio continuano a crescere per tutta la vita, motivo per cui necessitano di un'abrasione costante. Una mal occlusione determina la mancata abrasione dello smalto e la crescita discontrollata dei denti, che possono diventare lunghissime e creare problemi consistenti. Lacura è l'abrasione manuale.

I conigli sono piuttosto sensibili a una particolare forma di infezione respiratoria da Pasteurella. I sintomi sono quelli tipici del raffreddore. La cura è costituita dall'uso di antibiotici.

I conigli che hanno contatti con altri esemplari possono facilmente contagiarsi se infetti da virus, come Myxomatosis, RHDV o RCV e West Nile virus. Per aluni di questi sono disponibili vaccini.

Alcuni conigli possono contrarre l'Encephalitozoon cuniculi, un fungo parassita causa di "torcicollo" o paralisi del collo, La cura è il farmaco fenbendazolo.

La mosca Lucilia sericata può deporre le uova nella pelliccia umida o sporca di un coniglio o in una ferita aperta. I vermi che ne risultano dalla schiusa possono nutrirsi della carne e creare varie problematiche. Esiste un farmaco specifico per la cura.

Il tipo di tumore più comune nei conigli è l'adenocarcinoma uterino, seguito dalla neoplasia degli organi emopoietici, della pelle, della ghiandola mammaria, dei testicoli e dell'apparato digerente.

Quanto è impegnativo avere un coniglio? Perché non prenderlo?

Il coniglio è un animale domestico impegnativo; se non credi di poter sopportare le problematiche sotto riportate, valuta di abbandonare l'idea di adottarne uno!

Prima di tutto, è bene sapere che il coniglio selvatico è una specie infestante. In Australia hanno creato enormi danni all'agricoltura e all'ecosistema, ragione per la quale sono diventati illegali nel Queensland.

Quello domestico, alle nostre latitudini, non sarebbe in grado di provocare il medesimo problema; tuttavia, quando si gestisce un animale, bisogna comunque tenere a mente che è nostra piena responsabilità in ogni suo aspetto.

I conigli, come altri animali domestici, non sono buoni animali domestici per i bambini piccoli, perché sono fragili e tendono a ferirsi facilmente se maneggiati in modo brusco.

Il coniglio domestico può inoltre mordere o graffiare, se ferito, oppure se spaventato con rumori forti e movimenti improvvisi, o addirittura se ignorato.

I conigli tendono a masticare molti oggetti in casa, e possono apportare danni economici tutt'altro che trascurabili.

I maschi non castrati possono spruzzare di urina il loro territorio. L'urina delle femmine non sterilizzate è altrettanto maleodorante, il che rende le lettiere bisognose di pulizia frequente. Possono inoltre lasciare feci in giro per casa.

Se lasciati riprodurre, i conigli sono molto prolifici. Farli riprodurre, tuttavia, non è un aspetto che tutti potrebbero sopportare. Al momento del parto, la femmina va immediatamente separata dal maschio, che ha la forte attitudine a uccidere i propri figli - probabilmente con l'intento di riprodursi nel più breve tempo possibile. La femmina stessa, mangia i cuccioli nati morti e cannibalizza quelli più deboli, anche se ancora vivi (cannibalismo della coniglia).

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Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer