Soccorso uccelli selvatici: come comportarsi

Soccorso uccelli selvatici: come comportarsi
Ultima modifica 02.04.2024
INDICE
  1. Soccorso uccelli selvatici
  2. Prole precoce e inetta
  3. Valutazione dell'età
  4. Attenzione ai pericoli
  5. Specie particolari
  6. Come trasportare l'animale
  7. Cosa non fare
  8. Chi contattare
  9. Sommario

Soccorso uccelli selvatici

Ho trovato un uccello a terra: cosa devo fare? Nel periodo primaverile, inizia la schiusa degli uccelli selvatici, e può capitare di trovarsi di fronte un uccellino apparentemente in difficoltà. La nostra capacità empatica può volgersi all'aiuto degli animali selvatici, ed è proprio questo l'obiettivo di strutture come i Centri di Recupero per Animali Selvatici (CRAS) o altri centri autorizzati. Queste strutture ricevono ogni anno molti animali in difficoltà, tra cui uccelli, portati dai cittadini che li trovano sul territorio. Ma quando è davvero il caso di offrire il nostro aiuto, e quando invece dobbiamo limitarci a lasciare la situazione così com'è?
Per capire se l'uccellino ha davvero bisogno del nostro aiuto, è fondamentale valutare alcuni aspetti, tra cui la presunta età dell'animale e la sua capacità di mettersi al sicuro.

 

Prole precoce e inetta

Possiamo dividere la prole degli uccelli in due gruppi: prole precoce e prole inetta.

  • Gli uccelli precoci o nidifughi sono in grado di muoversi attivamente, lasciare il nido ed alimentarsi in quasi totale autonomia poco dopo la schiusa dell'uovo. Tra questi, troviamo gli anatroccoli e i pulcini di gallina. Normalmente, questi animali seguono i genitori e da loro imparano i primi passi nella vita. Per questo motivo, vanno aiutati solo nel caso in cui siano evidentemente feriti, dispersi o in situazioni di pericolo.
  • Al contrario, la prole inetta o nidicola non lascia il nido fino al momento dei primi tentativi di volo. Sono uccelli che alla nascita dipendono totalmente dai genitori, in particolare per quanto riguarda l'alimentazione. Questi uccelli sono più suscettibili e hanno bisogno di aiuto in più situazioni. Ad esempio, i merli, i rondoni, i colombi e molti rapaci producono questo tipo di prole.

Valutazione dell'età

La prole inetta attraversa più fasi. Subito dopo la schiusa, i piccoli nati sono nudi, senza piume, e con gli occhi chiusi. In questa fase, molto delicata, vengono definiti implumi. Se un animale in questa condizione viene trovato a terra, va portato presso un CRAS.


Durante lo sviluppo, il pullo inizia a produrre il piumaggio, apre gli occhi e comincia a prendere confidenza con l'ambiente circostante. In questa fase il pullo è ancora dipendente dai genitori per quanto riguarda l'alimentazione. In un momento dello sviluppo in cui l'uccello non è ancora in grado di volare, può comunque tentare di uscire dal nido e cadere a terra, e il passante può trovarsi di fronte a questa situazione. Un pullo ricoperto di piume, ma non ancora in grado di volare, non è necessariamente in pericolo: in questa circostanza i genitori non possono riportarlo sul nido ma continuano ad occuparsene e ad alimentarlo a terra fino al completo sviluppo. Quindi, questi animali vanno aiutati solo se sono feriti o in una situazione pericolosa (ad esempio, si trovano in mezzo ad una strada), altrimenti vanno lasciati dove sono, alle cure dei genitori.


Se invece l'uccello è adulto, le situazioni di difficoltà sono più evidenti e solitamente riguardano ferite, traumi, malattie debilitanti e imbrattamento da agenti chimici. In questi casi, l'animale può essere soccorso e portato presso un CRAS. Alcuni uccelli possono tentare di difendersi dall'uomo, per paura. In caso di dubbio, contattando un centro specializzato si può chiedere consiglio ad un operatore per approcciarsi all'animale nella maniera migliore.

Per approfondire: Alimentare un animale selvatico: perché non farlo

Attenzione ai pericoli

Come accennato, ci sono situazioni potenzialmente pericolose anche per un animale in salute. Le più comuni sono la presenza di un predatore, il traffico stradale e un ambiente non idoneo alla crescita.

Nel caso in cui l'uccello sia minacciato da un predatore, può essere corretto intervenire e contattare un CRAS. Occorre ricordare che la presenza di pulli di uccello in un giardino di casa è normale: i proprietari di casa dovrebbero mettere in sicurezza il pullo semplicemente limitando temporaneamente l'attività dei propri animali domestici, potenzialmente predatori, come il cane o il gatto. La crescita di questi uccelli è infatti molto rapida e solitamente si limita a parte della primavera e dell'estate.

Allo stesso modo, è corretto intervenire se si trova un uccello adulto o un pullo in una strada trafficata, intrappolato all'interno di una struttura chiusa o in una situazione da cui non può liberarsi. I pulli sono generalmente innocui, e in una situazione del genere è sufficiente spostarli in una zona più sicura.

Specie particolari

Alcune specie sono più suscettibili di altre e meritano di essere soccorse sempre, nel caso in cui vengano trovate a terra o in un luogo non idoneo.
Rondoni, rondini e balestrucci vanno soccorsi e portati presso un CRAS, sia i giovani che gli adulti. Questi animali spesso si debilitano molto rapidamente e hanno bisogno di cure particolari prima di essere in grado di spiccare nuovamente il volo.

Come trasportare l'animale

Per prendere un uccello selvatico in difficoltà, può essere sufficiente raccoglierlo da terra utilizzando un panno.
Per evitare stress all'animale, è meglio non tenerlo direttamente in mano ma porlo all'interno di un contenitore che permetta il passaggio di aria, come una comune scatola di cartone. Questo permette di tranquillizzare l'animale, non essendo abituato al contatto con l'uomo.

Cosa non fare

Gli animali selvatici sono naturalmente timorosi nei confronti dell'uomo, e il contatto stesso con l'essere umano potrebbe scatenare uno stress anche fatale. È importante quindi comportarsi con calma e tranquillità: evitare movimenti bruschi, urla, rumori forti e improvvisi. Durante il trasporto in automobile, è bene evitare di ascoltare musica.
Le specie di uccello sono molte, e ognuna ha un regime alimentare specifico e particolare. Possiamo trovare, ad esempio, uccelli granivori, insettivori, onnivori e carnivori. Per questo motivo è importante non somministrare cibo all'uccello, ma portarlo direttamente presso un CRAS. Un'alimentazione non corretta potrebbe avere gravi conseguenze sul metabolismo di un animale delicato come un pullo.
Gli animali selvatici possono e devono essere soccorsi, ma l'aiuto offerto deve essere rapido e mirato al trasporto presso un CRAS. Infatti, la detenzione di animali selvatici, anche con le migliori intenzioni, è illegale per il comune cittadino secondo la legge n. 157 del 1992.

Chi contattare

Ogni Regione ha dei CRAS o dei centri autorizzati alla gestione degli animali selvatici, ed è opportuno contattare queste strutture in caso di difficoltà. In caso di dubbi, si può anche contattare le forze dell'ordine che sapranno indirizzare la richiesta presso il centro più vicino disponibile.

Sommario

In sintesi, occorre prestare soccorso ai soggetti implumi trovati a terra, ai pulli feriti o in situazioni di difficoltà, e agli uccelli adulti feriti o in stato patologico. Invece, i rondoni, le rondini e i balestrucci necessitano sempre di aiuto se vengono trovati a terra.

In caso di dubbio, è sempre consigliato contattare un Centro di Recupero per Animali Selvatici, che saprà dare i migliori consigli per gestire ogni particolare situazione

Autore

Dott. Matteo Serpieri

Dott. Matteo Serpieri

Medico Veterinario
Medico Veterinario, collaboratore presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino, Italia. Si occupa principalmente di animali non convenzionali e selvatici, e di anestesiologia veterinaria. Nel tempo libero, musicista e autore di musical.