Sciame

Andrea detta Dre è profondamente amica di Clarissa, detta Ris. Condividono l'appartamento e soprattutto la passione per Ni'jah, star dell'R&B. Fanno infatti parte del suo fan club, detto lo Sciame perché punge chi attacca la loro ape regina sui social. Clarissa però si sta stancando di questa passione e vuole passare del tempo con il proprio ragazzo, anziché andare al concerto di Ni'jah, di cui Dre le ha regalato - indebitandosi - i costosi biglietti. Le cose con il suo ragazzo però non vanno bene, inoltre Dre non le risponde e così Clarissa commette un fatale gesto, che fa del tutto uscire di testa Dre. Attraverserà l'America per cercare di conoscere Ni'jah, lasciandosi dietro i cadaveri di chi critica la star.

La tossicità della cultura dei fan (o meglio degli Stan, come li ha ribattezzati Eminem), è al centro di una originale miniserie horror on the road firmata da Donald Glover e Janine Nabers, che già avevano collaborato su Atlanta.

Glover partecipa a Sciame per lo più come produttore, oltre che come regista del primo episodio, ed è insomma meno coinvolto che sulla serie dedicata a Paper Boi; d'altra parte l'idea era fin dal principio di ragionare tanto sul female gaze quanto sul black horror. La protagonista assume infatti un ruolo del tutto insolito: donna nera serial killer. Tanto che uno degli episodi, il penultimo, sceglie un registro metatelevisivo (come già alcuni episodi di Atlanta), per inquadrare la rarità di una figura come la sua, oltre che per contestualizzarla all'interno della condizione femminile nera - è infatti una detective nera a indagare sulla storia di Dre in una specie di finto true crime. Si parla di case famiglie, di malattia mentale e pure di come le donne nere, socialmente poco "visibili", possano più facilmente scivolare tra le crepe del sistema sociale.

In Sciame Dre viene al massimo importunata da un poliziotto bianco, in un'area rurale a popolazione per lo più bianca come quelle di Lovecraft Country, ma per il resto del tempo riesce a infiltrarsi o passare inosservata quasi ovunque. Quando la commessa di un centro benessere cerca di fermarla, le accorre in soccorso un gay che la scambia per una sua conoscente (ribadendo appunto l'intercambiabilità per la società dei corpi femminili neri) e la fa entrare con sé. I più preferiscono non avvicinare affatto Dre, che risulta a suo modo schiva anche come ballerina di lap dance. La sua domanda preferita è del resto volta a mettere subito a disagio l'interlocutore: «chi è il tuo artista preferito?». Una domanda che rivolge a chi sui social ha criticato Ni'jah e infatti, avuta la risposta, Dre si lancia subito in un paragone tra l'artista preferito dall'interlocutore e Ni'jah, a partire dai premi Grammy vinti.

Questo confronto porta quasi invariabilmente all'uccisione dell'interlocutore, a meno che non intervenga un qualche elemento di distrazione. Per esempio Dre quando si accorge di essere in ascensore con un uomo che può farla entrare a un concerto della sua "regina", per altro un nero ex obeso attentissimo all'alimentazione, tutto il contrario di Dre che invece sembra nutrirsi esclusivamente di junk food. Il suo rapporto con il cibo è quasi bulimico: si ciba disordinatamente e voracemente dopo aver ucciso, quasi le servisse a placare l'adrenalina.

Gli omicidi perpetrati da Dre sono piuttosto sanguinari e l'attrice, Dominique Fishback, protagonista unica di Sciame, si trasfigura in una maschera grottesca, sconvolta dall'estasi. La vediamo in questo stesso stato - in realtà ancora più marcato - solo quando si avvicina a Ni'jah, che si tratti di prossimità fisica o dell'uscita del nuovo disco dell'artista.

La miniserie, pur nei suoi soli sette episodi da mezz'ora, ricostruisce più volte il proprio approccio a Dre. Per esempio nella seconda puntata la giovane è improvvisamente una ballerina, nella terza è un'assassina con un bersaglio, ma nella quarta vuole solo raggiungere un concerto di Ni'jah, da cui ritiene di doversi far perdonare, e finisce affascinata da una comunità di femministe hippie bianche - guidata tra l'altro da un personaggio interpretato da Billie Eilish. La quinta, sceneggiata da Malia Ann Obama, figlia dell'ex Presidente degli States, la vede di fronte a qualcuno capace di resisterle, ancora più violento di lei. La sesta è la parentesi true crime che dicevamo, mentre nella settima e ultima Dre sembra aver superato le proprie ossessioni...

Un'altra originale caratteristica di Sciame è il suo rapporto con la realtà. Ogni episodio è preceduto da cartelli che dicono come NON si tratti di un'opera di fiction e che riferimenti a persone e fatti reali sono del tutto intenzionali. La miniserie tratta infatti non solo di un fan club molto simile al Beyhive di Beyoncé, ma riprende pure alcuni gossip che hanno riguardato l'artista, come quando è stata morsa da qualcuno a un party.

Gli omicidi a loro volta sono riscritture di fatti di cronaca e pure il finale richiama l'invasione del palco da parte di un fan a un concerto di Beyoncé, avvenuta ad Atlanta. Nonostante lo sforzo di farne una serie al tempo stesso unica e immersa in un contesto ben reale, Sciame non riesce però né ad andare a fondo nella cultura "Stan" e neppure a realizzare un ritratto sfaccettato della protagonista: più enigmatica sfinge che non figura umanissima come i surreali protagonisti di Atlanta. Gli autori dicono di essersi ispirati per lei a La pianista di Michael Haneke, ma il risultato è meno perturbante e raffinato. 