Aperta un’inchiesta sulla morte del 12enne Giovanni Cavaliere caduto dal mulo

Giovanni Cavaliere è morto nella giornata di ieri ad Agerola (Napoli), dopo essere caduto dal mulo. Proseguono le indagini per fare luce sull’incidente: il ragazzo potrebbe essere stato trascinato dall’animale improvvisamente imbizzarrito.

Giovanni Cavaliere
Giovanni Cavaliere (Foto da Facebook) – Nanopress.it

Sarebbe avvenuto nell’azienda agricola di famiglia l’incidente per il quale Giovanni Cavaliere ha perso la vita a soli 12 anni. Il giovane si sarebbe trovato in sella a un mulo, poi disarcionato, quando l’animale imbizzarrito avrebbe provocato la caduta. Il mulo spaventato avrebbe poi continuato la sua corsa verso la stalla, ma con il 12enne ancora incastrato per un piede alla briglia. Con il papà condivideva la passione per la natura, per i cani e per la caccia. Sconvolta la comunità di Agerola, il giovane era figlio di una famiglia molto conosciuta in zona. Anche il sindaco ricorda Giovanni: “Agerola piange un giovane figlio. Ancora una tragedia immane e un dolore lacerante ci lasciano attoniti e sgomenti”.

Morte Giovanni Cavaliere: trascinato da un mulo nell’azienda agricola di famiglia

Tragedia ad Agerola, sui Monti Lattari nella giornata di ieri. Un giovane, Giovanni Cavaliere, ha perso la vita a causa di un drammatico incidente avvenuto nell’azienda agricola di famiglia in provincia di Napoli, tra Ponte Tito e Scialli, quando è caduto da un mulo sul quale stava passeggiando. Inizialmente, dopo la notizia diffusa dalle forze dell’ordine della morte, era stata presa in considerazione subito come ipotesi quella di un incidente avvenuto con un animale della fattoria di famiglia.

A soccorrere il bambino erano stati i genitori insieme a nonno, ancora sotto choc per quanto successo. I parenti hanno assistito il 12enne, avvertendo i soccorsi. Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118, insieme al personale della Misericordia di Agerola. Poi la corsa disperata in ospedale, ma purtroppo le ferite riportate dal piccolo Giovanni erano troppo gravi. Una corsa all’ospedale vana. Il 12enne al suo arrivo era già senza vita, inutili anche i tentativi di rianimazione sul posto.

La salma è stata messa a disposizione delle autorità giudiziarie, dopo il trasferimento in obitorio. In questo momento è la Procura di Torre Annunziata ad essersi occupata del caso, aprendo un fascicolo per fare luce su quanto accaduto. Rimangono alcuni interrogativi sulla dinamica dell’incidente, come ad esempio le motivazioni di quella passeggiata sul mulo. E ancora, cosa abbia provocato lo choc all’animale che ha poi disarcionato il ragazzino, procurandone la morte.

Secondo le prime ricostruzioni pare inoltre che fatale per il 12enne sia stato il trascinamento per terra dopo la caduta. Il giovane sarebbe rimasto appeso alle briglie mentre l’animale ha proseguito la sua corsa verso la stalla per il grande spavento. Imbizzarritosi all’improvviso il mulo, ha dunque trascinato per terra la vittima.

A capo delle indagini il procuratore Nunzio Fragliasso, che nelle prossime ore potrebbe disporre l’autopsia sul corpo del ragazzo. Intanto i carabinieri di Castellammare di Stabia insieme agli uomini della Scientifica dopo l’incidente avevano raggiunto la zona per raccogliere elementi ed effettuare i rilievi del caso.

Proseguono le indagini

Nella giornata odierna le forze dell’ordine hanno aperto un’inchiesta sul caso della morte del ragazzo, con le indagini affidante in questo caso alla stazione della compagnia dei carabinieri di Agerola e di Castellammare di Stabia che già ieri si erano recati sul posto dopo l’incidente. La decisione sull’autopsia dovrebbe arrivare nelle prossime ore, entro la giornata di domani 25 giugno. Il procuratore mirerebbe ad eventuali accertamenti sulla salma del ragazzo per ricostruirne le effettive cause della morte. Quella del trascinamento rimane solamente un’ipotesi.

Agerola, Carabinieri sul luogo dell'incidente
Agerola, Carabinieri sul luogo dell’incidente – Nanopress.it

Da accertare anche quanto successo negli attimi subito successivi all’incidente, con il 12enne che sarebbe rimasto da solo dopo la caduta che ne ha provocato la morte. Le indagini si focalizzeranno probabilmente anche sulle operazioni di soccorso. L’incidente come detto è avvenuto in campagna, nell’azienda agricola gestita dalla famiglia della vittima situata tra Ponte Tito e Scialli. Quando il ragazzo ha perso il controllo del mulo, cadendo per terra, i genitori e il nonno si sarebbero trovati non lontani dalla zona dell’incidente. Purtroppo però, secondo quanto emerso, non sarebbero riusciti ad assistere alla scena. Madre, padre e nonno si sarebbero dunque accorti troppo tardi dell’incidente, recando al 12enne i primi soccorsi quando era probabilmente ormai troppo tardi. Arrivato in ospedale come detto il giovane purtroppo aveva già perso la vita.

Il saluto dei concittadini: “Piangiamo un giovane figlio”

Sconvolta la comunità di Agerola, per quanto accaduto. Il ragazzo e la famiglia erano molto conosciuti in zona per via anche della gestione dell’azienda agricola, conosciuta in tutto il territori e portata avanti dalla stessa famiglia da tantissimi anni. In queste ore si è unito al cordoglio anche il primo cittadino della cittadina.

Tommaso Naclerio ha infatti tramite un post dai canali ufficiali del Comune di Agerola voluto ricordare il 12enne, scrivendo un toccante post in omaggio alla giovane vittima: “Agerola piange un giovane figlio. Ancora una tragedia immane e un dolore lacerante ci lasciano attoniti e sgomenti. A nome dell’intera comunità agerolese ci stringiamo intorno alla famiglia del piccolo Giovanni. Preghiamo affinché Giovanni possa trovare pace nell’eternità e possano i suoi cari trovare conforto nel ricordo dei bei momenti che hanno condiviso con lui”.

Tanti i messaggi anche da altri Comuni della zona. Una dedica al giovane è arrivata anche dai comuni di Pimonte, e dal Club Italiano Bleu de Gascogne che aveva accolto il 12enne insieme al padre. I due condividevano la passione per la caccia e per i cani.

La grande passione di Giovanni fin da piccolo, era la cura degli animali che aveva in fattoria” ricorda un utente su Facebook nel rendere omaggio alla giovane vittima.

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