La gestualità teatrale tra la comunicazione e la scena

gesto

Il gesto è un’azione fatta dal corpo con movimenti delle braccia e delle mani che rientra nella sfera della comunicazione non verbale. Si tratta di una componente base dell’essere umano. Già gli uomini primitivi, usavano comunicare tra loro tramite la mimica facciale e storicamente anche i rituali magico-religiosi sono stati fortemente governati da una gestualità socialmente riconosciuta e accettata dalle varie comunità umane di riferimento.

La gestualità teatrale: cos’è?

La gestualità teatrale è una componente fondamentale della recitazione. Ella fa parte degli attrezzi del mestiere che possiede l’attore di teatro, ma non solo. Si tratta di una componente trasversale a più forme d’arte, oltre alla drammaturgia, anche alla danza. Con lo studio delle arti, gli attori e i ballerini imparano ad interpretare dei linguaggi codificati e a compiere gesti ricchi di significato per il pubblico che li osserva. Ma cosa muove l’attore per rendere i suoi gesti così forti e riconoscibili? Sicuramente la ricerca dei linguaggi e lo studio dei codici, accompagnati all’intenzione che lo spinge ed anima i suoi gesti.

Nel ventesimo secolo si affermarono gli studi teatrali sulla gestualità che hanno ispirato e invogliato la nascita del teatro gestuale, una forma di teatro che si basa proprio su questo fattore: sull’espressività del corpo per lavorare sull’invio del messaggio.

Quanto si può parlare di gesto naturale?

La gestualità a differenza delle altre forme di comunicazione umana, non è completamente soggetta alla cultura di riferimento. La gestualità è un linguaggio universalmente riconosciuto in tutte le culture. Forse la cultura che ha maggiormente codificato la gestualità è stata quella indiana.

I gesti accompagnano la vita quotidiana di tutti noi e ci aiutano a corredare i nostri rapporti sociali. Quando proviamo delle emozioni riusciamo a trasmetterle spontaneamente perché ci viene naturale. Mentre altri aspetti più costruiti, come l’arte di compiere dei gesti per dirigere un’orchestra piuttosto che di gestire la recitazione o il parlare in pubblico è detta chironomìa.

Ma probabilmente, come suggeriva l’attore e regista teatrale Gordon Craig, “Bisogna risolutamente respingere il concetto di gesto naturale o di gesto convenzionale e sostituirlo con quello di gesto necessario o inutile“.