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E-book fantascienza e demografia

Gli scrittori di fantascienza hanno già molte volte immaginato il futuro della popolazione o descritto la demografia di altri mondi, anticipando tendenze future o interpretando le inquietudini del presente. Mondi sovrappopolati o quasi disabitati, dove non si invecchia più o non ci sono più nascite, migrazioni interstellari o società che hanno superato le differenze di genere. Il nuovo libro di Neodemos, presentato in una tavola rotonda a Bologna (Sala Borsa – Auditorium Enzo Biagi) venerdì 1 marzo, va alla scoperta di questo immaginario ricco e provocatorio.

Prima di questo libro, l’idea di coniugare letteratura e demografia era già venuta ad altri studiosi. In Italia, pioniere di questo sotto-sotto genere è stato Eugenio Sonnino, che, in un articolo del 1989, mise in luce le tematiche demografiche trattate in alcuni grandi classici della letteratura. Affiancare la demografia allargando il panorama anche alla letteratura popolare e, in particolare, alla fantascienza è stato un passo compiuto più di recente, ed ha aperto nuovi ed immensi spazi alla critica e alla speculazione. Per restare al nostro paese, il recentissimo volume di Silvana Salvini, che affronta il tema della popolazione tra gli scrittori del XIX e XX secolo, ma non si limita a trattare alcuni grandi classici, ma “scova” i temi demografici oltre che nella letteratura “gialla”, anche nella letteratura fantascientifica e fantastica, a cui dedica un intero capitolo, il primo. Anche nei contesti internazionali, la riflessione critica sul genere ha seguito questa impronta. Per esempio, nella loro storia della fantascienza, Scholes e Rabkin già nel 1979 riportarono una prima rassegna su come gli scrittori di fantascienza avevano trattato il tema della sovrappopolazione. In alcune pubblicazioni accademiche la fantascienza è stata sfruttata sul piano demografico in vario modo: come metafora della società attuale, come mezzo per speculare sul futuro della popolazione, come occasione per scrivere di demografia divertendosi (e divertendo).


A nostro avviso, ma anche per esplicita (o implicita) ammissione dei loro autori, i contributi dedicati all’argomento, di cui forniamo un breve elenco alla fine dell’introduzione, hanno sfruttato solo in parte il potenziale di questo incontro/fusione, aprendo delle questioni e lasciando intravedere molti possibili sviluppi. L’intento nostro e degli autori di questa raccolta è proprio quello di proporre alcune nuove prospettive di questo connubio.
Tutti i principali filoni del genere sono ricompresi nel volume, dalla fantascienza sociologica alla fantascienza catastrofica, dalla Space opera al Cyperpunk, così come sono rappresentate opere di tutta la storia di questa letteratura, dai precursori dell’Ottocento, passando dalla cosiddetta “epoca d’oro” (fine anni ’30-inizio anni ’50) fino ad approdare ad alcuni celebrati (o meno) scrittori del presente.
Un altro argomento di cui si parla in questo libro è la fantascienza cinematografica. Si tratta di un genere nato, si può dire, con la nascita del cinema stesso, ed è oggi un veicolo che avvicina alla fantascienza grandi masse di pubblico. Molti dei film più visti nella storia, infatti, sono film di fantascienza. Anche in alcune di queste opere la tematica demografica assume un ruolo fondamentale, su cui si possono aprire stimolanti riflessioni.
Alcuni autori di questo libro sono partiti da delle storie di fantascienza per approfondire o affrontare possibili profili demografici futuri o per leggere la società attuale alla luce di un’opera di fantasia; altri si sono soffermati su un tema e ne hanno disvelato le implicazioni demografiche; altri ancora sono partiti da idee di scrittori di fantascienza per sviluppare modelli demografici coerenti con il contesto proposto. Ne è nato un variegato insieme di lavori che evidenziano alcuni dei legami che sussistono tra opere di fantasia e ricerca scientifica.
Una volta raccolto un certo numero di adesioni per partecipare al progetto di questo volume, ci siamo resi conto che i diversi articoli coprivano un po’ tutti i temi della demografia “classica”. Abbiamo così pensato di dargli la struttura di un manuale. Fantascienza e Demografia ricalca, nell’indice, Introduzione alla Demografia di Massimo Livi Bacci. Ci piace pensare che in futuro, una sua nuova edizione “ampliata e corretta”, possa avvalersi di alcune idee sviluppate in questo libro.

Gli autori

Paola Di Giulio – Vienna Institute of Demography
Vanessa Di Lego – Vienna Institute of Demography
Giovanni Favero Università Ca’ Foscari – Venezia
Alessio Fornasin – Università di Udine
Guillaume Marois – International Institute for Applied Systems Analysis, Vienna
Saverio Minardi – Università di Bologna
Riccardo Omenti – Università di Bologna
Miguel Sanchez-Romero – Vienna Institute of Demography
Francesco Scalone Università di Bologna
Silvana Salvini – Università di Firenze
Francesca Tosi – Università di Bologna

Per saperne di più


Andreu Domingo, “Demodystopias”: Prospects of Demographic Hell, Population and Development Review, 34 (2008) 4, 725-745.

Andreu Domingo, Demografía zombi. Resilientes y redundantes en la utopia neoliberal del siglo XXI, Icaria, Barcelona, 2018.

Anton Kuijsten, Demografiction, in Anton Kuijsten, Henk de Gans, Henk de Feijter (eds.), The Joy of Demography and Other Disciplines. Essays in Honour of Dirk van de Kaa, Amsterdam, Nethurd Publications, 1999, 83-102.

Silvana Salvini, Letteratura e demografia. La popolazione nel pensiero degli scrittori dei secoli XIX e XX, Sesto San Giovanni, Mimesis, 2023.

Robert Scholes, Eric S. Rabkin, Fantascienza. Storia, scienza, visione, Parma, Pratiche, 1979.

Lionel Shriver, Population in Literature, Population and Development Review, 29 (2003) 2, 153-162.

Eugenio Sonnino, Demografia e letteratura. Spunti per una possibile ricerca, in Eugenio Sonnino (a cura di), Demografia e società in Italia, Roma, Editori Riuniti, 1989, 303-311.

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