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Bevande nervine e bambini: i consigli dell'esperta

di Giulia Foschi - 17.04.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Evitiamo di dare bevande nervine ai bambini: tè, caffè ed energy drink non sono alimenti idonei allo sviluppo sano dei più piccoli.

In questo articolo

Bevande nervine ai bambini: i consigli dell'esperta

Le bevande che contengono caffeina, teina e altre sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale sono sempre sconsigliate per i bambini, a tutte le età. Certo, un bicchiere di cola a una festa di compleanno si può concedere, ma non deve mai diventare un'abitudine così come non va bene neanche proporre soltanto l'acqua del rubinetto. Come dobbiamo regolarci, dunque, nel proporre bevande nervine ai bambini? Risponde Verdiana Ramina, dietista specializzata nell'educazione alimentare con focus sull'alimentazione dei bambini.

Bevande nervine: che cosa sono?

"Le bevande nervine sono un gruppo di bevande analcoliche caratterizzate da una specifica attività che svolgono sul nostro sistema nervoso centrale. Fanno parte di questo gruppo il caffè, il tè, la cioccolata, gli infusi assimilabili e le varie bevande energetiche (Redbull e simili). L'effetto delle bevande nervine sul nostro sistema nervoso è dovuto alla presenza degli alcaloidi naturali come la caffeina, detta anche teina o la teobromina, oltre ad altri, come le xantine, presenti nella cola e nelle bevande energetiche".

A cosa servono?

"La loro funzione soprattutto negli adulti è legata alla "sferzata di energia" che possono provocare nella breve durata, il caffè per iniziare la giornata o quello preso dopo pasto, la bevanda energetica per caricarsi prima di una serata e così via. La pericolosità dell'abuso di queste bevande è data dagli effetti collaterali tra cui insonnia, ansia e agitazione. Ovviamente dipende dalla quantità assunta in totale, ma sui bambini anche piccole quantità possono avere effetti importanti. Negli adulti l'utilizzo prolungato di queste bevande può portare in alcuni casi allo sviluppo di fenomeni di tolleranza e di dipendenza, accompagnati da emicrania, incapacità di concentrazione e depressione alla cessazione".

Bevande nervine: quali consigli in base all'età?

"Come dietista che si occupa di educazione alimentare con focus sull'alimentazione dei bambini, sconsiglio a priori l'utilizzo di queste bevande a meno che non si tratti di bere il classico bicchiere di cola alle feste di compleanno.

In linea di massima quindi va limitato il consumo a momenti sporadici e punterei inoltre a evitare per quanto possibile tutte le bevande gassate, anche senza sostanze nervine, che risolvono il problema per quanto riguarda il sistema nervoso, ma non limitano l'assunzione di zuccheri semplici. Anche l'utilizzo di bevande e integratori con sali minerali non è utile per i bambini, anche in piena estate e anche durante l'attività sportiva, a meno che non si tratti di attività agonistica, che ha bisogno di specifiche linee guida in tal senso. Per integrare i sali minerali persi durante l'attività sportiva basta della semplice acqua e una merenda a base di frutta fresca o un frullato di frutta: questo è quello che davvero è necessario per il benessere dei vostri figli".

Controindicazioni al consumo di bevande nervine ai bambini

"Se un bambino beve queste bevande in grande quantità e con alta frequenza, il suo umore potrebbe diventare particolarmente instabile e, in caso di interruzione di somministrazione, addirittura molto irascibile. Le bevande zuccherate e gassate e che contengono sostanze nervine, inoltre, aumentano di non poco il rischio di sovrappeso e obesità infantile. Il grande contenuto di zuccheri, infatti, è particolarmente rischioso sotto questo punto di vista, perché il bambino assume di fatto grandi quantità di calorie liquide con molta facilità. L'obesità infantile nella maggior parte dei casi è dovuta all'introduzione di più calorie di quante non ne vengano realmente consumate. Una cosa che spesso i genitori non considerano, soprattutto quando queste bevande vengono somministrate durante i pasti principali o anche solo una mezz'ora prima, è proprio che il carico di zuccheri che contengono spegne completamente l'appetito dei bambini. Arriveranno a tavola senza la giusta fame e instaurando quello che è un circolo vizioso dei pasti non consumati e del sempre più crescente problema dei bambini selettivi".

L'intervistata

Verdiana Ramina è dietista della famiglia con specializzazione in alimentazione dei bambini. 

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