Cronaca

Camminare sul letto del fiume: un
gesto pericoloso, da incoscienti

"Un passatempo pericoloso - spiega Arcangelo Pirovano - e non ci si lasci ingannare dal fondale basso. Verso la sponda parmense c'è il canale, che ha ancora diversi metri d'acqua. Il fiume non è tutto come ho visto in alcune foto in cui si vede il fondale. E poi c'è il problema delle sabbie"

Camminare sul letto del fiume adesso che è in secca è da incoscienti, per utilizzare un termine soft. Partiamo da qui, dalla pessima abitudine (che qualcuno – nell’era dei social – ha anche documentato con tanto di foto) di chi sfida il Po per stupidità, o una supposta prova di coraggio. Attraversare il fiume, camminare nelle acque, è pericoloso. La storia è piena di incidenti sul fiume, e molti mortali. Non è un gioco da giocare, non lo è affatto.

Arcangelo Gengis Pirovano, ex presidente della FICT (Federazione Italiana Canoa Turistica) e uomo profondamente di fiume (nel senso che il fiume lo ha sempre rispettato), cerca di spiegarlo. Due i pericoli: “Un passatempo pericoloso – ci spiega – e non ci si lasci ingannare dal fondale basso. Verso la sponda parmense c’è il canale, che ha ancora diversi metri d’acqua. Il fiume non è tutto come ho visto in alcune foto in cui si vede il fondale e non sarà mai completamente attraversabile. E poi c’è il problema delle sabbie”.

Le chiamano sabbie mobili, o sabbie fluide. Te ne accorgi quando ci sei già dentro, quando stai sprofondando e se non sai come affrontarle è un vero problema: “Ci sono stati tanti incidenti negli anni passati. Se entri in un punto in cui le sabbie ti tirano giù, sei capace, se ti va bene, di sprofondare sino alla cintura e se non le sai affrontare allora rischi davvero. E’ capitato diverse volte, anche a persone che conosco, di entrare in punti in cui la sabbia ti tira giù. Sul fiume, in un caso o nell’altro e anche adesso, non sei mai al sicuro. Bisogna tenerne sempre conto”.

N.C. (Foto: Alessandro Osti)

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