“Se il destino è ineluttabile”, articolo della rubrica “Il Diario del Capitano”, curata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.
Se il destino è ineluttabile
La convinzione che il destino sia ineluttabile porta molte persone a credere che sia inutile prendere delle iniziative nella vita, perché tutto è già scritto.
Personalmente credo che si tratti di un modo comodo per non prendersi delle responsabilità, insomma, la madre di tutte le scuse!
Gli eventi della vita accadono per una serie di circostanze, d’accordo, ma nella maggior parte dei casi abbiamo la possibilità di decidere cosa fare, avendo spesso a disposizione diverse opzioni, alcune più evidenti, altre meno.
La vera sfida consiste nel fissare intenzionalmente ciò che io chiamo “marcatori temporali”, ovvero, precisi punti nel tempo in cui si decide che, da quel preciso istante, la vita cambi il proprio corso.
È deciso: vado dal mio capo e gli dico che ho pensato di mettermi in proprio; dico alla/al mia/o partner che tra noi è finita; apro un profilo su un sito di incontri e cerco un nuovo amore; mi trasferisco, vado a vivere al mare; mi compro la moto; prendo un cane; ecc…
Questi sono tutti esempi di marcatori temporali intenzionali, decisioni che portano ad eventi che possono rivoluzionare l’esistenza di un individuo e tutti hanno in comune un punto di non ritorno. Una volta che l’intenzione si è tradotta in azione, il futuro che si sviluppa ha inevitabilmente un corso differente, rispetto a quello che si sarebbe realizzato prima della decisione. Una linea di vita nuova di zecca!
La vita mi ha portato a scoprire, che se non si fissano i propri marcatori temporali, sono le circostanze a farlo per noi e, a quel punto, l’unica cosa che rimane da fare è parlare del destino.
I cambiamenti che avvengono sotto la propria responsabilità, iniziano attraverso atti in cui ci si compromette.
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Andrea Di Gregorio
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