Cerca

Rovigo

Alpini-Anpi, duello a Villamarzana

Domenica mattina parata di autorità alle celebrazioni nell’anniversario della strage nazifascista

Alpini-Anpi, duello a Villamarzana

Sono più o meno le 11 quando sul palco delle celebrazioni del 78esimo anniversario dell’eccidio di Villamarzana sale il rappresentante dell’Anpi nazionale, Dino Spanghero, presidente regionale Anpi Friuli Venezia Giulia e membro del comitato nazionale Anpi. Nello stesso istante il picchetto degli alpini, presente fino a quel momento, raccoglie armi e bagagli e abbandona la piazza. Difficile pensare ad un abbandono dovuto a impegni pregressi: molto probabilmente i rappresentanti degli alpini hanno pensato bene di andarsene per una sorta di protesta rivolta proprio nei confronti dell’associazione rappresentata a Villamarzana da Spanghero, ma anche dalla presidente provinciale, Antonella Toffanello e da tanti iscritti provenienti da diverse parti del Polesine. “Casus belli”, probabilmente, la presa di posizione di Anpi relativamente ai fatti disdicevoli, o presunti tali, accaduti a Rimini in occasione dell’ultimo raduno nazionale del corpo: risultato del gesto, quello di acuire ulteriormente la distanza, ormai siderale, tra l’Associazione nazionale alpini e l’Anpi. E, in seconda battuta, a prescindere dalle ragioni e dai torti, sporcare una celebrazione che dovrebbe essere assolutamente condivisa.

Manifestazione iniziata di buon mattino, il raduno era previsto alle 8.30 davanti al municipio di Castelguglielmo, proseguita con la deposizione di fiori sul monumento del Martiri di piazza Vittorio Veneto e l’alzabandiera e poi ancora verso il cimitero locale per la deposizione di una corona al mausoleo dei Martiri. Alle 9.30, a San Bellino, deposizione della corona davanti alla lapide che ricorda il maestro Giuseppe Tasso e alle 10, a Villamarzana, cerimonia analoga al cimitero. La Messa celebrata da don Silvio Baccaro alle 10.15, al termine i tradizionali e commoventi rintocchi di campana, 43, uno ogni vittima dell’eccidio fascista e poi spazio ai saluti istituzionali.

Il vicesindaco di Villamarzana Daniele Menon, il sindaco di Castelguglielmo Maurizio Passerini e l'assessore di San Bellino Raffaele Campion hanno preceduto la testimonianza della signora Boaretto, altra presenza abituale a Villamarzana e, soprattutto, i saluti del presidente della Provincia, Enrico Ferrarese e del viceprefetto Rosa Correale, che hanno ricordato anche lo scomparso sindaco Claudio Gabrielli. Al coro all’unisono dei referenti istituzionali, il presidente della Provincia ha aggiunto il saluto del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e del consigliere del presidente della Repubblica per gli affari militari, Gianni Candotti.

L’orazione ufficiale di Dino Spanghero, di Anpi, ha posto l’accento sul senso di queste commemorazioni ma, soprattutto, ha costruito un parallelismo tra quegli eventi e le politiche da perseguire all’inizio del terzo millennio, anche in considerazione di quanto sta accadendo in Europa: “Coloro che si erano battuti con le armi per contrastare la violenza del fascismo ci hanno consegnato un’Italia libera, democratica, solidale e soprattutto, in pace. Viva quindi la pace”. La precisa e scientifica contestualizzazione storica di Luigi Contegiacomo, presidente dell’Istituto polesano per la storia della resistenza e dell’età contemporanea “Giacomo Matteotti”, il dono dello stemma araldico dell’associazione “Nastro Azzurro” al Comune di Villamarzana, rappresentata da Carlo Mattia Contarino, e le note di “Fischia il vento”, suonate dal corpo bandistico Città di Lendinara hanno chiuso l’intensa e partecipata commemorazione.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • frank1

    17 Ottobre 2022 - 08:06

    Massima solidarieta' agli ALPINI!! Corpo prestigio nel mondo che qualcuno ha tentato inutilmente di infangare; Ps:il nuovo governo tra le prioirta' tolga i contributi ad associazioni inutili.

    Report

    Rispondi

Impostazioni privacy