Dall’Università di Copenagen giunge uno studio inquietante secondo il quale tra il 2025 e il 2095  la Corrente del Golfo, che costituisce uno dei grandi sistemi oceanici che regolano l’andamento climatico e le temperature per gran parte dell’Atlantico, potrebbe collassare e provocare gravissime ulteriori alterazioni al cambiamento climatico.

Questa corrente oceanica, che tra gli altri effetti ha quello di non far gelare completamente le terre  che si affacciano sul Nord Atlantico, in primo luogo le Isole britanniche, è sotto osservazione da numerosi anni e già alcune ricerche erano giunte alla conclusione che la sua forza si trova già adesso al livello più basso degli ultimi 1600 anni.

Lo studio ha trovato però lo scetticismo di altri scienziati in relazione all’arco temporale indicato dai ricercatori danesi, ma senza per questo contestare i dati preoccupanti raccolti che fanno temere sullo stato di salute di quello che scientificamente è chiamato Amoc, il quale ha la funzione di portare acqua calda verso il Nord dell’Atlantico. Adesso però, la corrente si scontra con l’acqua dolce che finisce in mare a seguito dello scioglimento dei ghiacci perenni della calotta artica.

Gli scienziati fanno notare che il collasso della Corrente del Golfo avrebbe l’effetto di interrompere, anche in maniera consistente, le piogge su gran parte dell’Africa occidentale, le Americhe e l’Europa.

Secondo gli studiosi che hanno pubblicato le conclusioni dei loro studi su Nature Communications, gli aumenti delle temperature globali avrebbero fatto superare almeno cinque parametri critici che, adesso, sono fonte di estrema preoccupazione.

I ricercatori ritengono che sia necessario affrontare più seriamente la questione del rilascio di sostanze inquinanti nell’atmosfera che con la creazione dei cosiddetti gas serra fanno crescere le temperature medie globali.

 

About Author