SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ARCO – SANT’ANASTASIA

Dove oggi sorge il Santuario della Madonna dell’Arco, nei pressi di un arco romano a Sant’Anastasia, un tempo c’era un’edicola votiva dedicata alla Madonna. Tra il ‘400 e il ‘500 due miracoli accrebbero la fama della Madonna dell’Arco, incoraggiando flussi di pellegrini e devoti. L’interno del Santuario è a croce latina con oggetti e arredi in pietra vesuviana e decorazioni barocche. Un tempietto al centro del transetto custodisce l’antica edicola abbellita da marmi intarsiati. Un altare, forgiato con pietre dure da scultori di Carrara, consente ai devoti di venerare la Madonna dalle morbide sembianze. Tra le altre opere d’arte, il santuario conserva un pregevole crocifisso ligneo del seicento e due tele di Luca Giordano. Opposto all’entrata c’è un corridoio che conduce alla sala delle confessioni e al chiostro, una delle aree più apprezzate del complesso religioso, al centro del quale è sito il pozzo. Il chiostro è circondato da diverse stanze le quali un tempo ospitavano le aule del liceo classico. Proseguendo all’interno del chiostro, in direzione opposta all’uscita sulla strada principale, c’è un altro edificio, adibito in parte ad albergo e in parte a Museo degli ex voto. Di fianco alla chiesa principale, sul versante occidentale, c’è poi il campanile che si affaccia su un giardinetto.

Pellegrinaggi durante tutto l’anno animano questo luogo sacro, ma di particolare suggestione è la processione dei Fujenti del lunedì in Albis. Una tradizione che si protrae da cinque secoli che richiama il primo miracolo della Madonna sanguinante. Un giocatore di pallamaglio, furioso per aver perso, colpì l’immagine votiva che prese a sanguinare. L’uomo iniziò a correre e a saltellare senza potersi fermare e per punizione fu impiccato. Così i fujenti, vestiti di bianco e a piedi scalzi, nell’ultimo tratto della processione, corrono freneticamente per espiare il peccato dell’empio giocatore. I fujenti portano in dono alla Madonna gli ex voto per grazia ricevuta. Il Santuario ne conserva a migliaia di tutti i tipi nel proprio Museo, costituendo la collezione forse più copiosa del mondo cristiano.

Famosa per l’artigianato del rame, Sant’Anastasia conserva un interessante centro storico. Degna di nota è la chiesa di Santa Maria la Nova, ricostruita nel XI secolo su un edificio del 1200, in cui viene venerato San Francesco Saverio, Patrono della Città.
Il Palazzo Siano, dal caratteristico portale in roccia vulcanica di piperno, è oggi sede principale del Municipio e nell’atrio ospita una statua della pudicizia, risalente all’epoca romana.
Il Borgo San Antonio, detto anche quartiere Ponte, costituisce il nucleo principale del centro storico ed è qui che viene allestito un suggestivo presepe vivente per la vigilia di Natale.
Tra i numerosi palazzi storici del borgo, spiccano la casa nativa e la cappellina del venerabile Francesco Maria Castelli e il convento di Sant’Antonio.
Il Convento è un monastero francescano del ’500 edificato da Fra’ Ludovico da Napoli e che un tempo era dedicato a San Bernardino, dalla facciata esterna semplice, ma dagli interni raffinati.
Altri edifici di valore storico e artistico sono il Palazzo Nicola Amore, il Palazzo Marra e la villa Tortora Brayda, alcuni dei quali sono oggetto di lavori o progetti di restauro.

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Indicazioni Stradali per raggiungere il Santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia


Da Nord (provenienza Roma) a Via Madonna dell'Arco, 178, Sant'Anastasia (NA)

Da Sud (provenienza Salerno) a Via Madonna dell'Arco, 178, Sant'Anastasia (NA)

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