È giusto superare i propri limiti? Scavalcare gli ostacoli, superare i confini? La società di oggi (dai banchi di scuola, fino agli uffici a lavoro) ti sprona a rivoluzionare la tua posizione, diventare leader di te stesso e sbaragliare gli ostacoli. Ma, è giusto superare i propri limiti ad ogni costo? Te lo spiego in questo articolo con l’effetto jeans!

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Superare i propri limiti: volere o dovere?

Qualche giorno fa, in studio a Stradella, ero impegnato con un giovane paziente. Mi parlava della sua situazione difficile: si sentiva incapace e depresso. «Non mi sento mai all’altezza dottore: qualsiasi cosa faccio, mi sembra di sbagliare. Vivo sempre con la paura del giudizio!» mentre parlava l’ansia gli montava e si avvertiva nell’aria come una corda tesa alla prestazione. «Forse non sono abbastanza motivato: dovrei essere più deciso a superare i miei limiti, ma sento che non ce la faccio. Sono un fallito, dottore?».

La mattina stessa, durante un confronto in aula, avevo trattato il medesimo argomento e per puro caso avevo fatto un esempio sul paio di jeans che indossavo durante quelle ore di formazione. Insomma, quei blue-jeans mi hanno concesso l’assist per una metafora un po’ simpatica che si è rivelata un buon modo per rispondere alla domanda… È giusto superare a tutti i costi i propri limiti?

Superare i propri limiti: l’effetto jeans!

I limiti sono come dei jeans. Hai presente quando decidi di comperare un paio di jeans nuovi? Li cerchi per il negozio, scegli la forma, il colore, la trama del tessuto. Quando hai visto il capo che ti interessa lo prendi in mano e solo al tatto senti che non sarà facilissimo indossarli: ruvidi, intrecciati in modo forte e decisamente poco morbidi.

Ti avvicini al camerino e già avverti la sensazione di costrizione. La prima gamba del pantalone? Difficilissima: la trama strofina sul polpaccio e la coscia e sembra che non voglia proprio salire. Senti la stretta del cotone che ti lega. Con un bello strattone avvicini i lembi e allacci a fatica il bottone. Ecco, hai indosso i tuoi nuovi jeans: ti stanno proprio bene, nonostante senti che il respiro ti manchi e che le gambe siano infossate in due blocchi di cemento. Fai la fila alla cassa, li acquisti e li porti a casa!

Jeans nuovi e psicologia del limite

Il limite è come un nuovo paio di jeans. Dopo averlo accettato, occorre indossarlo e portarlo in giro. Il limite non va sempre superato: il limite va indossato! Perché il tessuto del tuo nuovo paio di jeans s’ammorbidisca sai che occorrerà del tempo, ma perché ciò avvenga occorre indossarli quei jeans. Affrontare il limite significa indossare i jeans: soffrire anche un po’, emozionarsi, tenere duro, avere costanza ed abitare il proprio confine. Scavalcarlo, non farci i conti porta a non sfoggiare mai il nuovo indumento, utilizzarne altri oppure (peggio ancora) rimanere in mutande!

Se invece si calza il nuovo paio di jeans, poco a poco il senso di costrizione scompare. I pantaloni si allargano e diventano comodi. Si riescono a portare con eleganza e sobrietà e in giro scappa anche qualche complimento. Qualcuno può persino domandare: «Ehi, ma dove li hai comprati?». Bisogna avere pazienza, costanza e forza di volontà. Occorre prendere in mano la propria vita!

Cosa ci spinge, infine, a indossare quel capo? Il suo fascino.

Il fascino del limite: non farsi notare, ma farsi ricordare!

In una società sempre più competitiva, che sembra voglia spezzare i limiti dell’essere umano, diventa rivoluzionario concedersi la bellezza delle proporzioni, la delicatezza delle misure, la meraviglia dei contorni. C’è un fascino incredibile nel limite: occorre scoprirlo! In un tempo che spinge a superare sé stessi è importante:

  • Valorizzare la scomodità al primo impatto con certi nostri limiti;
  • Rivalutare la naturalezza della demarcazione;
  • Promuovere le differenze ed esaltarne il confronto.

Conoscersi studiarsi, capirsi, significa cogliere la nostra vera natura, accudire la nostra personalità. Capire l’importanza del limite, al di là dei pregiudizi o dei superbi stereotipi, significa scegliere di camminare affianco al proprio vero io… magari indossando un elegante paio di jeans.

Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio.

Giorgio Armani

A presto,

Giuseppe Marino