Giovedì 16 Maggio 2024

Sandra Milo, il ricordo di amici e colleghi. Pupi Avati: “Intelligente, acuta ma in lei prevaleva la bontà”

Claudia Cardinale: “Perdo un pezzo della mia famiglia”. La Pausini le dedica un concerto: “Grazie per essermi stata vicina nei momenti difficili”. Commovente il post di Gabriele Muccino

Sandra Milo

Sandra Milo

Roma, 29 gennaio 2024 - La morte di Sandra Milo ha scosso il mondo dello spettacolo, tante le reazioni di amici e colleghi. Pupi Avati, che la diresse nel 2003 nel film 'Il cuore altrove', racconta: "Era una donna di una generosità affettiva incredibile. Una persona con cui era facile diventare amici e i suoi slanci di affetto e la sua spontaneità erano autentici. Era intelligente, acuta ma in lei prevaleva la bontà, prevaleva la disponibilità nei confronti delle persone". Il regista svela: "La volli nel film 'Il cuore Altrove' soprattutto perché ero molto incuriosito, essendo io un grande estimatore di Fellini, di tutto quello che lei sapeva del mondo felliniano. Il piacere di averla con me sul set per un certo periodo era anche quello di poter ascoltare da lei aneddoti e ricordi che magari non aveva condiviso in pubblico. C'era il grande piacere di avere con me la testimone di un cinema che non c'era più e soprattutto di un regista che non c'era più, con cui aveva avuto, come sappiano tutti, non solo un rapporto professionale ma un rapporto molto profondo". E aggiunge: "La cosa che mi sorprese di più fu la sua paura di non essere all'altezza. Un'attrice che aveva fatto dei film che erano nella storia del cinema era ancora insicura e a me le persone insicure sono quelle che piacciono di più. La sua disponibilità e la sua fragilità probabilmente le avevano resa difficile la vita".

Claudia Cardinale commossa: ''Un grande dispiacere la scomparsa di Sandra Milo. Avevamo tante cose in comune. Entrambe originarie dalla Sicilia e nate in Tunisia, portava lo stesso nome di mia madre: Greco. Forse eravamo parenti chissà…?''. L'attrice, che fu tra le muse del regista Federico Fellini come la Milo, ricorda: ''Oggi perdo un pezzo della mia famiglia, la mia famiglia del cinema. Sandra è stata una immagine di grande vitalità e così la voglio ricordare e sarà ricordata".

Pierluigi Diaco, collega e amico personale dell’attrice: "Sandra è stata un'amica sincera e una compagna di viaggio preziosa. La ringrazio per avermi insegnato che qualsiasi momento negativo, perfino il più doloroso, poteva essere affrontato con sorriso e altruismo". Diaco continua: "Per il gruppo di lavoro di 'Io e te' e 'Io e te di notte' è stata fonte inesauribile di entusiasmo e idee, una fan degli altri, una donna sempre pronta a mettersi in gioco con umiltà e spirito di squadra. Sono contento che abbia ricevuto nel 2021 il premio che meritava, quel David di Donatello alla carriera che l'ha consacrata per ciò che era: una grande artista". E annuncia: "La puntata di oggi di BellaMà sarà interamente dedicata a lei, con la riproposizione della sua ultima conduzione tv, avvenuta da noi lo scorso anno".

All'attrice, ormai novantenne, scomparsa oggi nella sua casa di Roma, Laura Pausini dedicherà un concerto, l'artista scrive su X: "Buon Viaggio Cara Sandra. La tua dolcezza, la tua allegria, il tuo rimanermi vicina in alcuni momenti difficili rimarranno per sempre nel mio cuore. Questa sera dedicherò a te il concerto di Barcellona, vola sopra di noi". Su Instagram invece il ricordo l'attrice Claudia Pandolfi: "Una donna incredibilmente affettuosa, gioviale, luminosa. Ciao Sandra delle meraviglie". Il re dei paparazzi Rino Barillari l'ha immortalata molte volte negli anni d'oro del cinema italiano: "Sandra Milo è stata la regina della dolce vita, delle nottate romane e degli amici. Dove c'era lei, c'era sorriso, allegria e rendeva tutto speciale. Quando arrivava, accompagnata sempre da grandi personaggi, le serate si animavano e c'era subito la notizia". Per Barillari "è la fine del Novecento, dopo di lei non c'è nessuno. Molto intelligente e sempre gentile e sorridente. Era una donna unica. Sarà difficile trovare un altro personaggio così".

Simona Ventura, conduttrice della settima edizione dell'Isola Famosi nel 2010, su X scrive: "Sandra non ci credo… Ho sempre pensato che questo momento non sarebbe arrivato mai. Ti ho sempre voluto e ti vorrò sempre tanto tanto bene. Vola tranquilla Sandra. Staremo vicini noi ai tuoi figli". L'omaggio di Giovanni Minoli, con cui collaborò a 'Mixer' su Rai2: "Una grandissima, sia come persona che come attrice. Sandra era una donna unica, vera, sincera e totalmente anticonformista, diceva quello che pensava e faceva quello che voleva. E quando ha scoperto il suo ruolo a 'Mixer' l'ha interpretato nel modo migliore". E aggiunge: "Di svampito non aveva niente, aveva inventato un personaggio ma era una donna di un'intelligenza, di una concretezza e di una visione molto attenta", ricordando che nel 1984 "Con 'Piccoli fans' fece un programma che oggi copiano tutti".

La premier Giorgia Meloni saluta la Milo dai social: "Ciao Sandra, rimarrai per sempre un'icona del nostro cinema e una delle artiste italiane più amate", accanto posta una sua foto.

"L'ho appena saputo e stavo svenendo. Sandra Milo era una donna molto speciale che parlava d'amore. Era una grande madre che ha lavorato con i grandi del cinema", dichiara all'Adnkronos Marisa Laurito che insieme a Sandra Milo e Mara Maionchi ha condiviso il programma 'Quelle brave ragazze'. "Sono molto addolorata. Sandra aveva una grande vitalità e tanta voglia di amare. Era una donna straordinaria, speciale. Sicuramente, di altri tempi".

''Sandra era una donna molto intelligente, molto sensibile ma anche molto forte. Non ha avuto una vita facile, non ha mai trovato l'uomo giusto accanto a sé per cui ha dovuto allevare da sola i suoi figli. Stravedeva per loro e per il suo nipotino, li chiamava tutti i giorni, era davvero una mamma d'oro'', le parole di Orietta Berti che con l'attrice ha partecipato alla prima stagione del programma 'Quelle brave ragazze' su Sky. "Io e Sandra ci conoscevamo anche prima di 'Le brave ragazze' ma in quei giorni di viaggio con lei che fosse non l'ho mai vista di cattivo umore. Era sempre la prima che andava al trucco, era sempre pimpante e sempre con i tacchi a spillo. Io e Mara (Maionchi, ndr) le dicevamo guarda che non sappiamo che strade dobbiamo percorrere oggi, mettiti le scarpe con il carro armato' e lei ci rispondeva: 'No mai nella mia vita'''. "Sarà impossibile dimenticarla. Aveva ancora, nonostante la sua età, degli atteggiamenti molto ingenui e questa è una cosa molto bella perché in genere la vita te li spegni, era molto piacevole stare con lei'', aggiunge Mara Maionchi. "E' stata una donna che è passata nel grande cinema era un persona davvero speciale, non chiacchierava mai, non faceva pettegolezzi, era sempre ben messa nei confronti del prossimo, era unica. Non ho mai conosciuto una persona così. Quando ho avuto l'idea del programma su Sky la prima donna a cui ho pensato era lei perché mi piaceva, era sempre serena, elegante, esattamente il contrario di quello che sono io. Sembrava immortale, sono davvero molto dispiaciuta''.

Gabriele Muccino ha dedicato un lungo post commovente su Instagram a Sandra Milo: "Un suono sordo mi travolge stamattina appena dal telefono mi arrivano sulla chat di 'A casa tutti bene' i messaggi degli altri attori che si informano e mi informano così, sconvolti anche loro, per la scomparsa di Sandra. Sandra Milo è stata una delle donne più sorprendenti, inattesamente intelligenti, spavalde, coraggiose e piene di vita e saggezza che io abbia mai conosciuto. Tutti noi che abbiamo condiviso con lei un film, ne siamo rimasti folgorati e innamorati''.

Muccino continua: ''Era il contrario di ciò che ci si aspettava che lei fosse. Ne aveva viste tantissime la sua vita era un'enciclopedia di aneddoti che coprivano la storia d'Italia attraversando vicende, personaggi, vette e abissi. Accanto a lei ti sentivi sempre confortato dalla sua sincerità e lealtà. Anzi ti ricordavi quanto fosse straordinario essere sinceri e leali quanto lo fosse lei. La sua vitalità era talmente contagiosa e spiazzante che inconsapevolmente la consideravamo immortale. Non ho mai pensato per un attimo che Sandra fosse anziana, che potesse morire, che 90 anni non fossero pochi. E questa scena del film fa sorridere amaro. Sandra era monumentalmente legata ad un'Italia che se n'è andata molto prima di lei e che lei, col suo garbo, in silenzio come spesso la costringevano a restare, oggi ha raggiunto. Addio dolce Sandra. Grazie per essere stata la donna che sei stata'', conclude.  

Articolo in aggiornamento

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