Una testa di leone in marmo prezioso intatta e in perfetto stato di conservazione. È un’antica sima, l’estremità superiore del tetto di un tempio, rinvenuta a Selinunte dall’archeologo Jon Albers durante le ricerche condotte dall’Università di Bochum. La sima appena scoperta – il cui restauro sarà avviato nei prossimi mesi, a cantiere aperto, con la collaborazione di esperti tedeschi e italiani – sarà esposta da domani all’antiquarium del Baglio Florio nel Parco archeologico di Selinunte a Castelvetrano (Trapani). Si tratta di un reperto archeologico imponente, alto circa 62 centimetri per un peso di oltre 250 chili.
In passato erano state rinvenute alcune decorazioni molto grandi, circa 70 centimetri d’altezza, provenienti dal Tempio di Eracle ad Agrigento e dal Tempio della Vittoria a Himera, realizzate in calcare locale di alta qualità, ma questa è sicuramente più preziosa data la sua fattura in marmo importato dalle isole greche, forse da Paros. Un materiale estremamente raro, se si considera che nel IV secolo a.C. queste decorazioni erano realizzate in terracotta e successivamente in pietra. La sima aveva la doppia funzione di abbellire il tempio e di raccogliere l’acqua piovana che poi veniva fatta defluire da beccucci a forma di testa di leone.
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