Mercoledì 24 Aprile 2024

Selinunte, spunta una testa di leone in marmo perfettamente conservata. “Straordinaria scoperta”

Si tratterebbe di una sima, l'estremità superiore del tetto di un tempio, forse ancora non identificato

Trovata sima con testa di leone in scavi a Selinunte

Trovata sima con testa di leone in scavi a Selinunte

Palermo, 24 agosto 2023 - Eccezionale scoperta a Selinunte dove è emersa una testa di leone in marmo prezioso, ancora intatta. Dovrebbe trattarsi dello sbocco di una sima, cioè l'estremità superiore del tetto di un tempio, forse ancora non identificato. Lo straordinario manufatto è stato rinvenuto durante le ricerche archeologiche condotte dall'Università di Bochum sul traffico navale del porto orientale.

Merito dell'archeologo Jon Albers, a cui si doveva già la scoperta del complesso delle fornaci lungo il greto dell'antico fiume che bagnava Selinunte. Proprio in uno di questi spazi, quello che si ritiene un antico magazzino sulla strada che conduceva all'antico porto, la missione tedesca ha scoperto questo componente che solitamente coronava la trabeazione. "Abbiamo trovato un blocco grande in marmo, forse Da Paros in Grecia, che costituisce un tratto superiore del tempio". Ha raccontato Albers alle agenzie stampa, ipotizzando: "Una prima indicazione ci dice che c'era un altro tempio, al quale hanno lavorato specialisti giunti da Paros. Il marmo arrivò prelavorato, e venne finito qui a Selinunte per un tempio che noi ancora non conosciamo". L'altra ipotesi "con un 50% di probabilita", ha aggiunto Albers, fa supporre che la sima appartenesse al Tempio E, del quale "non conosciamo la sima originale". Ma non vi è una corrispondenza "perfetta" con il Tempio E. "Oppure apparteneva a un tempio che ancora non conosciamo",ha concluso Albers.

Entusiasta l'assessore ai Beni Culturali e identita' siciliana, Francesco Paolo Scarpinato: "Questa è una scoperta straordinaria, se si pensa che sono soltanto nove i templi del V secolo con una sima in marmo greco in tutta l'Italia meridionale e in Sicilia e lascia presupporre che Selinunte abbia ancora tanto da raccontarci", che ha aggiunto: "Anche lo stesso fatto che sia stata ritrovata nella zona portuale e negli immediati dintorni del quartiere delle fornaci dell'antica città permette di avanzare ipotesi sia sui contatti commerciali della città che sulle capacità tecniche degli abitanti".

La sima

La sima aveva la doppia funzione di abbellire il tempio e di raccogliere l'acqua piovana che poi veniva fatta defluire da beccucci a forma di testa di leone. Nel VI secolo a.C. queste decorazioni erano realizzate in terracotta, ma già nel secolo successivo le prime sime furono realizzate in pietra. Conosciute, e molto grandi, quelle del Tempio di Eracle ad Agrigento e del Tempio della Vittoria a Himera, però realizzate in calcare locale di alta qualità. Anche il reperto di Selinunte è di grandi dimensioni : circa 62 cm e pesa oltre 250 chili, il più grande di altri trovati nella regione. Caratteristica molto interessante è che sia fatta di marmo, estremamente raro e prezioso al tempi, che veniva importato dalle isole greche, forse da Paros. In tutta l'Italia meridionale e in Sicilia si conoscono solo nove templi del V secolo con una sima in marmo greco.

Ben conservata, ma mai completata

Ciò che rande ancora più interessante la sima di Selinunte è il suo stato di quasi perfetta conservazione, sebbene non sia mai stata completata: il caratteristico beccuccio per l'acqua non era ancora stato incorporato. E manca anche la criniera posteriore del leone, anche se potrebbe essere stata creata con un materiale diverso ora disperso. Infine anche la decorazione nella parte superiore della lastra non è stata terminata.

Da sabato sarà esposta

La sima a forma di testa di leone sarà esposta sabato prossimo all'antiquarium del Baglio Florio nel Parco archeologico di Selinunte. Alle 16 si terrà la presentazione del reperto.  

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