Sottomarino disperso, come sono morti i 5 passeggeri? Dall'implosione allo scontro con il Titanic: le ipotesi

Gli esperti si sono allineati attorno a tre scenari di base: ecco cosa potrebbe essere successo al batiscafo

Sottomarino disperso, dall'implosione allo scontro con il Titanic: come sono morti i 5 passeggeri?
Sottomarino disperso, dall'implosione allo scontro con il Titanic: come sono morti i 5 passeggeri?
di Mario Landi
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Giovedì 22 Giugno 2023, 21:37

Come sono morti i passeggeri del sottomarino Titan? Se si riuscisse a localizzare il batiscafo negli abissi, recuperarlo ora sarebbe comunque un'enorme sfida logistica. E lo sarebbe ancor di più se si fosse incagliato tra i resti del Titanic. In ogni caso sarebbero necessari equipaggiamenti speciali, per la pressione enorme e la totale oscurità ad una profondità di 3800 metri. Non si esclude, anche se appare improbabile, che il Titan sia già riemerso in superficie ma comunque non si potrebbe aprire il portellone, che è chiuso dall'esterno. Un'altra opzione, la più tragica, è quella che gli esperti definiscono una «implosione catastrofica». Anche se non sappiamo ancora come i 5 membri dell'equipaggio sono deceduti, gli addetti ai lavori si sono allineati attorno a tre scenari di base.

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Implosione

Come detto, lo scenario peggiore è una rottura nel guscio esterno del sommergibile, che avrebbe causato un'implosione catastrofica.

Il relitto del Titanic si trova a circa 3.800 metri sotto il livello del mare, dove la pressione dell'acqua che grava su un dato oggetto è circa 376 volte maggiore di quella esercitata dall'atmosfera terrestre. «Sebbene lo scafo composito del Titan sia costruito per resistere a intense pressioni in acque profonde, qualsiasi difetto nella sua forma o costruzione potrebbe comprometterne l'integrità. E in questo caso il rischio di implosione sarebbe elevato», ha detto il professore di robotica australiano Stefan B Williams.

Incagliato al Titanic

Butch Hendrick, presidente e fondatore della società di addestramento subacqueo Lifeguard Systems, ha dichiarato a CBS News che il sommergibile "potrebbe essersi impigliato da qualche parte", causando lo "spostamento" e la "rottura" dell'antenna di comunicazione. L'aggancio potrebbe essere stato proprio al relitto del Titanic.  Anche Frank Owen, un funzionario in pensione della Royal Australian Navy specializzato in evasioni e salvataggi sottomarini, ha detto a The Guardian : «Ci sono parti del relitto dappertutto. È pericoloso». Sebbene il Titan non richieda alcuna potenza del motore per emergere, rimanere impigliato in detriti o assorbiure acqua potrebbe impedirgli di farlo. «Non è possibile aprire un varco, non è possibile aprire l'oblò, non è possibile creare una serratura interattiva», ha affermato Hendrick.

Ossigeno, cibo e acqua

Oltre alla diminuzione dell'ossigeno, l'equipaggio avrebbe sofferto la fame e le basse temperature. Se i sistemi di supporto vitale hanno fallito, l'interno del Titan sarà estremamente freddo, poiché la luce del sole non arriva così in profondità nell'oceano. E secondo il giornalista scientifico David Pogue, che ha viaggiato sul batiscafo l'anno scorso, l'equipaggio di solito ha con sé solo un panino e una bottiglia d'acqua.

Emerso ma ancora disperso

Lo scenario migliore è che il Titan sia effettivamente emerso e ora stia galleggiando sull'Oceano Atlantico in attesa di essere individuato. Il Titan dipende dalla costante comunicazione con la sua nave madre, poiché non ha GPS o altri sistemi di guida. Eppure, secondo la CNN, il Titan usa la zavorra per rimanere sott'acqua, e quella zavorra può essere spostata dagli occupanti che fanno oscillare deliberatamente la nave o usando una pompa pneumatica per liberarla. Anche le linee che fissano la zavorra sono progettate per rompersi dopo 24 ore.

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