12 Gennaio 2021
Del 2020 appena passato ci sono pochi rimpianti. Certamente potevamo fare a meno di molte cose, prima tra tutte la pandemia. A quanto pare l'anno appena terminato ha fatto a meno anche del tempo. La rotazione terrestre, infatti, è stata così veloce che gli scienziati potrebbero anche "eliminare" un secondo.
Quello che suona come uno strano presagio, però, non deve preoccupare i più. Il Pianeta, infatti, ruota in maniera incostante per via di alcuni fattori, come variazioni della pressione atmosferica, dei venti, delle correnti oceaniche e del movimento del nucleo. Noi non ce ne rendiamo conto, anche perché queste variazioni sono talmente impercettibili che i nostri orologi non riuscirebbero a stargli dietro.
Il Tempo Universale Coordinato (UTC), su cui sono impostati gli orologi che portiamo al polso, per convenzione non calcolano queste modifiche, se non nel caso in cui l'ora astronomica venga deviata di oltre 0,4 secondi. Quando succede una cosa del genere, allora, la prassi è quella di aggiungere un secondo intercalare ogni anno alla fine di giugno o dicembre. In questo modo l’ora astronomica e l’ora atomica tornano ad essere allineate.
Negli ultimi anni la rotazione terrestre ha rallentato il suo movimento. Il National Institute of Standards and Technology fa sapere che la tendenza - tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70 - è stata quella di aggiungere un secondo intercalare ogni anno e mezzo.
Ma ultimamente le cose vanno nel verso opposto. Invece di decelerare, infatti, la rotazione terreste sta accelerando: è questo il motivo per cui gli scienziati credono che si renderà necessario introdurre il concetto di secondo intercalare negativo.
Questo è quello che è successo al 2020: è durato di meno degli altri anni. Un ricercatore del National Physics Laboratory ha spigato: "È del tutto possibile che un secondo intercalare negativo sarà necessario se la velocità di rotazione della Terra aumenta ulteriormente, ma è troppo presto per dire se è probabile che ciò accada. Ci sono anche discussioni internazionali in corso sul futuro dei secondi intercalari, ed è anche possibile che la necessità di un secondo intercalare negativo possa spingere la decisione verso lo stop definitivo ai secondi intercalari".
(Foto: Getty Images)
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