23 Luglio 2022
Il cielo continua a offrire spettacoli astronomici incantevoli, ma per poterli apprezzare bisogna allontanarsi dalle luci della città, avere un’ampia visuale libera da ostacoli e sperare in un meteo favorevole.
Uno degli ultimi spettacoli di luglio è regalato dalle Delta Aquaridi. Si presume che queste meteore abbiano avuto origine dalla frammentazione della Cometa 96P Machholz, che transita vicino al Sole ogni cinque anni e si trova nella costellazione dell'Acquario, da cui il nome. Le Aquaridi sono state avvistate per la prima volta verso la metà del IX secolo. Ne esistono due sciami: le Sud e le Nord Delta Aquaridi; queste ultime, attive dal 15 al 25 luglio, presentano un’intensità dei fenomeni decisamente più ridotta e quindi meno facilmente visibile.
Poi sarà il turno della pioggia meteorica più celebre del mondo, quella che si verifica durante la notte di San Lorenzo, il 10 agosto, e non solo. Visibili nell’emisfero settentrionale, nella costellazione di Perseo, le Perseidi si manifesteranno dalla seconda settimana d’agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora. Nel loro caso, l’origine è la cometa Swift-Tuttle. Non sono stelle, ma piccoli frammenti di polvere e roccia, di dimensione inferiore al centimetro. Attirati dalla gravità terrestre, iniziano a cadere verso il centro della Terra e bruciano completamente a causa dell’attrito con i gas dell’atmosfera, dando origine alla scia luminosa che osserviamo. Il picco massimo è previsto tra l’11 e il 13 del mese, ma probabilmente riusciremo a vedere qualche stella cadente anche nei giorni successivi.
Questa notte prende il nome da una leggenda, quella del martirio di San Lorenzo che, arso vivo sulla graticola, ha ricordato, per l'appunto, la forma delle stelle cadenti, quasi fossero i tizzoni ardenti che hanno portato il santo alla morte. Si tratta, ovviamente, di una leggenda le cui origini risalgono ad un passato in cui si ignorava l’astronomia, ma che ancora oggi è tramandata. Tuttavia, la tradizione di riunirsi per osservare tale fenomeno è in realtà molto antica, risalente all’epoca dei romani. Essi ritenevano che le stelle cadenti provenissero dal dio Priamo che, in questo modo, donava fertilità ai campi. Tale fenomeno è poi stato sostituito dalla credenza della Chiesa, secondo la quale, si tratta in realtà delle lacrime di San Lorenzo, versate durante il suo martirio. Il 10 agosto, però, non sempre è il momento migliore per vedere le Perseidi in tutto il loro splendore. I giorni a ridosso della data, sia prima che dopo, spesso sono più ricchi.
(Foto Getty Images)
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