Marco Pannella, una vita da radicale - la fotostoria
Marco Pannella è stato tra i più longevi protagonisti della politica italiana, da sempre legato al Partito radicale che ha fondato nel 1956, fresco di laurea in Giurisprudenza all'Università di Urbino, con Ernesto Rossi, Leo Valiani, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari. Nato a Teramo il 2 maggio 1930 (all'anagrafe Giacinto Pannella), è stato un appassionato sostenitore delle battaglie civili a partire dagli anni Sessanta, che ha portato avanti ispirandosi ai metodi di lotta politica nonviolenta del Mahatma Gandhi e Martin Luther King. Oltre a gesti di disobbedienza civile e scioperi della fame e della sete, che ha praticato più volte durante le storiche battaglie del Partito radicale, ha usato anche la tv (alla fine degli anni Settanta era fisso su TeleRoma 56, una delle prime televisioni private italiane pensata e ideata da Bruno Zevi e Guglielmo Arcieri) dove andava in onda in diretta per ore imbavagliandosi, urlando, incitando, discutendo con i telespettatori al telefono. Al suo fianco c'erano Giovanni Negri e Francesco Rutelli. Nel 1980, per denunciare la censura che proibiva persino il possesso di un poster del film, Teleroma 56 mandò in onda una copia arrivata dalla Francia del film Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci. L'emittente romana si impegnò anche a fianco di Enzo Tortora nella sua tragica vicenda giudiziaria. Negli stessi anni nasce anche Radio Radicale, organo ufficiale di informazione del partito, diffusa in tutto il terrotorio nazionale. Il nome di Pannella è anche legato al referendum, strumento politico che ha applicato intensamente promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie