Scienze

Ecco perché il tuo capo potrebbe avere più materia grigia di te

Secondo uno studio basato su tecniche di imaging, estroversi e intraprendenti avrebbero caratteristiche diverse nelle zone del cervello legate alla decisione e alla ricompensa
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LE PERSONE estroverse e in particolare quelle più intraprendenti e ambiziose, avrebbero un volume di sostanza (o materia) grigia maggiore nelle parti del cervello coinvolte nell’effettuare scelte sulla base di un premio. Lo afferma uno studio neuroscientifico, che ha utilizzato tecniche di imaging, condotto dalla Università Brown (Providence - Usa). Lo studio* è pubblicato su Cognitive, Affective, & Behavioral Neuroscience e ne dà notizia la stessa Università Brown in un articolo di David Orenstein. Dunque, chi si trova in posizioni di comando o ambisce a raggiungerle sembrerebbe avere caratteristiche cerebrali differenti rispetto agli altri individui, caratteristiche che interessano in particolare la materia grigia: questa ‘materia’ è data dall’insieme dei corpi dei neuroni del sistema nervoso centrale e costituisce la corteccia cerebrale, la parte più esterna dell’encefalo.È stata denominata ‘grigia’ non perché sia realmente di questo colore, ma per contrapporla alla sostanza ‘bianca’, più chiara, che invece costituisce la parte più profonda.
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Come si è svolto lo studio. I risultati della ricerca sono stati ottenuti mediante una ‘fotografia’ del cervello, effettuata tramite imaging a risonanza magnetica, una tecnica di generazione di immagini che permette di studiarne la struttura, e tramite morfometria basata sui voxel (voxel-based morphometry VBM), un’altra importante indagine con cui è stata analizzata l’anatomia dell’organo. Mediante queste tecniche, sono stati esaminati 83 volontari di entrambi i sessi e di età compresa tra 18 e 54 anni. In primo luogo, i partecipanti sono stati invitati a rispondere ad alcuni test della personalità, volti a misurare i loro livelli di estroversione e le eventuali differenze tra loro. In seguito, è stato misurato il volume di materia grigia presente nelle diverse regioni cerebrali, tra cui in particolare la corteccia orbitofrontale mediale che, come è noto dalla letteratura specialistica, è una parte coinvolta nel prendere decisioni sulla base di una ricompensa. I ricercatori riferiscono che si è trattato del primo studio che produce un’evidenza scientifica sulle somiglianze e sulle differenze cerebrali relative ai tratti dell’estroversione.

Il leader avrebbe più materia grigia. Secondo i risultati dello studio, in generale l’estroversione è maggiore all’aumentare del volume di sostanza (o materia) grigia presente nelle regioni destra e sinistra della corteccia orbitofrontale mediale: in pratica, tutte le persone estroverse avrebbero più materia grigia in questa parte del cervello rispetto ad altri individui (introversi). Ma c’è di più: infatti, gli estroversi più intraprendenti (i cosiddetti ‘agentici’ dall'inglese agentic), individui che fanno della loro socievolezza uno strumento per raggiungere successi e posizioni di comando, avrebbero più materia grigia anche in altre parti del cervello rispetto agli estroversi 'gregari' (letteralmente ‘affiliati’ dall’inglese affiliative), persone che amano stare in compagnia degli altri allo scopo principale di condividere le proprie emozioni.

Le regioni cerebrali coinvolte sono le seguenti: il giro paraippocampale, legato all’apprendimento e alla memoria fondata sulla ricompensa; il giro precentrale, il giro cingolato e il nucleo caudato (zone che hanno un ruolo nel controllo cognitivo del comportamento, dell’affiliazione, della pianificazione, e della esecuzione di azioni volontarie volte a raggiungere un obiettivo); e il nucleus accumbens – solo negli individui di sesso maschile - , una parte associata ancora una volta al meccanismo dello stimolo che si fonda su un premio.

Insomma, chi è in posizioni di comando avrebbe un maggiore volume di materia grigia in queste aree rispetto a chi invece preferisce far parte del gruppo. Questo dato, inoltre, suggerisce la possibile presenza di due categorie di estroversione distinte. Tra le somiglianze, invece, la caratteristica della socievolezza. In generale, “si tratta di persone che vogliono solo condividere la propria esperienza del mondo e di ciò che è importante per loro”, ha affermato Tara White, assistente universitario di Scienze sociali e del comportamento della School of Public Health dell’Università Brown che, insieme al primo autore Erica Grodin, ha realizzato lo studio. Tara White lavora al Center for Alcohol and Addiction Studies all’Università di Brown. "Il fatto che questo risultato sia stato confermato all’interno del cervello è davvero emozionante”.

Gli autori rimarcano che lo studio individua soltanto un’associazione tra la presenza di materia grigia in queste zone e l’estroversione e non dimostra le modalità con cui la presenza di un maggiore volume di materia grigia in queste aree determini i tratti della personalità e le modalità con cui si sia sviluppato (era già presente al momento della nascita dell’individuo oppure è aumentato nel tempo?). Tuttavia la ricerca potrebbe aprire nuove prospettive di studio per comprendere le variazioni nel tempo delle nostre caratteristiche emotive. “Si tratta del primo sguardo”, conclude Tara White, “rivolto a un parametro di come il cervello adulto in salute possa apparire nelle sue caratteristiche”.

(*) La ricerca è stata finanziata dai seguenti grant: il National Institute on Drug Abuse, il Lifespan/Tufts/Brown Center for AIDS Research, la Foundation for Alcohol Research e il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism