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Malnutrizione, è pericolosa per la vita di oltre 51 milioni di bambini nel mondo: ora con una "App" basta una foto per diagnosticarla

Malnutrizione, è pericolosa per la vita di oltre 51 milioni di bambini nel mondo: ora con una "App" basta una foto per diagnosticarla
Circa il 45 per cento della mortalità di bambine e bambini di età inferiore ai 5 anni è attribuito alla malnutrizione e quando questa non conduca alla morte, compromette il loro sviluppo fisico e intellettivo - IL VIDEO
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ROMA - I cellulari sono ormai un estensione quasi naturale degli esseri umani e a buona ragione si può affermare che ormai ovunque ci si trovi chiunque ne possieda uno o, mal che vada,  conosca qualcuno che lo abbia. Partendo da questa semplice riflessione Azione contro la Fame ha sviluppato nel novembre del 2015, all’interno del programma di ricerca e sviluppo, una app per poter effettuare degli screening tanto accurati quanto rapidi della SAM (malnutrizione acuta grave). La malnutrizione acuta è, infatti, una realtà pericolosa per la vita di oltre 51 milioni di bambini a livello globale e, nonostante i progressi, rimane un problema significativo nei paesi in via di sviluppo: circa il 45 per cento della mortalità di bambine e bambini di età inferiore ai 5 anni è attribuito alla malnutrizione e quando questa non conduca alla morte, rende i bambini vulnerabili e ne compromette lo sviluppo fisico e intellettivo.

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828 Milioni, le persone che nel 2022 hanno sofferto la fame. La pandemia di Covid-19 ha poi ulteriormente aggravato il problema, con 118 milioni di persone in più che hanno sofferto la fame nel 2020, portando il totale a circa 828 milioni (Fonte ONU). E nonostante le cure contro la malnutrizione esistano e siano anche efficaci ed efficienti, 3 su 4 bambine e bambini con le forme più gravi di malnutrizione non hanno ancora accesso ai trattamenti, a causa della scarsa capillarità dei centri di salute, soprattutto nelle zone rurali più isolate, dei costi e della incapacità di raggiungerli a causa di guerre e conflitti. Allo stesso modo i processi di gestione e screening sono spesso inefficienti e richiedono attrezzature ingombranti o competenze tecniche elevate. Di qui discende la naturale difficoltà per la quale la copertura è spesso limitata per le aree più remote, come nel caso delle zone rurali del Senegal, dove la app è stata sperimentata con successo.

La morfometria geometrica al servizio della scienza medica. Utilizzando la morfologia, lo studio delle forme, attraverso una foto del braccio di un bambino o una bambina (tra 6 e 59 mesi), si riesce con SAM APP a confrontare i parametri con quelli di un bambino sano, determinando se il bambino soffre di malnutrizione. L’app è stata sviluppata ovviamente come open source, gratuita e può rilevare i casi di SAM in tempo reale, anche senza connessione Internet. Effettuare la diagnosi diviene così più veloce e più facile dei metodi esistenti, rendendolo ideale per l’uso a livello comunitario. A poterla utilizzare sono operatori e operatrici sanitarie che si interfacciano con le famiglie locali, l’applicazione si integra infatti con il sistema sanitario, consentendo la condivisione dei dati nutrizionali, per poter prendere decisioni più consapevoli in merito alle diagnosi e successivo rinvio dei pazienti alle strutture più adeguate. La tecnica utilizzata è quella della morfometria geometrica, che permette di confrontare la forma degli organismi da un’immagine, evitando di rilevare le sue dimensioni. 

La diffusione: dal Sahel ai campi profughi di UNHCR. La morfometria identifica infatti punti di riferimento anatomici, omologhi in tutti gli individui come ombelico o ginocchia, e nel confrontare la distanza tra questi punti per ciascuno degli individui studiati, quantifica le differenze morfologiche in base al fattore che si vuole analizzare. In questo caso lo stato nutrizionale. Per visualizzare queste differenze, è sufficiente unire i punti creando le forme geometriche che meglio descrivono la forma della struttura che vogliamo visualizzare. Un sistema semplice, efficace, replicabile ed immediato che, terminata la fase di pre-scaling-up, sta vivendo proprio a partire da quest’anno una diffusione su larga scala, tra cui l’estensione dell’utilizzo nei paesi del Sahel, all’utilizzo nei campi profughi insieme all’UNHCR. Un successo, quello della SAM APP che è stato possibile grazie ad un lavoro condiviso realizzato dai tanti partner di progetto, tra cui il Complutense University di Madrid, l’Université Cheick Anta Diop di Dakar e il World Food Programme. A sostenere il progetto la Call Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile 2021.