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Senza dimora, per strada si muore tutto l’anno, la strage invisibile e silenziosa di chi non ha un tetto: solo a gennaio 2022 sono morte 50 persone

Senza dimora, per strada si muore tutto l’anno, la strage invisibile e silenziosa di chi non ha un tetto: solo a gennaio 2022 sono morte 50 persone
Sono stati 246 i decessi nel 2021: le persone senza fissa dimora non soffrono solo d’inverno. Il rapporto di Fio.PSD e dell'Associazione Nonna Roma
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ROMA - Non è l’“emergenza freddo”, è la vita in strada che uccide. Solo nel mese di gennaio 2022 sono morte 50 persone senza fissa dimora. Nel 2021 i decessi sono stati 246. Lo racconta la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza DimoraFio.PSD - associazione che assiste e documenta il fenomeno della grave emarginazione.

Emergenza freddo? Cosa raccontano questi numeri?  Nonostante i decessi si concentrino nel periodo invernale, le persone senza un luogo dove dormire e alloggiare sono in pericolo di vita tutto l’anno. Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si accendono i riflettori sulla cosiddetta “emergenza freddo”, che è una situazione ben consolidata, poco emergenziale. Molte associazioni denunciano come i ripari messi a disposizione siano nettamente inferiori ai bisogni, con la pandemia a peggiorare la situazione. Al di là dei ripari temporanei, poi, il problema dei senza dimora è strutturale e come tale va affrontato.

La difficile integrazione. Molte delle vittime, si legge nel report, “frequentavano qualche servizio di mensa o ricovero notturno, erano conosciuti dai servizi di strada ma le loro vite erano come incastrate in un circolo vizioso in cui mancava un percorso di recupero e un obiettivo di reintegrazione”. Tra gli obiettivi di Fio.PSD c’è promuovere il coordinamento delle amministrazioni locali pubbliche, private e di volontariato e favorire l’adozione di buone pratiche, anche attraverso il confronto con la società civile.

Si muore tutto l’anno. Secondo i dati di Fio.PSD nelle ultime quattro stagioni 79 persone sono decedute d’inverno, 53 in primavera, altri 53 in estate e 60 in autunno. L’emarginazione fisica e sociale porta con sé sofferenza fisica, malattie e stati di salute trascurati. Abbandono e isolamento relazionale hanno poi anche gravi effetti sulla salute psicologica. Secondo i dati diffusi, il 92% delle vittime era uomo, età media 49 anni, straniero in due casi su tre. Un quinto dei decessi totali si è verificato a Roma e Milano. C’è un altro dato che ridimensiona il dato del freddo: il 60% dei decessi avviene per incidente, violenza o suicidio mentre il restante per “motivi di salute”. Non c’è solo il freddo, quindi, a minacciare chi vive in strada.

Rhomeless. Una panoramica sulla capitale la fa Nonna Roma con il rapporto Rhomeless, risultato di quattro anni di indagini e lavoro sul campo. Nonna Roma è un’Associazione che agisce come banco del mutuo soccorso su vari quartieri del territorio romano. La città, e in particolare la stazione Termini, è salita ai disonori della cronaca qualche tempo fa per la notizia dei vigilantes che interferiscono con le Associazioni di volontariato nel perimetro e all’interno della stazione, e impediscono la distribuzione di cibo, coperte e generi di conforto. Volontari e volontarie hanno protestato anche contro i getti d’acqua sparati a terra dalla società Grandi Stazioni per impedire alle persone di sostare all’esterno della stazione. Il rapporto di Nonna Roma fornisce i dati del fenomeno dei senza dimora ed evidenzia gli aspetti più critici della gestione amministrativa, oltre che modelli di buone pratiche da poter seguire.