Spettacoli

Sandra Milo, ai funerali tanti artisti e una folla di persone comuni. Mara Venier: “Era generosa e libera”. Michele Placido: “Mi ha dato coraggio”. La figlia Debora: “Amava la gente semplice”

La cerimonia alla Chiesa degli artisti a Roma

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Si sentiva una peccatrice perdonata, e amata, racconta il sacerdote dall’altare della Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo, al funerale di Sandra Milo. Quella richiesta d’affetto che ricorreva nella vita dell’attrice ha avuto una riposta grande, in vita e in morte. “Il mio ringraziamento va alla gente che non è riuscita a entrare. Mia amava la gente, la gente semplice. Era una di quelle mamme che si mettono in fila al supermercato”. La figlia Debora trova le parole per salutare la folla che si è radunata in Piazza del popolo per il funerale di Sandra Milo, l'attrice di Fellini e Pietrangeli morta lunedì a 90 anni.

Roma ha regalato alla diva scomparsa una giornata luminosa, come lo era lei nei nel ricordo delle tante persone che l’hanno conosciuta o solo ammirata al cinema o in televisione. Centinaia di firme sul registro fuori dalla chiesa, corone – quella del sindaco Gualtieri, di Rita Pavone, della redazione di Verissimo, di Cinecittà- mazzi di fiori colorati. Qualcuno ha fatto stampare centinaia piccole foto che la ritraggono sorridente e nel piazzale risuona alta e gioiosa la marcia di Otto e ½: ha portato una piccola cassa Sebastian, giovane attore che l’aveva conosciuta in casa di amici “volevo accompagnarla degnamente in questo viaggio verso l’Olimpo”. Il tassista che staziona in Piazza del Popolo si commuove “non sapevo che fosse malata, sembrava piena di vita. Il giorno prima della morte l’avevo guardata in tv con Mara Maionchi e Orietta Berti: non ho mai sentito da lei una parola cattiva sugli altri, in questo clima di tutti contro tutti in cui si dice qualunque cosa per fare rumore sui social, lei era gentile e delicata”.

Tra gli amici e colleghi la prima ad arrivare è Gloria Guida: "Era una donna fantastica, aveva la stessa età della mia mamma e le volevo molto bene. Era una diva non-diva" ricorda l'attrice. Michele Placido è seduto in prima fila, a rappresentare quel cinema (ci sono Valerio Aprea, Paola Quattrini, Nadia Rinaldi, Maria Grazie Cucinotta. Placido Ricorda:. “L’ho conosciuta tanto tempo fa, quando lei era nel massimo splendore artistico e io semi sconosciuto, mi disse che in me vedeva del talento, di andare avanti che avrei avuto successo e queste parole non le ho dimenticate”, ha raccontato il regista.

I tre figli Azzurra, Ciro e Debora hanno accolto gli amici e colleghi arrivati alla Chiesa degli artisti, il feretro è stato accolto da applausi. "È stata una mamma meravigliosa, non ci ha fatto mai mancare niente: è morta mentre le stringevo la mano". Lo dice Ciro De Lollis, figlio di Sandra Milo. Con la voce rotta dal pianto il figlio dell’attrice ricorda: "Siamo andati a fare delle analisi per un problema all'anca e ha scoperto di avere un brutto male. E pensare che non aveva mai fumato in vita sua - dice Ciro - da quel momento sono iniziati tre mesi di calvario. Meno male che non l'ho fatta ricoverare perché il giorno prima che morisse si era liberato un posto, ma ho preferito tenerla con me".

La figlia Debora ha ringraziato in un lungo discorso le persone che sono venute così numerose a salutare la mamma, il suo storico agente Alessandro Lo Cascio e Maurizio Costanzo che le era stato molto vicino. “Ringrazio tutti,- ma soprattutto due persone che hanno regalato a mamma amicizia e protezione. Uno è Alessandro Lo Cascio scomparso da poco: per la mia mamma non era un semplice agente ma era un fratello, un figlio e persino un padre anche se era molto più giovane di lei. Poi voglio ringraziare un'altra persona che ha fatto parte delle nostre vite ed è Maurizio Costanzo. Ha fatto parte della nostra vita da quando ero piccola. Con lui c'era una grandissima amicizia: bastava guardarci negli occhi. Maurizio e mamma si sono aiutati sempre, soprattutto quando come ogni artista hanno passato tempi difficili"

(ansa)

"Sandra è una donna libera e ha insegnato a essere libere anche alle altre donne. Questa è la cosa più importante che mi ha lasciato" detto Mara Venier al funerale insieme a Alberto Matano. "Le volevo bene e lei voleva bene a me. Era una donna gentile, generosa, molto presente nell'amicizia. Ogni tanto mi telefonava e mi diceva 'è da tanto che non ci sentiamo, volevo dirti che ti voglio bene. E noi siamo qua perché le vogliamo molto bene", ha aggiunto. Tra gli altri anche Pino Strabioli, Beppe Convertini, Vladimir Luxuria, che ne ricorda la generosità e l’attenzione alla difesa di ogni diversità.

(ansa)

Nel corso della cerimonia il sacerdote ha parlato della grande fede di Sandra Milo, sulla bara chiara – dentro la quale riposa vestita di bianco, sulle labbra il rossetto che era il suo marchio, i tacchi a spillo - ci sono un cuore e una statuina della Madonna. Il sacerdote ricorda: “Aveva sul comodino una immagine di un Gesù giovane e sorridente, voleva che nessun oggetto si frapponesse tra lei e quello sguardo e ha voluto che quella foto l’accompagnasse nella bara. Era generosa, tanto, il bene ritorna nella vita, diceva, anche se non dalla persona a cui l’hai fatto”.

E la parabola del figlio risorto da Gesù – racconta il sacerdote – perché la madre vedova non si disperasse, “era uno dei suoi passi preferiti, lei che aveva ricevuto il miracolo di sua figlia Azzurra, morta subito dopo la nascita e rianimata dalla suora Maria Pia Mastena”.

La folla fuori dal Chiesa degli artisti
La folla fuori dal Chiesa degli artisti 

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