Spettacoli

Morto Gianfranco D'Angelo, star della comicità anni 80

D'Angelo con il cast dello spetacolo 'Situation Comedy' 
L'esordio nei cabaret, la lunga serie delle commedie sexy alla fine degli anni 70, poi l'approdo in tv e il grande successo con 'Drive In'. Il ministro Franceschini: "Perso un grande talento"
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E' morto a Roma l'attore Gianfranco D'Angelo. Attore, comico, doppiatore, cabarettista, avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto. Era ricoverato al Policlinico Gemelli, è scomparso dopo una breve malattia.

Romano, D'Angelo aveva iniziato in teatro - dal Puff di Roma, con Lando Fiorini, al Sistina con Garinei e Giovannini, al Derby di Milano - per approdare poi in tv e diventare uno dei volti più noti e amati degli anni '80 e '90 in trasmissioni come Drive In.

Ii successi in tv da Drive in a Striscia la Notizia

Il comico eveva raccontato di provenire "da una famiglia poverissima, ho perso i genitori a tre anni e sono cresciuto con gli zii. Ho fatto tanti mestieri, ma ho amato il teatro fin da bambino. Ho anche lavorato dietro le quinte: macchinista, attrezzista". E' stato anche impiegato alla Sip, la compagnia telefonica, "alla sera recitavo in cabaret con i testi che mi ero fatto scrivere da Maurizio Costanzo, che all'epoca era un semplice giornalista".

D'Angelo sbarca in tv all'inizio degli anni 70 con il programma Rai Sottovoce ma non troppo, seguono il programma Foto di gruppo con Raffaele Pisu, il film tv La bambola, la serie La porta sul buio prodotta da Dario Argento, le partecipazioni a show Rai come Milleluci (1974), Dove sta Zazà (1973), Mazzabubù (1975).

Ma il boom di popolarità arriva con Drive in (1983-1988): il comico interpreta Armando, un domatore di insuccesso che cerca ogni volta di far compiere a un cocker, assolutamente indifferente, degli esercizi circensi improbabili al grido 'Has Fidanken'.

Nel 1988 conduce su Italia 1 assieme a Ezio Greggio la prima stagione del programma Striscia la notizia.

Nel 1992 è il protagonista della sitcom Casa dolce casa, assieme a Alida Chelli e Enzo Garinei; nella serie compare anche sua figlia, Daniela D'Angelo, che interpreta il ruolo della figlia come nella vita. Dopo aver vinto quattro Telegatti, nel 2001 vince il Delfino d'oro alla carriera.

La carriera a teatro

Come detto, D'Angelo comincia a farsi conoscere debuttando nel teatro nel 1963 e poi lavorando al Puff chiamato da Lando Fiorini tra il 1968 e il 1970. Successivamente viene scelto da Garinei e Giovannini per il ruolo dell'Arcivescovo tedesco in Alleluja brava gente con Renato Rascel e Gigi Proietti. In seguito lavora in vari cabaret d'Italia e si farà apprezzare al teatro romano "Il Bagaglino", dove troverà Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco. Nella seconda metà degli anni 90 fa ritorno in Rai, dove prende parte ad alcune edizioni di Carramba che sorpresa, Fantastico e Domenica In. Gli ultimi anni della sua carriera si sono svolti sopratutto a teatro, con commedie brillanti di buon successo. Nel 2019 era apparso nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. D'Angelo lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

Il messaggio di Franceschini

 "Con Gianfranco D'Angelo il mondo dello spettacolo perde un grande talento, un comico che ha fatto della semplicità e dell'immediatezza il suo tratto distintivo. Mi stringo alla famiglia in questa triste giornata". Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Il ricordo di Ezio Greggio 

"Addio Gianfranco piango. Se ne va non solo una persona a me particolarmente cara ma che è stata importante nella mia vita. Sei stato grande al cinema, in tv e in teatro regalando sempre risate ed allegria. Ti voglio bene Frankie collega, amico e fratello. Has has fidanken". Così l'amico e collega Ezio greggio, protagonista con lui della prima stagione di Strisca la notizia, ha ricordato l'attore scomparso.