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Francesca Pascale: “Odiata dai sovranisti, una persona vicina a Berlusconi mi fece paparazzare con Paola Turci. Silvio il padre che non ho avuto. Le finte nozze? Con me mai quelle sciocchezze”

Francesca Pascale: “Odiata dai sovranisti, una persona vicina a Berlusconi mi fece paparazzare con Paola Turci. Silvio il padre che non ho avuto. Le finte nozze? Con me mai quelle sciocchezze”

I racconti personali e le rivelazioni a ‘Belve’, il programma di Francesca Fagnani

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Il matrimonio con Paola Turci, il rapporto con Berlusconi, le battute su Marta Fascina. Nella puntata di Belve in onda stasera Francesca Pascale ha svelato a Francesca Fagnani alcuni aspetti inediti del suo privato. A cominciare dalle foto paparazzate con Paola Turci: “Fatte fare da una persona vicina a Berlusconi, di Forza Italia, vicina all’area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata”. Fagnani ha poi chiesto se si trattasse di un politico o di un fotografo, Pascale ha precisato: “Erano mandati da una persona vicinissima a Matteo Salvini che voleva regalare tutto il pacchetto di Forza Italia a Salvini. Io questa cosa la sopportavo malissimo. C’è stato un disegno ben preciso per fare di me un problema da risolvere e quindi mi ha seguito e hanno infranto le regole della morale per farmi male”. Fagnani ha poi chiesto se da quelle si fosse sentita solo violata o anche liberata: “Mi sono sentita violentata”.

Berlusconi

Capitolo Berlusconi. “Silvio è stato la persona più grande con cui sono stata, 49 anni di più, ma era proprio un bel figo, l’ho sempre trovato straordinario, un amante perfetto, è stato il mio maestro… beh, ognuno ha i suoi mostri”. Ricorda il primo incontro: “Gli urlai: ‘Lei è bellissimo…”, mi rispose “ti senti bene?”.

“Il lettone di Putin? Un quadro”

Ricorda la Pascale: “Era libero, non badava al giudizio degli altri”. Fagnani la incalza: “Era un periodo affollato, perché ha scelto lei?”. E la Pascale: “Ci volevamo bene e avevamo una grande complicità. E’ stato il mio primo uomo. Lui era come il miele, attirava le donne e rimaneva felicemente aperto… in certe situazioni ho detto la mia, ma il rispetto non mi è mai mancato: c’erano altre donne ma il nostro letto non era così affollato. Diciamo che le sue relazioni non si traducevano sul piano sentimentale. Condividevo tutto della sua vita, sapeva tutto della mia sessualità, non sono diventata lesbica dopo di lui. Lui è sempre stato liberale, mi diceva: ‘Sono anch’io lesbico”. Poi la rivelzione sul lettone di Putin: “Com’era? Ma non era un letto, era un quadro che ritraeva il letto di Putin”.

Il matrimonio

Fagnani ricorda a Pascale una sua dichiarazione: “Lei ha dichiarato che chiedeva tutti i giorni a Berlusconi di sposarla”. “No, affatto – ha risposto Pascale – non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto (con riferimento a Fascina, ndr) e francamente, piuttosto che finto, meglio niente”. Fagnani le ha poi ricordato di aver detto che se fosse stata invitata ci sarebbe andata fumando un joint e Pascale, ridendo, ha ammesso: “Sì, mi sarebbe piaciuto fumarmi un cannone”. Per poi aggiungere: “Berlusconi era lucido, certe sciocchezze con me non le ha mai fatte”.

Il padre

L’intervista è poi scivolata sulla vita privata di Pascale e sui rapporti familiari. Quando Fagnani le chiede se la sua sia stata "un'infanzia più felice o piu infelice", Pascale spiega: “Felice, anche se come tutte le bambine sono stata anche io innamorata di mio padre, ma quella fiducia che una bambina ha verso il proprio papà è stata ingannata, tradita, mortificata dal suo modo violento e disamorato di trattarci”. A quel punto Fagnani insiste "lei mi parla di violenze?" e la Pascale confessa: "Ci sono stati atteggiamenti violenti, ma preferisco tenerlo per me". Ed infine alla domanda della giornalista "mi dica solo com'è oggi il rapporto con suo padre?", Pascale ammette: "Non esiste".

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