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Fattore K: la Corea-mania sul nuovo Venerdì

Fattore K: la Corea-mania sul nuovo Venerdì
Gangnam Style, Parasite, Squid Game, le band di k-pop: il magazine in edicola domani con Repubblica esplora i tanti successi di Seoul
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In cinese hanno dovuto inventare un neologismo per definirla: “Hallyu”. È la new wave della Corea del Sud che ha inondato ogni campo, dalla tecnologia all’intrattenimento: il Venerdì in edicola domani con Repubblica le dedica la sua copertina. In principio fu un anonimo figlio di imprenditori di Seoul che si faceva chiamare Psy: pubblicato nel 2012, il suo videoclip Gangnam Style  ha superato i 4 miliardi e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Ma era solo l’inizio: poi sono arrivati Parasite, quattro Oscar di cui uno – mai successo prima a un film non in lingua inglese – come miglior lungometraggio; e poi il fenomeno Baby Shark, la serie tv Squid Game. Per non parlare del K-Pop amato da milioni di fan nel mondo. Nei servizi di copertina ripercorriamo il boom coreano con un articolo di Alba Solaro che parte da una mostra che il prestigioso Victoria & Albert Museum di Londra dedica al nuovo immaginario del Paese asiatico. E nell'approfondimento Carlo Pizzati che ci racconta il lato oscuro della corsa capitalistica della Corea, tra superricchi e superpoveri.   

Sul nuovo Venerdì anche Paolo Virzì che presenta in anteprima (sarà a Venezia) il nuovo film Siccità, ambientato in una Roma senz'acqua che non sembra poi tanto fantascientifica; lo intervista Stefano Cappellini.

Dalla Russia Rosalba Castelletti racconta che ne è del gruppo di protesta Pussy Riot parlando con una di loro, costretta a fuggire in Europa. Torniamo in Italia con il servizio di Paola Zanuttini sulla campagna contro l'obesità infantile lanciata dalla regione Campania. A proposito di salute, Elena Dusi parla del vaiolo delle scimmie e del rischio che comporta per chi non fa sesso sicuro. Nelle pagine di Dolcevita Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni fanno rivivere un mito, lo Studio 54, la discoteca di New York che segnò l'era disco degli anni 70, con un'intervista al fondatore Ian Schrager. In Cultura Giuseppe Scaraffia ripercorre la storia di Irène Némirovsky, scrittrice morta ad Auschwitz, riscoperta qualche anno fa e oggi amatissima; mentre Valerio Millefoglie spiega come viaggiano le opere d'arte quando vengono trasferite da un museo all'altro. Ancora cinema con Abel Ferrara che racconta a Giulia Villoresi il suo film su Padre Pio. E Valerio Lundini parla con Alberto Piccinini del suo tour da musicista con il gruppo i Vazzanikki.