Viaggi

Luce, surf e l'icona Guggenheim: nell’anima del Paese Basco

Il Guggenheim di Bilbao 
Onde burrascose, città eleganti, paesini pittoreschi e selvaggi, la tradizione balla con la mondanità: questa l'essenza del territorio di confine, tra Spagna e Francia
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Attraversare lunghe spiagge che si tuffano nel freddo oceano, mentre i surfer di tutto il mondo si danno appuntamento per cercare l’onda perfetta e la movida si tinge di tratti storici e contemporanei. Il cielo è scuro e la pioggia fine, la terra qui è ruvida e sanguigna come il carattere della gente che vi abita, mentre ci appaiono cartelli scritti in doppia lingua, ci addentriamo nell’anima di questo luogo. Il Paese basco, è la regione geografica abitata dal popolo basco, situata a cavallo dei Pirenei, non va confuso con quello dei Paesi Baschi, che sono solo una delle regioni  componenti il Paese basco, oltre ad essere una delle 17 Comunità autonome spagnole. Viaggiamo attraverso la Spagna per giungere poi in Francia, cercando tra le diverse sfumature, l’anima di questa terra. 

Ecco l’Atlantico e Bilbao (città dei Paesi Baschi, capoluogo della provincia di Biscaglia) comincia a raccontarsi nel momento in cui si staglia all’orizzonte l’inconfondibile lamina dorata del Guggenheim che riporta alla mente un’ enorme nave stilizzata o un fiore visto dall’alto, una struttura in vetro titanio e pietra che racchiude 19 gallerie d’arte disposte su tre piani. Originale edificio, costruito nel 1997, per regalare una nuova anima al lungomare di Bilbao, è uno dei massimi esempi di architettura moderna. Progettato da Frank Gehry, le pareti di lamiera acquisiscono forme sorprendenti, riflettendo la luce del sole ed i colori mutevoli del fiume, mentre la scultura esterna, Puppy, il tenero cane progettato da Jeff Koons, ricoperto di fiori colorati e freschi ogni giorno, insieme al ragno di Louise Bourgeois, la madre che tesse, protettrice e predatrice, vulnerabile e forte, osservano il lento seppur frenetico scorrere delle ore. Questo luogo racconta il linguaggio di fine Novecento, lo sguardo verso il futuro tra forme, materiali e tecnologie. Attraversiamo le sale d’arte contemporanea, soffermandoci davanti a Mark Rothko, Andy Warhol e Robert Rauschenberg, lasciandoci percorrere da un respiro di vivacità artistica che ci fa sentire al centro del mondo. Altro luogo da visitare è il Museo delle Belle Arti, che ospita tre importanti collezioni relative all’arte antica, contemporanea e basca. Qui si potranno apprezzare le opere di Goya, Gauguin, Ribera, Bacon ed altri. C’è poi il Palazzo dell’Ayuntamiento, sede dell’amministrazione comunale di Bilbao, lo stile dell’edificio è eclettico, l’occhio si dirige verso la scalinata subito dopo l’ingresso, decorata da due sculture che rappresentano la giustizia e il diritto. La sala dei ricevimenti è in stile neoclassico mentre le altre sale hanno uno stile rinascimentale.

La Plaza Nueva, che ospita interessanti eventi culturali, racconta invece il Teatro Arriaga, che rappresenta il cuore culturale e teatrale di Bilbao, con un intenso programma di spettacoli in tutto l’arco dell’anno e il Palazzo Chávarri (l’edificio sede del governo civile della provincia basca di Biscaglia), costruzione relativamente recente, dallo stile indefinito, dalle forme non regolari, ospita  al suo interno molte realizzazioni artistiche. L’Arte urbana pulsa a Bilbao. Tra i nomi del panorama contemporaneo ci sono Aryz, Sixe e Invader, mentre vicino al Ponte de La Salve si trova una delle opere ispirate alla libertà e alla tolleranza, realizzata da un artista anonimo nel 2013 per Muro Ekhum (progetto relativo al ponte de La Salve nella città di Bilbao, che forma parte dell’architettura  del museo del Guggenheim e che si presenta come un nuovo spazio di espressione orientato alla partecipazione dei cittadini, degli artisti e degli studenti di tutto il mondo). C’è poi il Museo Marittimo, luogo di incontro culturale, dove poter osservare i vari tipi di imbarcazioni che raccontano la storia della città e le origini della Spagna. Bilbo (in lingua basca), rinnovata da un punto di vista urbanistico, si sviluppa attorno ad uno dei suoi fulcri: il sistema di metropolitana progettato da Norman Foster. Non molto distante dal Museo Guggenheim, si trova il Ponte  La Salve, di Daniel Buren, che attraversa il fiume Nervión  e che prende il nome dalla vicina piazza perché in quel punto i marinai che navigavano sul fiume, quando scorgevano la Basilica di Nuestra Señora de Begoña (dedicata alla patrona della provincia di Vizcaya-Bizkaia in basco, la basilica si trova nel cuore della città ed è formata da tre navate in stile gotico), recitavano un Salve Regina. Ensanche è il quartiere progettato da Alzola, Achucarro e Hoffmeyer, realizzato tra il 1801 e il 1876. Il porto da sempre sul fiume Nervión è stato spostato ed ingrandito sul golfo di Biscaglia, lasciando così ampi spazi nella zona centrale, che sono stati utilizzati per ospitare molti dei nuovi edifici. Bilbao è ordinata, a tratti forse austera, certamente ricca e nel suo coniugare storia e modernità è caratterizzata da punti di forte interesse come la Cattedrale di Santiago, che con il suo alto campanile neo gotico emerge dal pittoresco Casco Viejo, il quartiere più antico della città, dove pulsa il cuore di Bilbao e dove si trovano Las Siete Calles (le sette vie storiche della città). Si potrà passeggiare per la Plaza Nueva, dove si svolge il mercato domenicale o per Plaza Miguel de Unamuno con vista sulla città. Lasciamo questa città della Spagna settentrionale, per continuare ad assaporare i diversi sapori di questi luoghi.
Bilbao 

Lo sguardo si dirige verso Donostia-San Sebastián (città che appartiene alla comunità autonoma dei Paesi Baschi-la denominazione ufficiale comprende la doppia versione in basco e spagnolo poiché, in lingua basca, Donostia è probabilmente una contrazione di Done Sebastian che può essere tradotto in lingua italiana in “San Sebastiano”, il patrono della città). Capoluogo della provincia di Guipúzcoa, San Sebastián ha origini antiche che risalgono al secolo XII, capitale europea della cultura nel 2016, oltre ad essere un paradiso per i surfisti, romantica, selvaggia, pittoresca e raffinata, fa anche tendenza partendo dall’architettura fino al cibo gourmet. Ordinata, maestosa, entità aristocratica affacciata sul mare, vestita dai suoi edifici di metà ‘900 che evidenziano sfumature francesi. San Sebastián, sorge sul mar Cantabrico, alla foce del fiume Urumea, vicino al confine con la Francia, il lungomare racconta una delle città spagnole più vivaci ed eleganti, caratterizzata da pennellate di art nouveau e dal suo affascinante centro storico. San Sebastián riflette il benessere, se poi ci si allontana dalle strade della città vecchia, ci si potrà immergere completamente nella natura, addentrandosi ed esplorando le montagne di Urgull che si mostra al chiaro di luna con la Statua del Cristo. Le acque da queste parti si dondolano calme poiché protette dal Monte Igeldo e dalla presenza dell’isola di Santa Clara. La spiaggia di Ondarreta si trova nella baia de La Concha, qui è situata la spiaggia de La Concha, considerata una delle più belle del mondo. Il significato del nome è “conchiglia”, proprio per la forma della baia che contempla al centro la Isla de Santa Clara (in basco Santa Klara uhartea) come fosse una perla. Pico del Loro (letteralmente “Becco di Pappagallo”) è un passaggio di rocce che scompaiono con l’alta marea e che collegano la Playa di Ondarreta a quella della Concha. Da queste parti, se il mare è burrascoso, si può essere impressionati dal maestoso spettacolo delle onde che si infrangono sul Paseo Nuevo o sulle rocce su cui si trova il Peine del Viento, l’opera artistica dello scultore Eduardo Chillida. La Catedral del Buen Pastor mostra al mondo le sue guglie gotiche, camminando verso la città vecchia si scoprono ristoranti, negozi, bar e tutti i colori che dalla spiaggia trovano dimora in società. Si potranno assaggiare dei pintxos, cioè tapas a base di sardine, calamari, seppie, polpi accompagnati da peperoni, tortillas di patate, bocadillos con prosciutto crudo, cipolle ed altri ingredienti tipici, sorseggiando del buon sidro o del vino tinto. L’Oceano giunge ad accarezzare la baia, la sabbia accoglie ogni anima che voglia ritrovarsi attraverso una lunga e riconciliante passeggiata. Le lunghe onde oceaniche si stagliano ed i prati verdi disegnano l’anima dell’Oceano Atlantico e delle scogliere ad ovest della città, tra le cui insenature si nasconde qualche selvaggia baia rocciosa.


Eccola Santander (comune spagnolo, capoluogo della comunità autonoma della Cantabria), località della costa nord della Spagna affacciata sull'oceano Atlantico, disegnata da hotel ed enormi palazzi che racchiudono un piccolo centro storico. Le spiagge più belle di Santander si trovano nel Barrio di El Sardinero, una sorta di città nella città, riflesso della vocazione di questo luogo di voler essere una città-giardino. Il litorale del quartiere si suddivide in due spiagge: la Primera Playa affacciata su Piazza Italia, dove troviamo anche il Gran Casinò di Santander e la Segunda Playa dove raggiungendo il promontorio di Cabo Mayor si potrà incontrare anche il Faro Bella Vista, il più antico della Cantabria. Le onde oceaniche si infrangono sulle scogliere mentre il Puente del Diablo e il Panteón del Inglés osservano indisturbati un paesaggio spettacolare. Si prosegue verso Zarautz (ubicato nei Paesi Baschi), moderno ed elegante centro balneare della costa del golfo di Biscaglia, questo luogo forse appare troppo cementificato, anche se rappresenta un vero e proprio ritrovo per chi vuole fare surf, grazie alle sue lunghissime spiagge. Getaria (Paesi Baschi), è un piccolo borgo di pescatori su un promontorio affacciato sull’oceano Atlantico, davanti ad un’isoletta verde che ricorda un topo, per questo è chiamata El Ratón. La zona più affascinante è quella del paese medievale, che emana una bellezza autentica e radicata nella cultura basca, case raccolte intorno ad una semplice chiesa abbracciata da due spiagge all’ombra del Ratón.

Zumaia (Paesi Baschi), piccola località balneare, possiede una lunga spiaggia con delle bellissime formazioni rocciose, i flysch: rocce sedimentarie a strati perfettamente paralleli, caratterizzate da solchi e spaccature. I flysch di Zumaia sono molto celebri anche se si possono incontrare in altri luoghi lungo la costa dei Paesi Baschi, come ad esempio a Mutriku e Deba. Mutriku (Paesi Baschi), villaggio di pescatori caratteristico, lungo la costa di Guipúzcoa (Gipuzkoa in basco), dove case tradizionali basche, edificate con il basamento di pietra e la parte superiore dipinta a colori vivaci, raccontano la loro storia attraverso vortici di piccole strade che corrono verso le colline rocciose. Tra Mutriku, Deba e Zumaia, si potrà scoprire l’Itinerario del Flysch: diversi chilometri di scogliere scoscese che si tuffano nel mare e che sono la conseguenza dell’azione erosiva dell’acqua e dei movimenti della terra. Lekeitio (Paesi Baschi), paese arroccato su uno splendido tratto di costa, da qui si potrà passeggiare fino al Faro di Tala (da cui poter ammirare il mar Cantabrico), visitare la splendida isoletta di Garraitz (che si può raggiungere quando c’è la bassa marea), si potranno anche osservare gli splendidi tramonti dal Faro di Santa Catalina (qui si trova un interessante centro di studi sulla navigazione). Questo luogo si racconta attraverso le sue spiagge lunghe ai piedi di colline verdeggianti, spiagge divise da un tombolo roccioso denso di vegetazione. Qui in alternativa al surf si può pensare di fare un pò di sup, quando c’è l’alta marea, è impossibile attraversare il fiume e l’intero paesaggio cambia, gli scogli scompaiono e le spiagge appaiono molto più strette. Ondarroa (Paesi Baschi), cittadina ricca, il centro storico rievoca il mare e mostra la Chiesa gotica di Andra Mari. Si potranno visitare due belle spiagge: una cittadina (Arrigorri) ed una più selvaggia (Saturraran) o il Ponte di Itsas Aurre, di Santiago Calatrava, che ricorda lo scheletro di una balena.

E’ giunto il tempo di Biarritz (comune francese, situato nel dipartimento dei Pirenei Atlantici, nella regione della Nuova Aquitania- è parte inoltre del Paese basco francese), elegante città costiera, qui i surfer giungono dal mondo per sfidare le onde ed il vento dell’Atlantico, è come una danza quella tra loro e le onde, alla ricerca dell’equilibrio sulle proprie tavole, osservano l’orizzonte, attendendo che si concretizzi dinanzi ai loro occhi la perfezione tanto attesa. Passeggiando si potrà ammirare la costa frastagliata e vestita di scogli. Le meravigliose spiagge sabbiose e le tante attrezzature, la rendono uno dei luoghi turistici più frequentati della Francia, per questo viene soprannominata la “ Californie de l’Europe”. Si potrà visitare il Musée de la Mer dove si potrà osservare un acquario ed altre esposizioni, le sue spiagge alla moda sono molto affollate soprattutto d’estate, mentre case basche spioventi si trovano vicino al castello del XIX secolo in stile Art Déco. E’ molto piacevole passeggiare sul lungomare della città, sulla Grande Plage che corre fino alla Miramar Plage mentre le boutique più alla moda si potranno ammirare su Place Clemenceau nel centro della città. Questo viaggio ci ha mostrato tante anime, contraddizioni, paradossi, per un attimo però se si lascia lo sguardo oltrepassare gli schemi e le definizioni si ascolterà il suono di un’armonia profonda, di un’anima antica come la terra che trova in un istante un equilibrio in tutte le sue parti.