Montenero Sabino

Dalla chiesa al castello e ritorno: il bel borgo di Montenero Sabino si snoda lungo un’unica dorsale, avanti e indietro nel tempo e nella storia 

Popolazione

292

Superficie

22,63 km²

Altitudine

450 m

Dove si trova?

Montenero Sabino sorge nell’alta valle del Canera, a poco più di 400 metri di altitudine, a presidio di uno dei varchi naturali tra la piana di Rieti e la valle del Tevere. Il paese conta 287 abitanti

Quando nasce?

Montenero sorge tra i Monti Sabini su uno sperone roccioso di forma allungata: il suo nome – forse derivante dalla presenza in zona di cave di pietra focaia, particolarmente scura – si fa per la prima volta nel 1023 nell Regesto Farfense. La parte più antica dell’agglomerato è quella posta in alto, corrispondente al castrum, cioè al recinto fortificato, risalente al secolo XI. La parte sottostante, quella dell’odierno paese, si è andata sviluppando dal XII – XIII secolo fino al XVII. La presenza dell’uomo è antichissima: questa zona sembra fosse utilizzata sin dalla preistoria per la produzione di utensili e armi; successivamente ospitò l’antico abitato romano di Pago. Poi conobbe l’abbandono e la devastazione seguita alla caduta dell’impero, alle invasioni dei barbari e alla successiva riaggregazione della popolazione in castelli.  Nel 1085 c’è una prima attestazione dell’esistenza del castello; nel 1240 Napoleone Orsini acquistò il Comune dai Camponeschi che, probabilmente, ne erano sempre stati proprietari occupando le terre circostanti mano a mano che venivano disboscate. Da Napoleone Orsini la proprietà passa di generazione in generazione ed il castello deve essere stato abitato in modo abbastanza continuativo. Intorno alla metà del ‘400, il castello cambia uso e da residenza del “Dominus” diviene elemento difensivo dell’intero territorio, con l’impegno delle vicine comunità ad assoldarne un custode e la relativa guarnigione. Gli Orsini mantengono la proprietà del feudo fino al ‘600 cedendolo una prima volta ai Mareri, poi riprendendone la proprietà, finché, nel 1644 venne acquistato dai Mattei del ramo di Paganico e, nel 1671, Papa Clemente X concesse a questa famiglia, il passaggio a ducato di Montenero. Nel 1755, Benedetto XIV, autorizzò la vendita ai Marchesi Vincentini di Rieti, che ne furono feudatari per secoli, e proprietari del castello fino a pochi decenni orsono. Ma ancora oggi il maniero è conosciuto come Castello Orsini ed è di proprietà comunale. 

Cosa fare e vedere?

Tappa obbligata per chi arriva a Montenero è una visita al castello, bellissimo nella sua complessa articolazione frutto della trasformazione di un’opera nata con scopi prettamente militari e solo dopo rimaneggiata per farne una residenza signorile. Il castello sorge nella parte più alta del paese: dai suoi camminamenti si può ammirare la struttura del paese sottostante, che corre “come un treno” fino all’estremità opposta, dove si trova la chiesa parrocchiale di San Cataldo costruita presumibilmente nell’ambito dei lavori promossi dagli Orsini, infatti inizia ed essere menzionata a partire dalla seconda metà del XV secolo. L’aspetto attuale è il risultato di una serie di interventi avvenuti nel XIX secolo. Sempre lungo la parete destra, inserito nel complesso parrocchiale, troviamo la torre campanaria a base quadrata. Molto interessante è certamente la Biblioteca comunale che è stata realizzata nel prestigioso e storico Palazzo Bonacasata per dare a ragazzi e studenti spazi per la lettura, una videoteca e un internet-point, ma anche in generale un luogo di incontro, di studio, di scambio di relazioni.

Dove dormire?

Alberghi

Agriturismo Pianeta Verde

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Trattoria la Quercia
Agriturismo I Filari
Agriturismo Pianeta Verde

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