Una nuova scheda elaborata nell’ambito del progetto EuroSheep che illustra le modalità per impostare e gestire i sistemi di pascolo a rotazione

Bisogno

Aumentare l’efficienza di utilizzazione del pascolo attraverso la razionale gestione del pascolamento. Il pascolamento è l’attività di prelievo diretto dell’erba da parte dell’animale durante il pascolamento, il ritmo e il tempo con i quali l’erba ricresce una volta utilizzata dagli animali dipendono, oltre che dalla fertilità del suolo e dai fattori climatici, dall’intensità di utilizzazione. In base alla gestione del pascolamento, quindi, varierà la qualità e la composizione dell’erba offerta.

Un’interessante soluzione viene proposta dall’Irlanda.

Descrizione

In alcune aziende ovine vengono utilizzati sistemi di pascolo continui dove le pecore utilizzano l’erba in modo continuativo per un tempo che solitamente corrisponde a tutta la stagione di pascolamento. Il sistema di pascolo continuo non dà possibilità alla vegetazione di avere una crescita indisturbata; riduce l’utilizzo di una buona quantità di erba, e sebbene risultano ridotte le esigenze di manodopera, si trovano più benefici nell’utilizzo del sistema di pascolo a rotazione. Quest’ultimo prevede la suddivisione dell’area in una serie di paddock che vengono pascolati, concimati e fatti riposare secondo una turnazione; in questo modo si effettuano delle utilizzazioni intense della biomassa con successivi periodi di ricrescita indisturbata.

Col sistema a rotazione, a differenza di quello continuo, è possibile avere diversi benefici quali:

  • aumento della produzione di erba e della qualità del pascolo (maggiore contenuto di proteina, minore contenuto in fibra con aumento della digeribilità);
  • migliore utilizzo dell’erba e diminuzione degli sprechi;
  • migliore distribuzione del letame;

inoltre sono attesi benefici ambientali grazie all’incremento della fertilità del suolo, minor rischio di compattamento del terreno e un aumento della biodiversità vegetale.

Metodo di applicazione

Un semplice sistema di pascolo a rotazione può essere organizzato suddividendo il campo in 5 paddock che possono essere ulteriormente suddivisi per fornire fino a 10 settori per gruppo di animali. È cruciale dimensionare correttamente il paddock in rapporto al numero degli animali. Il tempo di pascolamento per singolo appezzamento deve consentire un ritorno sul primo paddock dopo 28 giorni in inverno, quando i ritmi di ricrescita delle foraggere sono più lenti, e dopo 21 giorni in primavera. In questo caso ci saranno alcuni paddock che escono dalla rotazione e che saranno utilizzati per la produzione di scorte.  Nel caso specifico, ipotizzando una rotazione su 10 campi, il tempo di pascolamento sarà di 3 giorni.

Es. dimensione paddock suggerita per 100 pecore = 2ha ma si può prevedere di dividere temporaneamente in due settori da 1 ha per la stagione di pascolo principale.

Per quanto riguarda la struttura dei paddock questi possono essere costituiti da recinzioni permanenti con reti metalliche o in plastica elettrificate. L’installazione della recinzione permanente richiede inizialmente più tempo, ma si tratta di un investimento di manodopera limitato nel tempo. In alternativa si possono impiegare recinzioni temporanee che possono essere costituite da fili tesi con mulinelli o reti elettriche (in caso di assenza di alimentazione elettrica di rete, è possibile usare batterie o pannelli solari: prendendo nota della potenza della batteria e dell’area/lunghezza della recinzione che coprirà).

In questo video realizzato dai partner spagnoli dal titolo “Insegnare alle pecore a rispettare il recinto elettrico” si presenta un suggerimento pratico per evitare che le pecore travolgano le recinzioni elettriche. Questo può essere applicato in un ricovero, posizionando il recinto elettrico davanti a un muro, in modo che le pecore imparino a tornare indietro (e non andare oltre) quando ricevono l’impulso elettrico.

I paddock dovrebbero essere progettati attorno agli abbeveratoi per evitare di utilizzare abbeveratoi mobili, ma nel caso in cui non fosse presente un approvvigionamento idrico è possibile utilizzare opzioni temporanee come serbatoi d’acqua e barili che possono tuttavia essere poco pratici su terreni scoscesi. Un interessante suggerimento pratico proposto dall’Irlanda prevede l’uso di abbeveratoi portatili con valvola di blocco e sistemi di attacco e stacco rapido che consente di essere spostato in vari punti lungo le tubature dell’acqua nelle aree dove si trova il gregge. Risultano comodi da usare e riducono la necessità di più abbeveratoi (varie tipologie sul mercato).

Analisi costi/benefici:

L’analisi viene effettuata per un allevamento di pecore da carne in cui pascolano 100 pecore più i loro agnelli (1,6 agnelli allevati/pecore avviata alla monta/anno) e 25 agnelle da rimonta. Gli arieti vengono acquistati ogni anno. Il carico è equivalente a 10 pecore/ha e l’obiettivo è il finissaggio degli agnelli all’erba prima della fine della stagione del pascolo. Si considerano 5 paddock, da 2 ettari ciascuno, delimitati da recinzioni permanenti che comprendono cancelli, abbeveratoi e tubazioni.

L’analisi costi/benefici tiene conto di un incremento dei costi del 10-20% per quel che riguarda la realizzazione delle recinzioni dei diversi paddock: nello specifico dei materiali (fili, setaccio, picchetti, cancelli e pali) e del costo di montaggio per i quali in certi Paesi è disponibile una sovvenzione del 40% che riduce il costo annuale delle recinzioni; così come un incremento del 50% dei costi necessari per gli abbeveratoi e per l’installazione di condotte idriche.

Nonostante gli iniziali costi che si dovranno sostenere, si prevede un incremento dei ricavi del 5% dovuto a un maggiore utilizzo d’erba con una conseguente riduzione degli sprechi, strategie migliori di gestione e l’opportunità di conservare foraggio ad alto valore nutritivo per il periodo invernale con una riduzione dei costi sull’alimentazione, maggiore persistenza delle specie seminate, aumento della produzione/ha, migliore mantenimento della qualità del pascolo con conseguente miglioramento delle prestazioni del bestiame a fine stagione, migliore stato sanitario degli animali.

Analisi sostenibilità:

La scelta del sistema di pascolo a rotazione determina un miglioramento dell’alimentazione e dell’efficienza di uso del pascolo. Anche l’autosufficienza alimentare aumenta grazie alle migliori possibilità di produzione di foraggio invernale. Riguardo le emissioni c’è un miglioramento in quanto aumenta la durata della stagione di pascolo, riducendo così il tempo di stabulazione per gli animali durante il periodo invernale; tassi di crescita più elevati degli agnelli legati al migliore pascolo e quindi alla migliore alimentazione ridurranno i giorni alla macellazione, il che alla fine riduce le emissioni legate agli animali. L’uso di un sistema di pascolo a rotazione crea inoltre un ambiente di lavoro migliore e determina una migliore gestione del pascolo.

Sintesi valutazione di chi ha testato la soluzione:

La soluzione è stata applicata in un allevamento di ovini da latte di circa 1000 capi (pecore adulte e rimonta) allevati in un sistema semi-intensivo. Le aspettative erano quelle di avere un incremento di produzione di erba in quantità e qualità, e delle migliori performance da parte degli animali. L’allevatore aveva già a disposizione recinzioni permanenti, siepi e confini perimetrali, dunque non c’è stata la necessità di realizzarli e i costi totali per l’applicazione della soluzione sono stati inferiori ai 100 euro. Il tempo necessario per realizzare la soluzione è stato superiore ad una settimana, e c’è stata la necessità di far adattare il gregge alle dimensioni del paddock, ma c’è stato un miglioramento per quanto riguarda la gestione e il controllo.

Strumenti per quantificare l’erba in campo 

Per calcolare meglio i giorni di pascolamento e per dividere in modo più efficiente il pascolo in diversi settori, è importante misurare la disponibilità di erba con l’utilizzo di strumenti specifici. Una soluzione proposta dalla Scozia prevede l’impiego di strumenti di misurazione della quantità di erba disponibile. L’erba viene solitamente misurata in chilogrammi di SS per ettaro (kg SS/ha). Le coperture ideali per il pascolo delle pecore sono comprese tra 1200-1550 kg SS/ha. I metodi di misurazione sono diversi: ci sono il taglio e la pesatura dell’erba presente su una superficie di dimensioni note (0,5 m x 0,5 m) scelta in un’area rappresentativa del paddock dove si taglia l’erba con delle cesoie o delle forbici a batteria, l’erba posta in un sacchetto si pesa entro poco tempo.

L’erbometro a piatto misura l’altezza compressa dell’erba, quindi un compromesso tra l’altezza reale e la densità della cotica. Quelli automatizzati registrano tutte le altezze e restituiscono direttamente la media del campo e, grazie alla regressione tra altezza e quantità di biomassa calcolano anche la disponibilità per ettaro (t SS/ha). I dati vengono trasferiti al database online o allo smartphone.

Sward stick: costituito da un’asta graduata corredata di un indicatore di plexiglass posto al lato di un manicotto che scorre sull’asta graduata e che consente di misurare l’altezza reale della cotica. L’asta contiene una tabella di conversione da cm a kg/sostanza secca per ettaro.

Utilizzando queste strumentazioni è possibile quantificare l’erba disponibile e l’erba residua non pascolata a fine utilizzazione di uno specifico settore del terreno, e stabilire così la durata del pascolamento anche sulla base delle esigenze del gregge calcolate sui fabbisogni energetici nei diversi periodi dell’anno.

Autore: Eurosheep Consortium

Sitografia

https://www.teagasc.ie/media/website/animals/sheep/Measuring-grass-Sept-2016.pdf: sward stick

https://www.teagasc.ie/media/website/crops/grassland/How-to-measure-grass-right.pdf

https://m.youtube.com/watch?v=J-l0zzEIWBs : taglio e pesatura