Si è aperta ieri la 14esima di Cheese. Ad inaugurare l’evento, la cerimonia di assegnazione del Premio Resistenza Casearia, un riconoscimento che, a partire dal 2009, Slow Food assegna a ogni edizione di Cheese a quei pastori, casari, studiosi e appassionati che lavorano per continuano a produrre formaggi e alimenti rimanendo fedeli alla tradizione, con particolare attenzione al benessere animale, e in condizioni spesso difficili.

Trovate di seguito tutti i premiati per la varie categorie!

Il primo premio, intitolato ad Agitu Ideo Gudeta, e assegnato ad una donna casara/pastora/allevatrice che svolge un ruolo cruciale nella conservazione dei saperi e delle tradizioni, è stato consegnato all’ucraina Tetyana Stramnova, che nonostante la guerra e il pericolo ha trovato il coraggio di ricominciare partendo da un piccolo allevamento di capre e occupandosi di educazione e di programmi per bambini affetti da autismo.

La seconda categoria premia un anziano casaro/pastore/allevatore, custode di un sapere antico e punto di riferimento per le nuove generazioni. Quest’anno questo riconoscimento è andato a Marcello Villa (Liguria), che ha saputo creare una comunità solidale di allevatori, ha motivato i più giovani attraverso la riscoperta della razza cabannina, e ha dato un’opportunità di riscatto alla Val d’Aveto, area ligure difficile e rischio spopolamento, dedicando a questo la sua vita.

Il giovane casaro/pastore/allevatore che ha scelto di vivere in montagna e continuare a produrre e allevare nel solco della tradizione, premiato nell’edizione 2023 di Cheese, è David Nedelkovski, dell’azienda Kozi Mieko Planina, Macedonia, che ha lasciato la capitale per vivere in un piccolo villaggio e si è innamorato della montagna, delle capre e del formaggio a latte crudo. David ha deciso quindi di dedicare la sua vita alla salvaguardia della biodiversità di queste terre e alla felicità dei suoi animali.

Il premio assegnato ad un produttore straniero, un migrante, che pratica in Italia l’arte casearia o l’allevamento, è andato quest’anno a Ekateryna Prichodko ed Eros Scarafoni (Marche) perché insieme rappresentano un esempio di solidarietà, collaborazione, amore per la terra e per gli animali, e per il formaggio fatto bene. Soprattutto testimoniano che la fratellanza aiuta a superare il dramma della guerra e generare speranza per il futuro.

Per la categoria “Un attivista che abbia condotto battaglie importanti per i valori della resistenza casearia” è stato premiato Giampaolo Gaiarin (Trentino Alto Adige) perché ha messo la sua esperienza e le sue competenze a servizio del formaggio naturale a latte crudo, e si è speso in  prima persona lavorando a fianco dei piccoli produttori in Italia e nel mondo formando la nuova generazione di casari.

Il premio per la persona che si è impegnata per preservare prati stabili, pascoli e altri ecosistemi importanti per la salvaguardia della biodiversità è stato assegnato a Filiberto e Leonardo Vaira, e Daniela Miglio (Piemonte), perché hanno saputo trasformare la loro passione per gli animali e per la natura in un progetto di vita, e perché ogni anno conducono a piedi le brune alpine e le capre in alpeggio e si prendono cura di pascoli magnifici tra 1400 e 2000 metri.

Il riconoscimento per l’allevatore o l’allevatrice che si è adoperato/a per la salvaguardia di una razza autoctona a rischio di estinzione è stato assegnato ex aequo a due allevatori! Il primo è Michele Totaro (Puglia), che con la sua passione e il suo entusiasmo per la pastorizia e la cultura della sua terra, ad appena vent’anni ha saputo creare una masseria tutta sua, e fare la scelta coraggiosa di puntare su razze locali come la vacca podolica e la capra garganica, che sono in perfetta sintonia con i pascoli del Gargano e regalano prodotti eccellenti. Il secondo premiato per questa categoria è Vito Canio Abbate (Basilicata), perchè con caparbietà ha deciso di salvare la capra grigia lucana, un animale prezioso che riesce a sfruttare i pascoli più difficili, oggi è un punto di riferimento per chi recupera razze locali è stato istituito il libro anagrafico.

Trovate qui tutti i dettagli sulle bio dei premiati e le motivazioni del premio!