Realizza un murale a Viddalba dedicato al muto di Gallura e diventa un’attrazione

Un murale a Viddalba ispirato al muto di Gallura.

Un successo che va oltre le aspettative quello riscosso da Gavino Spezzigu, l’artista che nei giorni scorsi, a Viddalba, ha realizzato un murale ispirato alla vicenda del muto di Gallura. Al 37enne sono giunti numerosi apprezzamenti e spera che questo possa essere l’input per proseguire nel paese, ma anche in altri centri dell’isola.

“La vicenda del muto del muto di Gallura mi ha colpito particolarmente, poiché le vicende sono avvenute in gran parte tra questo territorio e Aggius – afferma Spezzigu -. Un amico mi ha concesso l’autorizzazione di poter dipingere sulla sua parete e così, nell’arco di una settimana, ho completato l’opera, anche grazie all’aiuto della mia compagna, Angela Spano, anche lei artista di Viddalba”.

Il giovane crede fortemente alla figura del murale, quale elemento caratteristico della Sardegna. Una passione, quella per la pittura, che è iniziata con i corsi di Peppino Anfossi, figlio del compianto padre Video Anfossi. Lo scorso anno, a Badesi, era stato protagonista insieme ad altri artisti locali della realizzazione di diversi murales. Un giovane poliedrico, che si occupa anche del restauro di statue e vecchie macchine da cucire perché, come sottolinea lui, “non sono per buttare, ma per riciclare“. Tuttavia, una delle opere a cui tiene maggiormente è quest’ultima, nella quale ha dato tutto se stesso, mettendo a nudo la passione per le vicende del noto bandito.

“Le vicende del muto di Gallura si respirano a Viddalba. Bastiano era innamorato di una ragazza che viveva proprio qui – riprende l’artista -. Affascina anche la presenza di codice d’onore, che prevedeva la tutela di donne e bambini. Questo purtroppo è venuto meno con le faide, che hanno provocato la morte di oltre una settantina di persone“.

Gavino Spezzigu ha 37 anni. Originario di Ploaghe, si è trasferito a Viddalba da quando aveva 10 anni. Un animo libero, fortemente ancorato alla Sardegna. “Originariamente avevo una grande passione per il Giappone e creavo quadri a tema. Poi è nata la voglia di raccontare la mia terra e le sue tradizioni. Come ad esempio la Sartiglia, che in una mostra nel 2019, ha avuto grande successo”.

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