L’irriverente – Cose di questo e qualche altro mondo è il sequel di No Maria, io esco!, secondo capitolo di una divertente quanto bizzarra trilogia letteraria sulla Tv, i suoi programmi e i suoi personaggi, sul mondo dei social e sulle mode e le manie del nostro XXI secolo. L’ultimo capitolo della saga Business è in lavorazione.
L’irriverente – Cose di questo e qualche altro mondo non lascia molto spazio all’immaginazione. Tutti nel mirino, tutti sotto l’occhio indiscreto di chi da anni osserva in silenzio quello che accade. Simone Di Matteo in modo irriverente racconta e si racconta sulla carta, senza filtri e misure, senza una dichiarata intenzioni di rivelare scandali taciuti, ignorati o tralasciati. Convinto di poter intrattenere un pubblico vasto, vario, variegato e variopinto, con argomenti di mondiale interesse, sebbene qualcuno potrà definirli di “sottile spessore”, a differenza sua, non dirà mai nulla di scontato o non elaborato da una mente lucidissima e brillante, sul modello delle conversazioni di Harvey Fierstein, che con noncuranza liquida la questione sociale del momento con poche lapidarie parole, mentre continua a farsi le unghie e a sospirare per quello di cui parla!
Il libro si apre con una citazione tratta dal film The Truman Show: Caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!
Tina Cipollari, sottolinea nell’introduzione a sua firma – Irriverente quanto basta, profondo casomai. Quanto basta per attirare le ire di tutti quelli che non riescono a smettere di prendersi troppo sul serio, casomai non gli bastasse un avvocato, sarò lieta di prestargliene uno dei miei, tanto paga Mediaset! L’autoironia è quella capacità di sorridere e di ridere di sé stessi, ancor prima che lo facciano gli altri. Ogni volta che ci sentiamo amareggiati, dovremmo fare un piccolo passo indietro. Imparare a sdrammatizzare le cose strane che accadono, gli imprevisti assurdi, conoscere ed individuare il potenziale lato comico di ogni situazione. Certo, questo richiede di sicuro una buona dose di autostima, per non cadere poi nell’auto-denigrazione, ma risulta una buona strategia di difesa dall’Irriverente giudizio altrui. Perciò, non ve la prendete, uomini e donne o aspiranti tali, insomma, si fa per scherzare, per giocare un po’.
Nei 7 capitoli, prima dell’inserto fotografico a colori “Gli Spostati” (raccolta delle più belle immagini del viaggio che il duo comico ha affrontato alla scoperta delle civiltà perdute, tra la Colombia, il Guatemala e il Messico, all’interno di uno spettacolo che non ha uguali, la quinta edizione del reality show Pechino Express) c’è spazio per dispensare consigli utili, per commentare i programmi televisivi più in voga negli ultimi decenni, per un nuovo piccolo abecedario in cui ad ogni lettera corrisponde una parola impreziosita con la personale definizione e visione della vita dell’Irriverente, per un’inchiesta sui personaggi che una volta erano celebri, mentre adesso sono svaniti nel nulla e tanto altro ancora.
L’irriverente riesce a mettere a fuoco i nostri grandi difetti e le nostre piccole debolezze creando una visione del mondo in cui viviamo tutta sua ed è proprio grazie a questa visione che riesce a compiere il primo e grande miracolo: farci divertire quando in realtà, rileggendolo tra le righe, non c’è proprio niente da ridere!
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