A Floridia è tornata l’Ascensione, ed è stata un successo. Il sindaco Carianni: “restituita la tradizione”

A Floridia è tornata l’Ascensione. Sono tornati i balconi affollati al corso Vittorio Emanuele e i bambini in punta di piedi per sbirciare oltre le transenne. È tornata la voglia di stare insieme, dopo due anni di paura e isolamento. È tornato il passato, quello di cui si sentiva il bisogno.

“Restituiamo la tradizione ai floridiani” aveva detto il sindaco Marco Carianni presentando il programma dei festeggiamenti, “e speriamo che vada tutto bene” aveva aggiunto. E tutto, temperature torride a parte, è andato bene. Nessun incidente durante le gare, nessuna emergenza da gestire, solo il fuoco della passione e la voglia di fare bene per la propria comunità che hanno messo fine a 16 lunghi anni di attesa.

Una festa che se da un lato ha raccolto consensi ancor prima di iniziare, dall’altro è stata un po’ una rivincita dell’amministrazione comunale verso chi non ci credeva, verso tutti quelli che pensavano fosse un sogno troppo grande da realizzare e che invece è diventato realtà grazie alla tenacia e alla collaborazione. E soprattutto con pochi soldi e quasi tutti dei privati. Per un comune in dissesto, infatti, è stato possibile realizzare il palio e tutte le iniziative collaterali, solo grazie al crowdfunding lanciato alcune settimane fa e alle donazioni, tantissime, giunte anche dai floridiani residenti oltre oceano e all’aiuto, prezioso, dei privati. Oltre che alle indennità di carica di molti amministratori che hanno messo mano al portafoglio quando è stato necessario. E poi gli operai comunali, i volontari delle varie associazioni, i commercianti e i liberi cittadini che hanno lavorato giorno e notte all’organizzazione

“Già il fatto stesso di aver ripristinato il palio è una grande vittoria – ha ammesso il sindaco Carianni a conclusione delle gare –, siamo contenti che ci sia stata molta competizione e soprattutto che sia stata sana. Non solo fra i quartieri ma anche fra i fantini, cresciuti insieme e che hanno tra loro rapporti di amicizia, cosa che ha assicurato una certa serenità durante lo svolgimento delle corse”.

Fondamentale, perché il palio possa tornare anche in futuro, era che tutto andasse bene e che fosse garantita la sicurezza di cavalli, fantini, artieri e cittadini. Da qui la collaborazione, fra gli altri, con l’Enpa locale, che ha vigilato per tutto il tempo affinché fosse assicurato il benessere dei cavalli. “Un grazie doveroso a tutte le forze dell’ordine, al Prefetto, al nostro speaker Mimmo Contestabile, alla mia Giunta, agli artigiani, all’ippodromo del Mediterraneo e ai floridiani – ha ripreso il sindaco –. L’obiettivo non era solo ridare il palio alla città ma anche quello di costruire una prospettiva di sviluppo culturale, sociale, economico e turistico attorno ad esso. Lo abbiamo ripristinato non solo per il piacere della competizione ma anche perché sappiamo quanto sia importante per la città e che effetti abbia sul tessuto economico del territorio”.

A trionfare, in una gara combattuta fino all’ultimo metro, è stato Zingaro Baio di Salvatore Miano, cavallo abbinato al quartiere Piazza, montato da Carmelo Zappulla. Dietro di lui Corallu per Vignalonga e il fantino Gabriele Cannarella, quindi Casper Ghost (Chianu i Masciu Vartulu) con Giovanni Formica, e appena fuori dal podio Carabina Desert, in rappresentanza della Taverna, montato da Giuseppe Cannarella. Quinto posto per Bontour, con Gabriele Cannarella in sella per Stazione-Orto di Nava, mentre sesto è arrivato Carlo Magno, montato da Giuseppe Manuele (quartiere Carmine). Settimo posto per Coralina (Santuzzo) con Giuseppe Cannarella e, a chiudere la classifica Arrogante Vitzese in gara per la Taverna con Giovanni Formica.

In serata l’esibizione dei “Ciauru di Sicilia” sul sagrato della chiesa Madre e alle 22 lo spettacolo finale con i Gemelli diversi in una piazza del Popolo piena come nel periodo pre covid, come non succedeva da anni.