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Lettere a Totò ché angeli si nasce e lui lo nacque …

Lettere a Totò ché angeli si nasce e lui lo nacque …. Totò, veniamo a noi con questa mia. A cura di Scoppettuolo M.,Perrina R.,Cifaldi V. & Di Gruttola C. Totò nostro che sei nei cieli. “Voi dite che sono morto? Perbacco se lo avessi saputo sarei venuto vestito a lutto!”

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Lettere a Totò ché angeli si nasce e lui lo nacque …

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Presentation Transcript


  1. Lettere a Totò ché angeli si nasce e lui lo nacque … Totò, veniamo a noi con questa mia... A cura di Scoppettuolo M.,Perrina R.,Cifaldi V. & Di Gruttola C.

  2. Totò nostro che sei nei cieli “Voi dite che sono morto? Perbacco se lo avessi saputo sarei venuto vestito a lutto!” Una volta Federico Fellini ,disse che per il miracolo di farci ridere, Totò era da considerarsi un santo. Le parole del regista sono state prese alla lettera dagli ammiratori del “Principe della risata”che sulla sua tomba depositano bigliettini, o vere e proprie lettere in cui chiedono protezioni, o addirittura grazie parlandogli da santo. Totò nostro che sei nei cieli, liberami dal male, non m’indurre in tentazione, ma soprattutto rimetti a me i miei debiti che i creditori mi corrono appresso! Ciro da Afragola. Caro Totò, tu che sei stato sempre con noi e starai sempre nei nostri cuori e ti vogliamo bene come io te ne voglio, con la tua anima fammi uscire dalla droga. Te lo chiedo per favore, per me, ma pure pe’ chella puverella ‘e mamma che prega la Madonna. Io preferisco a te. Ciao, ti voglio bene.

  3. Toto, Napoli e i Napoletani “Sono napoletano, membro del C.N.E.F.: ca’ nisciuno è fesso”. I fedeli di Totò arrivano da ogni parte d’Italia, ma i napoletani meritano un discorso a parte. Totò per i napoletani è come il Vesuvio,parte integrante del paesaggio. Tu’ nun si muorto no… tu rimarrai pe’ sempe ncoppa ’a sta terra pe’ fa’ ‘a felicità ‘e tutt’e napuletani ca’ p’’ o munno, ingiustamente, passano pe’ mariuoli e sfaticati. Nun è ‘overo, faccelo sape’ a chilli c’’o diceno! Tu, fatte sentere e dicci:”Pure Totò era napuletano e stateve zitti”.

  4. Totò, Guidaci Nel Traffico Metropolitano La macchina si è fermata? Il motore starnuta?... Mettiamo un’aspirina nel carburatore. Totò, nelle vesti di nume tutelare, viene invocato anche per risolvere i problemi della vita quotidiana, uno tra questi è il traffico metropolitano a Napoli particolarmente caotico. Le lettere presentano molto sfogo, nella speranza che in paradiso questo non ci sia. Carissimo Totò, ho andato verso il camposanto su un autobus perché vi volevo fare una visita, ma se sapevo me stevo ‘a casa mia. Principe, vi voglio bene assaje, ma nun c’a faccio cchiù. Nel traffico io steva murenno e altrettanto la mia signora Rosaria. Macchine, fumo, rumori, n’ira’e Dio! Ho giunto disperato, col sudore sulla faccia e molto stanco. Totò, scrivo questo biglie per farvi sapere comme stimmo cumbinati a Napoli. Non so se in Paradiso ci sta un rimedio per fare camminare i poveri cristiani che vanno a lavorare, o che vanno dai loro defunti. Caro, grande artista, gloria di Napoli, provvedete voi dove non arriva il sindaco Bassolino! Salvatore Esposito.

  5. Totò, Il Nord E Il Sud “ I nordici prendono il caffè lungo, noi sudici lo prendiamo corto”. Nel parlare di Totò verace Napoletano, non potevamo non parlare dell’antica e persistente guerra tra nord e sud… Siamo tutti fratelli ma è inutile negarlo la differenza c’è e si sente… Io vulesse sape’, caro Antonio, che parla a’ fa’ chillo scurnacchiato ‘e Bossi quanno dice male dei napoletani. Terroni ci chiama! E io comm’avrei chiamà ‘a isso? Bocca mia statte zitta, mano mia fermati sulla carta per rispetto al sacro luogo in cui mi trovo. Totò stammi a sentire io so parlare pure italiano e ti dico che i napoletani sono fior di lavoratori. Certo illavoro non ci sta, ma noi ce lo inventiamo. Vorrei vede’ se un milanese sapesse fa’ ‘e ca facimmo a Napule. Ogni tanto ce sta nu’ mariuolo, è vero, ma quelli sono internazionali. Guarda Caxi che è andato ad abitare in Maroccoe e nisciuno ‘o mette ‘n galera. Totò, concludo con una prece: aiuta i napoletani a difendersi. Io non voglio il male di nessuno, ma se Bossi muore è meglio. Vito tuo per sempre.

  6. Totò E L’Avarizia Era un uomo così avaro che quando vedeva un Luigi d’oro lo chiamava Luigino. Dopo aver parlato di soldi è inevitabile che gli ammiratori di Totò lo interpellino circa l’avarizia, considerata uno dei peccati capitali più odiosi. Chi più di lui, un uomo notoriamente generoso, può capire e giudicare i danni provocati da un difetto così grave, nocivo per chi lo ha, ma anche per chi, incolpevole, ne paga le conseguenze?

  7. Caro Totò, gli avari sono orribili perché non sanno dare né soldi né amore agli altri. Ero sposata a un uomo di questa fatta e sono felice di averlo abbandonato. Se lo penso, ancora mi sento male a tre anni di distanza dalla fine del nostro matrimonio. Nel lasciarlo mi sono tolta lo sfizio di citargli un detto Napoletano: <<Al mondo ci stanno l’uommene, ‘e miez’uommene e l’uommene ‘e merda>>. Poi ho detto: <<Scegli a quale categoria vuoi appartenere, esclusa la prima , naturalmente>>.

  8. Totò, Questo Viso Non Mi è Nuovo L’opulenza femminile è un dono ma non tutte le opulenze riescono col buco. Le battute tipiche di Totò, imprese nella memoria dei sui ammiratori, li invitano ad applicarle ai nostri giorni, in realtà ricchi di quisquilie e pinzillacchere. E così capita che qualcuno, per lamentarsi di certe mode televisive, senta il bisogno i parlare con Totò, consultano anche nella veste di intenditore di belle donne.

  9. Totò caro,Totò bello, ti scrivo per esprimerti la mia ammirazione, Totò, se a Striscia la notizia ci stavi tu spopolavi, sbancavi l’ audience. Greggio e Iachetti non sono male, ma vuoi mettere il grande TOTO’? Non esiste proprio.Chiudo gli occhi e ti vedo con la fantasia. Sei sul video con la bombetta e strabuzzi gli occhi quando passano le veline. Magari dici pure <<Questo viso non mi è nuovo>>. Che spasso, che goduria! Totò ti scrivo per dirti che devi tornare tra noi. Dai un calcio a Greggio, magari ti tieni Iachetti che non dà tanto fastidio e ci fai ridere sul serio. Ne abbiamo bisogno perché, non so in cielo, ma sulla terra non si batte un chiodo.

  10. Totò, Facci Sognare Ho fatto un sogno che se te lo racconto come minimo ci tiri fuori una quinterna. Totò, purtroppo, non è più tra noi e per i suoi visitatori il desiderio di rivederlo è tanto. Per esaudirlo non bastano i suoi film, ma si chiedono anche sogni. La speranza di chiudere gli occhi la sera e di avere la sorpresa di incontrare il principe è espressa in tutti i modi, nella convinzione che, comunque, un qualsiasi rapporto onirico con Totò sia beneaugurante.

  11. Lello Bersani Intervista Totò Totò è stato festeggiato a Napoli in occasione degli Incontri Internazionali del Cinema. Dopo le commoventi accoglienze partenopee, siamo andati a intervistarlo nella sua casa di Roma. Bersani Dunque, è rimasto commosso dai giornali napoletani? De Curtis Commossissimo, ho pianto tutta la giornata. Bersani Il pranzo con gli artisti... De Curtis E’ stato commoventissimo, è stata una cosa bella, me li sarei abbracciati tutti, tutti i napoletani, uno alla volta. Bersani E tutti quelli che stavano alla Sanità? De Curtis E’ stata una cosa molto bella, quella... Bersani Sì, siamo andati a via Santa Maria Antesaecula,dove è nato Totò... De Curtis Dove ho vissuto la mia prima giovinezza...l’ho passata lì. Bersani fino a che età

  12. Totò E La Politica Malcostume mezzo gaudio Tra le lettere a Totò non potevano mancare quelle riguardanti la politica, vista in forma estremamente critica. I governanti vengono considerati inaffidabili, in un clima di totale fiducia chesoltanto l’ironiariesce ad temperare,nella convinzione che, alla fine, una risata è sempre il migliorrimedio per esorcizzare problemi estremamente seri, come un generale senso di instabilità e la prova del futuro.Gli sberleffi si sprecano, ma, atratti, lasciano trapelare molta amarezza

  13. In Italia i politici nascono ladri, o lo diventano? Questo dubbio mi rode dentro, ma anche se qualcuno mi rispondesse la cose non cambierebbero. Allora tanto vale rimanere nell’incertezza e chiedere a te, divino Totò, di aiutarci. Falli morire prima adesso,che non ne possiamo più. Le loro pance sono piene e i nostri portafogli sono vuoti. Tu dal cielo vedi, ora non ti resta che provvedere. Un povero italiano, ma più che altro napoletano

  14. Toto E Gli Animali Domestici Che bel cagno, che bel cagnone! Come ti rassomiglia Gli ammiratori di Totò, in genere, sono documentati sulla sua vita e sanno quindi quanto il principe amasse gli animali. Dal cane, un pastore tedesco di nome Dik al quale dedicò una poesia, al gatto bianco, compagno di giochi della sua infanzia, fino al pappagallo Gennarino, un po’ intrigante, ma simpatico. Qualche lettera, infatti, riguarda i nostri amici a quattro zampe, considerati con amore, come sarebbe piaciuto al principe, a volte antropomorfizzati nei loro pregi e difetti.

  15. Caro Antonio, è domenica e ho andato al cimitero pecchè nun tengo niente che fa. M’aggio pigliato nu’ bello micillo e l’alliscio, l’abbraccio lo parlo, lui m’allicca, se struscia, me guarda, ma dicimmo a verità, da vivo a morto, benché beato, sempre nu gatto è.

  16. Conclusioni Guardando tra i libri di una libreria, ho trovato questo libro. È un libro che indirettamente racconta di Totò. Un idolo che è ed è stato capace di appassionare con i suoi film una varietà di pubblico che và dalle più vecchie generazioni fin ad arrivare a noi. Noi siamo dei quindicenni, all’inizio di Totò sapevamo solo il nome, poi grazie al libro e grazie tv alla che non smette di proporre i suoi film abbiamo avuto modo di conoscerlo. Era un uomo che nella vita ne aveva passate tante ma da qualsiasi cosa s’era rialzato e possedeva il dono di far ridere la gente in qualsiasi situazione. Se n’è andato prematuramente, avremmo avuto bisogno di lui per almeno altri 40 anni. Con questo mondo ormai a rotoli, le sue battute sarebbero state occasione per fermarci e farci una bella risata … Per questo noi come tanti lo riteniamo Santo. Il Santo dell’umorismo …

  17. Totò, veniamo a noi con questa mia Lettere a Totò ché angeli si nasce e lui lo nacque …

  18. Da ricordare che: SIGNORI SI NASCE...

  19. E per concludere...La celeberrima frase di Totò...

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