Per individuare il sistema rappresentazionale che la persona usa per entrare in contatto con il mondo e per prendere informazioni dal mondo possiamo utilizzare il modello
Body Accessing-cues Ggesture Eeye-moviments Language patterns.
2. Quando incontriamo per la prima volta una persona impieghiamo sette
secondi per formulare un giudizio su di essa.
.
Se il giudizio che ne deriva è negativo ci vorranno dieci incontri di
natura positiva per costruire un’opinione favorevole ed il risultato
non è mai assicurato.
7%
93%
linguaggio
verbale
linguaggio nn
verbale
3. VERBALE
•i contenuti del nostro discorso
PARAVERBALE
•qualità della voce (tono,ritmo, velocità),
vocalizzazione (pause, emissione di
suoni)
•pronuncia (inflessioni dialettali)
NON VERBALE
•i gesti, espressioni del volto
•l’aspetto fisico,le posture,
• l’orientamento e le distanze nello spazio,
• gli atteggiamenti, i segni tracciati sul corpo, il tatto,
l’odore, l’abbigliamento
NTER-AZIONE
•i livelli della comunicazione
4. IL PERSONAL BRANDING
Tutti possediamo un potenziale stile che ci può
rendere unici.
Conoscerlo accresce la nostra autostima e ci
trasmette sensazione di forza e sicurezza,
elementi utili per raggiungere i nostri obiettivi e
quelli che ci vengono assegnati.
L’equilibrio tra «io interiore» ed immagine, assieme
a carattere, cultura, modalità di interazione e
costante aggiornamento, ci permettono di
costruire un efficace Personal Branding, coerente
con l’ecosistema visivo ed i valori dell’azienda che
rappresentiamo.
5.
6. LA PROGRAMMAZIONE
NEURO LINGUISTICA
La programmazione neuro linguistica (PNL) è un metodo
psicologico, un approccio alla comunicazione, allo
sviluppo personale e alla psicoterapia.
Il nome deriva dall’idea che ci sia una connessione fra i
processi neurologici, il linguaggio e gli schemi
comportamentali appresi con l’esperienza, affermando
che questi schemi possono essere organizzati per
raggiungere specifici obiettivi nella vita.
La coerenza dei messaggi trasmessi deve consolidarsi
attraverso i vari canali conoscitivi/comunicativi.
Un messaggio solido, supportato da un’immagine idonea
ed empatica, sviluppa la sua massima efficacia se
corredato da un coerente sistema paraverbale e non
verbale.
7. la PNL, applicata al rapporto con il cliente, consente:
- Targhettizare il cliente (identificando il suo sistema di
comunicazione, i suoi credo, il suo stile comunicativo, etc)
- Imparare a comportarsi in maniera accomodante con lo
stesso (empatia comunicativa)
- Ascoltarlo in maniera attiva (condividere il suo punto di
vista in maniera attiva)
- Comprenderne le esigenze attraverso la gestualità
(empatia)
- Rispettarne gli spazi privati secondo la prossemica
- Suggerire le proprie soluzioni, in risposta alle esigenze
identificate
- Supportarlo nel processo di fruizione del servizio/fase
dell’acquisto
- Fidelizzare il cliente
9. Ascolto
Il vero ascolto trae fondamento dalla intenzione di
fare una delle seguenti cose:
- Comprendere qualcuno.
- Godere della compagnia di qualcuno.
- Imparare qualcosa.
- Dare aiuto o conforto.
10. Blocchi all’ascolto
• Fare confronti
• Leggere nel pensiero
• Prepararsi mentalmente
• Prepararsi mentalmente
• Giudicare
• Identificarsi
• Fornire suggerimenti
• Disputare su tutto
• Avere sempre ragione
• Cambiare argomento
11. Ascolto attivo
Per l’ascolto attivo fornire
- Segnali di attenzione
- Segnali di incoraggiamento
- Riformulazioni verbali
12. Segnali di attenzione:
• Buon contatto oculare (Annuire
all'occasione)
• Apparire interessati con espressioni facciali
e posizioni del corpo
• Capisco ... Segnali che danno l'impressione
che stiamo ascoltando ma non provano che
abbiamo capito
13. Segnali di incoraggiamento:
• Mi racconti ancora ...
• Continui la prego ...
• Vada avanti ... Allora cosa è successo
... Domande aperte per consentire all'altro di
dire cosa desidera
14. Riformulazioni verbali:
• Parafrasare il contenuto:
riformulare in forma abbreviata o con altre parole
l'informazione o i pensieri dell'altro per provare che
abbiamo capito
• Feedback:
riconoscere i sentimenti (dimostrare verbalmente di
riconoscere i sentimenti che l'altro sta provando)
• Domanda di verifica:
terminare con una domanda di verifica: ho capito
esattamente?
15. I segnali non verbali di
GRADIMENTO
• Mordicchiarsi le labbra,
• Bacio analogico, umettarsi le
labbra,
• Pressione della lingua sulle guance,
• Accarezzarsi le labbra con le dita o
dorso mano,
• Accarezzarsi i capelli, lobo, collo,
guance e mento,
• Giocherellare con anello,
• Spostare oggetti verso se stessi,
• Aprire braccia e gambe,
• Postura in avanti,
• Gambe accavallate da parte
opposta e rigirate verso di noi
16. I segnali non verbali
SCARICO TENSIONALE
• Deglutizione forzata,
• raschietto gola (visto
anche come rifiuto),
• tamburellare con le
dita,
• grattarsi testa,
grattatina alla punta del
naso o alla bocca
• in generale portare le
mani al viso e toccare
anche sopraciglia,
rassettare i capelli
17. i segnali non verbali di
RIFIUTO
• “Spazzolamento”corpo
(farlo su altra persona è
invece positivo, togliere
“pelucchi”),
• spolverare tavolo,
• corpo spostato
all’indietro,
• dita nel collo della maglia,
• allontanare oggetti,
• massaggiarsi fronte,
• incrociare braccia e
gambe,
• toccare naso,
• coprirsi la bocca con la
mano(diffidenza)
19. VANTAGGI
VISIVO
- Velocità comprensione
- Immaginazione
- Capacità descrittiva/memoria
fotografica
- Velocità trasferimento informazioni
- Gestualità che “arricchisce” la
comunicazione
SVANTAGGI
- Impazienza
- Frenesia
- Minor analisi
- Invadenza
- Postura ingombrante
20. VISIVO
COME COMUNICARE
– Per immagini
– Sinteticamente
– Velocemente
– In maniera diretta
– Con colori
COME NON COMUNICARE
– Troppo analiticamente
– Lentamente
– Indirettamente
– In modo monotono
– Con postura contratta e rigida
21. AUDITIVO
VANTAGGI
– ascoltano e colgono con
facilità i suoni naturali
– trasmettono serenità e
pazienza
– ricercano armonia
– sono rilevatori di note
stonate
– sono attenti alla loro musica
interiore
SVANTAGGI
– Sotto pressione tendono ad
andare in confusione
perché non viene rispettato
il loro ritmo
– Possono evitare gli sguardi
diretti per ascoltare meglio
– Difficoltà a stare in luoghi
rumorosi e affollati
– Usano tante parole
nell’esprimere concetti
22. AUDITIVO
COME COMUNICARE
– Tono calmo e accogliente
– Gesti armoniosi
– Non urlare addosso
– Rispettate il loro
spazio..anche fisico
– Essere aperti ed esprimere
concetti e sentimenti con le
parole
COME NON COMUNICARE
– Tono di voce alto
- Troppa vicinanza
– Ritmo veloce
– Parole stonate
– Pause troppo lunghe
– Occhi diretti negli occhi
23. CENESTESICI
VANTAGGI
– Calorosi
– accoglienti
– sensibili
– empatici
– tocco magico
– discreti
SVANTAGGI
– Più lenti ad apprendere i
concetti
– movimenti lenti
– vulnerabili
– a volte troppo informali
24. CENESTESICI
COME COMUNICARE
– autentico
– affettivo
– aperto
– contatto visivo
– con disponibilità
– in modo garbato
– ritmo lento
– volume non troppo alto
COME NON COMUNICARE
– con un tono alto
– aggressivo
– distaccato
– formale
– veloce
– manipolatorio
– freddo
26. Per individuare il sistema
rappresentazionale che
la persona usa per
entrare in contatto con
il mondo e per prendere
informazioni dal mondo
possiamo utilizzare il
modello
B. (body)
A. (accessing-cues)
G. (gesture)
E. (eye-moviments)
L. (language patterns).
27. B
• Body
• Quando si pensa o si apprende si assumono atteggiamenti corporei abituali
A
• Accessing-cues
• Si innescano reazioni inconsce e non verbali associate a determinati segnali
di accesso come il ritmo respiratorio, espressioni facciali, schiocco delle dita
o sfregamento delle mani
G
• Gesture
• Le persone inoltre compiono dei gesti o toccano gli organi di senso che stanno
usando per pensare
E
• Eye-moviments
• Persino la direzione dello sguardo è vincolata al tipo di pensiero messo in atto
L
• language patterns
• La persona quando parla usa determinati predicati rappresentazionali di tipo
visivo, auditivo o cinestesico
28. B
• Postura: schiena appoggiata, testa e spalle dritte o incurvate, respirazione
superficiale;
A
• Segnali d’accesso: respirazione superficiale, sguardo di traverso, tono della
voce più elevato e ritmo più svelto;
G
• Gesti: toccare e indicare gli occhi, i gesti sono compiuti al di sotto del livello
oculare;
E
• Movimenti oculari: quando deve cercare una informazione rivolge gli occhi
verso l’alto.
L
• Modello linguistico: la persona visiva quando parla usa precisi predicati che
la identificano come vedere, guardare, visione, chiaro, limpido, immagine,
nebuloso, mettere in luce, mostrare;
Visivo
29. B
• Postura: corpo proteso in avanti, testa eretta, spalle all’indietro, braccia
conserte;
A
• Segnali d’accesso: respirazione diaframmatica, fronte aggrottata, tono e ritmo
della voce fluttuanti;
G
• Gesti: toccare o indicare le orecchie, muovere le mani vicino alle orecchie,
toccare la bocca o la mascella;
E
• Movimenti oculari: gli occhi si muovono sull’asse mediano.
L
• Modello linguistico: la persona uditiva usa predicati come sentire, ascoltare,
mettere in luce, mostrare, clamoroso, parola, chiassoso, scatta un allarme,
raccontare;
Auditivo
30. B
• Postura: testa e spalle abbassate, respirazione addominale;
A
• Segnali d’accesso: respirazione addominale profonda, voce profonda e ritmo
lento;
G
• Gesti: toccare l’area del torace e dello stomaco, i gesti sono compiuti al di
sotto del collo;
E
• Movimenti oculari: gli occhi divergono in basso a destra.
L
• Modello linguistico: tipico della persona cenestesica è l’uso di predicati come
afferrare, toccare, sensazione, solido, pesante,palpabile, spinoso, collegare,
spostare.
Cenestesico
31. La capacità di osservare, capire e usare il sistema
rappresentazionale del soggetto crea i
fenomeni di rapporto, fiducia e influenza,
indispensabili per guidarlo alla presa in carico
del prodotto.