IMPLEMENTAZIONE DI UN MODELLO DECISIONALE PER L’OTTIMIZZAZIONE DELLA DOTAZION...
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PRESERVAZIONE DEL POTENZIALE FERTILE NEL BAMBINO AFFETTO DA PATOLOGIE ANDROLOGICHE TRAMITE LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE IN VITRO
1. UniversitĂ degli Studi di Verona
Pediatric Fertility Lab
Preservazione del potenziale
fertile nel bambino affetto da
patologie andrologiche tramite lo
sviluppo di tecnologie in vitro
Inserire qui immagine di
riferimento per il progetto
2. Il gruppo di lavoro
Dipartimento Scienze chirurgiche,
Odontostomatologiche e materno infentili
Prof Nicola Zampieri
Dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e
movimento
Prof.ssa Ilaria Dando
Dott Andrea Errico
Dott.ssa Sara Vinco
3. Descrizione
L’infertilità colpisce più di 190 milioni di
persone nel mondo e nel 50% delle coppie
è collegata alla sfera maschile. Alterazioni
del potenziale fertile nel maschio sono
spesso dovute a patologie andrologiche che
possono essere diagnosticate e trattate giĂ
in etĂ pediatrica e adolescenziale.
Il progetto si avvale di metodologie di
coltura cellulare per amplificare in vitro
tessuto testicolare e para-testicolare
derivato da paziente pediatrico affetto da
diverse patologie.
4. Obiettivi e destinatari del lavoro
Gli scopi principali del progetto sono:
1) identificare dei marcatori predittivi di infertilitĂ in
pazienti pediatrici con patologie andrologiche;
2) individuare il miglior approccio terapeutico, sia
come dosaggio sia come tipologia di stimolazione
ormonale, tramite studi in vitro su cellule derivate
da ogni paziente;
3) sviluppare tecnologie in vitro per preservare il
potenziale fertile del bambino predisposto
all’infertilità tramite un approccio finalizzato alla
medicina rigenerativa.
Patologie target: testicolo non disceso, torsione
testicolare, patologie genetiche associate ad
infertilitĂ
5. Risultati
L’innovazione del progetto risiede nell’interdisciplinarità ,
grazie alla stretta collaborazione tra la componente
clinica/chirurgica e quella biologica/biochimica, e
nell’utilizzo di tecniche di coltura cellulare pioneristiche
che permettono di effettuare molteplici studi partendo da
biopsie tissutali molto piccole (circa 10 mm3
).
Da un punto di vista applicativo, il progetto ha identificato
che la risposta tissutale e clinica dipende dall’età del
paziente ed è dose correlata.
Potranno quindi essere identificati precocemente i
pazienti con patologie andrologiche che necessitano di un
trattamento precoce con un percorso diagnostico
terapeutico personalizzato evitando quindi problemi
d’infertilità in età adulta con noti risvolti piscologici e
sociali