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Teatro
DapportocomeSordi
Unborghesepiccolopiccolo
di Livia Grossi
a pagina 16
Il romanzo «Un borghese
piccolo piccolo» sembra scrit-
to oggi, l’unica differenza è
che quarant’anni anni fa non
eravamoancora dei professio-
nisti del fai da te giustiziali-
sta». Massimo Dapporto è at-
tesissimo al teatro Franco Pa-
renti per la sua nuova sfida, la
versione teatrale del celebre
romanzo di Vincenzo Cerami-
del 1976,già capolavoro cine-
matografico di Mario Moni-
celli con Alberto Sordi nel
ruolo del protagonista.
Nel rispetto del copione
originale in scena (con la re-
gia di Fabrizio Coniglio) la vi-
cenda di Giovanni Vivaldi
(Dapporto), un uomo di pro-
vincia qui alla disperata ricer-
ca di una «scorciatoia» per
esaudire il suo più grande so-
gno, sistemare il figlio Mario
gno, sistemare il figlio Mario
proprio nel ministero dovelui
lavora da oltre trent’anni, un
obiettivo che gli costerà caro:
per dare un futuro alfiglio do-
vrà entrare in massoneria e
sottoporsi alle improbabili
prove che questo comporta.
Una storia dall’inizio grotte-
sco che sul palco diventa
commedia tragicomica dal fi-
nale amaro, un’ora e venti in
non posso che esserefelice di
sentire la platea con me». Con
un allestimento che divide il
palco in tre situazioni, l’uffi-
cio della massoneria, la barac-
ca sul lago dove Giovanni va a
pescare con il figlio (Roberto
D’Alessandro) e la casa della
famiglia Vivaldi (la madre
Amalia è Susanna Marcome-
ni), lo spettacolo tra risate e
momenti tragici, è un’ ottima
occasione per osservareil no-
stro tempo. Sulle scorciatoie
nel mondo del lavoro Dappor-
to è chiaro: «Oggi quando un
padre va in pensione sembra
che sia quasi un diritto che il
suo posto venga preso dal fi-
glio, una realtà che mi fa rab-
brividire. E vale anche per le
nefaste raccomandazioni: se
c’èqualcuno di veramente va-
AncheDapportotienefamiglia
L’attoreprotagonistadi «Un borghesepiccolopiccolo»al Parenti
cui non si smette di riflettere.
«I temi proposti dal testo
sono di un’attualità sconcer-
tante e gli spettatori lo sento-
no», sottolinea Dapporto, «in
qualsiasi città abbiamo avuto
un ottimo riscontro, a sud
molti si sono identificati, il
pubblico erano dalla mia par-
te. Come persona non sono
d’accordo, come attore invece
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,16
SUPERFICIE :24 %
DIFFUSIONE :(658571)
AUTORE :Di Livia Grossi
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
c’èqualcuno di veramente va-
lido mi limito a segnalare il
suo nome. Anche in teatro
funziona così, ma alla fine è
solo il pubblico a decretare il
successo». Dapporto conclu-
de con una considerazione
politica: «Mi farebbe molto
piacere che dopo lo spettaco-
lo il pubblico riflettesse su ciò
che ha visto, sulla propria in-
tegrità esui valori che dobbia-
mo difendere, oggi come qua-
rant’anni fa,massoneria ema-
fia sono ben presenti, spero
che questo spettacolo possa
diventare un piccolo elemen-
to di prevenzione quotidiana,
non c’èbisogno della tragedia
per agire, quando la mafia è
silente significa che sta lavo-
rando».
Livia Grossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un posto al ministero Massimo Dapporto e Roberto D’Alessandro in scena
In pillole
● Massimo
Dapporto è il
protagonista di
«Un borghese
piccolo
piccolo» di
Vincenzo
Cerami (regia e
adattamento
firmati da
Francesco
Coniglio)
● In scena da
stasera al 20
gennaio al
Teatro Franco
Parenti, via
Pierlombardo
14. Ore 19.45,
30-38 euro.
Tel. 02.
59.99.52.06
● Dal libro di
Cerami nel
1977 fu tratto il
celebre film
omonimo
diretto da
Mario Monicelli
con Sordi
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,16
SUPERFICIE :24 %
DIFFUSIONE :(658571)
AUTORE :Di Livia Grossi
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
DAPPORTONEI PANNI CHE NEL FILM VESTÌ ALBERTOSORDI
Al Parenti il «Borghesepiccolo piccolo»
quel patto spezzato tra Stato e cittadino
Luca Fazzoa pagina 6
LucaFazzo
L’uomo, la società, lo Sta-
to: ritratti in un’epoca in cui il
patto che li teneva insieme si
patto che li teneva insieme si
sgretolò irreparabilmente.
Era il 1976 quando Vincenzo
Cerami mise nero su bianco
Cerami mise nero su bianco
la tragedia di Un borghesepic-
colo piccolo, il travet ministe-
riale Giovanni Vivaldi allepre-
ALTEATROPARENTIDAL9 AL20 GENNAIO
Il patto spezzatocon lo Stato
del Borghese piccolo piccolo
Dapporto mette in scena la tragedia dell’uomo tradito
dalle istituzioni già resa immortale da Alberto Sordi
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,6
SUPERFICIE :60 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Luca Fazzo
5 gennaio 2019 - Edizione Milano
riale GiovanniVivaldi alle pre-
se con il crollo delle sue cer-
tezze. L’anno dopo, MarioMo-
nicelli portò il libro di Cerami
sullo schermo e Vivaldi non
poteva avere altro volto che
quello di Alberto Sordi,la ma-
schera per eccellenza dell’ita-
liano succube e conformista.
Nella ribellione finale di Vival-
di-Sordi all’ingiustizia e alla
solitudine era difficile non leg-
gere la parafrasi dell’angoscia
di una categoria sociale: l’Ita-
lia della maggioranza silenzio-
sa, del ceto medio perbene e
bigotto, abbandonati dai valo-
ri che credevano immortali e
invecerepentinamente dissol-
ti.
Orail Borghesepiccolopicco-
lo torna in scena su un palco
di teatro: dal 9 al 20 gennaio
al «FrancoParenti». A dare vo-
cee volto a GiovanniVivaldi è
MassimoDapporto. La sfida
non è il confronto con Sordi
ma con l’attualità di oggi, con
un’Italia profondamente di-
versa da quella in cui Cerami
scrisse il suo libro. Maattra-
versata da angosce che sono
in fondo le stesse:moltiplica-
te però per cento, per mille.
Seil Vassallidi Sordisiritrova-
vaimprovvisamente orfano di
uno Stato-padre edelle sueat-
tenzioni, il Vassalli di Dappor-
to vain scena in un’Italia abi-
tuata ormai a vivere lo Stato
come nemico e la solitudine
come condizione normale
dell’esistenza.
Il finale è noto: la tragedia
cheirrompe nella vita di com-
promessi e di ambizioni me-
schine di Giovanni,la morte
di un figlio per mano di un
rapinatore che esplode nelle
quattro pareti del suo univer-
so. L’impiegato ministeriale
GiovanniVivaldi scegliedi far-
sigiustizia da sé: non diversa-
mente, aben guardare, da co-
me lo aveva fatto, appena
quattro anni prima del libro
di Cerami, un altro travet fru-
strato, cantato nel 1973 nella
Storia di un impiegato di Fa-
brizio DeAndrè. Il bombarolo
di DeAndrè prende di mira il
Parlamento. E fallisce. Più di-
rettamente, l’impiegato di Ce-
rami prende di mira l’assassi-
no di suo figlio, e riesce
nell’impresa. Mala reazione è
la medesima, medesima
l’estrazione sociale, identici
gli effetti deflagranti del crollo
di ogni illusione.
Messodi fronte alla peggio-
re tragedia che possa toccare
a un genitore, Vivaldi tocca
conmano l’inadeguatezzadel-
con mano l’inadeguatezzadel-
lo Stato a mantenere le sue
promesse: l’ordine, la giusti-
zia, la punizione dei colpevo-
li. Non aspetta neanche la fi-
ne delle indagini, perché per-
cepisce chiaramente che il
patto che lo ha legato fino a
quel giorno allo Stato - la ri-
nuncia a pensare in cambio
della protezione - era un pat-
to fittizio, uno scambio asen-
so unico. Lo Statonon si pre-
occupa di proteggere il suo
servo Giovanni:si preoccupa
di sestesso,pratica il proprio
diritto amarcire tra massone-
rie e corruzioni. E il travet si
ribella.
Oggidel diritto di farsi giu-
stizia da soli si parla aperta-
mente, tra legittime difese e
timori di Far West. A qua-
rant’anni dal suo esordio,l’im-
piegato GiovanniVivaldi si ri-
prende la primogenitura
dell’idea.
«Unborghese piccolo picco-
lo», adattamento e regia di
Fabrizio Coniglio con Massi-
mo Dapporto, musiche origi-
nali di Nicola Piovani. Dal 9
al 20 gennaio al Teatro Fran-
co Parenti. Biglietti da 30 a
38 euro, 02/59995206 o
www.teatrofrancoparenti.it
LATRAMA
Giovanni
Vivaldi (nella
foto Massimo
Dapporto)è
un «Borghese
piccolo
piccolo»,
un uomo
di provincia
che lavora
al ministero.
Suodesiderio
èsistemare
il figlio Mario,
nel ministero
dovelavora
da 30anni.
da 30anni.
Macome
ottenere
una spinta?
DAL LIBRODI CERAMI
Edopo quarant’anni
mai così attuale il tema
del farsi giustiza da sé
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,6
SUPERFICIE :60 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Luca Fazzo
5 gennaio 2019 - Edizione Milano
di DIEGO VINCENTI
– MILANO –
«SEI BORGHESE, arrenditi».
Così cantavano gli Afterhours di
Manuel Agnelli. E come dargli
torto. Speriamo almeno non così
meschini come il Giovanni di
VincenzoCerami, grigio impiega-
to ministeriale capacedi nefan-
dezze per piazzare il figliolo Ma-
rio. Non finirà bene. Anzi. Ma in
compenso “Un borghese piccolo
piccolo” è diventato un classico,
grazie anche al film di Monicelli
con Alberto Sordi. A portarlo per
teatri ci stainvece pensandoMas-
simo Dapporto, da domani al
FrancoParenti. Con lui Susanna
Marcomeni, Roberto D’Alessan-
dro, Matteo Francomano eFede-
rico Rubino.Per unlavoro diret-
to da Fabrizio Coniglio (suo
l’adattamento) eimpreziosito dal-
le musichedi Nicola Piovani.
Dapporto, com’è il suo Gio-
vanni?
«Èunpersonaggiocon cuisto
bene, me lo sento legato ad-
dosso.Non vorrei deludere
ma sulpalcoècomeandare
a fare una passeggiataa
braccetto».
Si sente più vicino al
romanzo o al film?
«Hosoprattuttoletto con
grande attenzione il li-
bro, anche perchéci so-
no alcune differenze sostanziali.
Ad esempioil protagonista è po-
tenzialmente unassassino,aspet-
to che quiabbiamo fatto emerge-
re con forza».
«ConGiovanniunapasseggiataabraccetto»
Massi moDapportori portai nscena“ Unborghesepi ccolopi ccolo»
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
“Il mio personaggio?
Come uomo lo condanno
Eppure il pubblico sembra
stare dalla sua parte
re con forza»
Che giudizio si è fat-
to del suo perso-
naggio?
«Comeuomo non
posso che con-
dannarlo. Lasua
parabolaraccon-
ta di clienteli-
smo, raccoman-
dazioni,illatode-
viatodella masso-
neria. Inoltre è
unuomoche deci-
de di farsi giustizia
da sé, che arriva a
torturare. Come interprete ci va-
do d’accordo, altrimenti dovrei
passareil tempo a prendermi a
schiaffi. Quelloche mi colpisceè
invececheil pubblicosem-
brastaredallasuapar-
te. Non so da cosa
sia dovuto, forse
c’è unaqualche
formadi rispec-
chiamento».
Dal 1976
l ’ i t a l i a n o
medio non
sembra es-
serecambia-
to molto.
«Per nulla. Al li-
mite ci siamo un
po’raffinati».
Com’è la situazione a tea-
tro?
«Sonofortunato, lo spettacolo va
bene ovunque.Anche perché ci
sono alcuni elementi di grande
forza, come il titolo e le musiche
di Piovani. È stato lui avoler par-
tecipare, in nome della sualunga
amicizia con Cerami. Intorno pe-
rò non possoche vedere ungrave
abbassamentodella qualità.Cre-
doche i responsabilisiano soprat-
tutto molti nuovi impresari, delle
speciedi avventurieri, dei botte-
speciedi avventurieri, dei botte-
gai».
Cosa intende?
«Genteche mette in piedi proget-
ti senzaalcunapreparazione, cer-
cando unicamentedi portareatea-
tro qualchevolto televisivo che
faccia cassetta,sfruttandonela vi-
sibilità efregando il pubblico.C’è
una grande ignoranza, è avvi-
lente. Pensare che all’epocaho
lavorato per dieci anni con
LucioArdenzi, un vero si-
gnore, che si interessava al
testo, venivaalle prove,s’in-
formava».
Eppure sembra sem-
pre innamorato del
teatro.
«Ècosì.Per me l’attore
devenasceresulpalco-
scenico, dove anch’io
ho iniziato nel 1971
con unalungagavetta.Poi perun
colpodi fortunasono passatoalci-
nema ein tv. Ma il teatro ècentra-
le, non sono mai stato fermo. In
tutti i sensi.In questomi conside-
ro mezzo milanese».
Si è mai sentito un predesti-
nato?
«No ma sognavo tanto. Non ero
uno studente brillante, ricordo
questelunghecamminate peran-
darearipetizione, m’immaginavo
di essereuno dei Beatles, pensi
lei. Sognavoil successo.Dovreiri-
cominciare anche ora che sono
piuttostogrande. Si migliora coi
sogni. Anche con quelli a occhi
aperti».
DA DOMANI
AL PARENTI
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
“Qualitàin ribasso a teatro
Colpaanchedegli impresari
che cercano qualchevolto tv
per fare cassetta
C’ÈUNAGRANDE
IGNORANZA
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
G
iovanni Vivaldi,
impiegato ministeriale,
vuole garantire un
futuro al figlio non troppo
brillante, appena diplomato in
ragioneria. Per farlo, è disposto
a tutto. Anche a entrare nella
massoneria, grazie a cui
ottiene in anticipo il testo del
concorso che porterà il pargolo
all’agognato posto fisso.
pagina XI
DAPPORTO
“ILPUBBLICOAMA
ILMIOBORGHESE”
Sara Chiappori
SARACHIAPPORI
G
iovanni Vivaldi,
impiegato
ministeriale, vuole
garantire un futuro al
figlio non troppo
brillante, appena diplomato in
ragioneria. Per farlo, è disposto a
tutto. Anche a entrare nella
massoneria, grazie a cui ottiene
in anticipo il testo del concorso
che porterà il pargolo
all’agognato posto fisso. Il
ragazzo però resta
accidentalmente ucciso durante
una rapina in banca sotto gli
occhi del padre, che a questo
punto decide di farsi giustizia da
solo. Un borghese piccolo piccolo ,
romanzo di Vincenzo Cerami del
1976 portato al cinema l’anno
dopo da Mario Monicelli con
Alberto Sordi nel ruolo dell’opaco
travet che diventa assassino,
arriva in teatro contando sulla
solida interpretazione di
Massimo Dapporto (con Susanna
Marcomeri, Roberto
D’Alessandro, Matteo
Francomano, Federico Rubino),
nella riscrittura di Fabrizio
Coniglio, anche regista, con
musiche originali di Nicola
Piovani (da stasera al Parenti).
Dapporto, il romanzo di
Cerami e il film di Monicelli sono
degli anni Settanta. Quanto è
cambiata l’Italia da allora?
«Ho vissuto quel periodo esto
vivendo anche questo, per fortuna,
vuol dire che sono ancora vivo
anche se quello che vedo intorno a
me non induce all’ottimismo. Direi
che non è cambiato niente. L’arte
della truffa edella
raccomandazione, il familismo, il
qualunquismo, la giustizia fai date,
il disprezzo per le istituzioni: siamo
diventati dei professionisti, una
volta eravamo più naif».
L’idea di fare questo
spettacolo è stata sua?
«No,di Fabrizio Coniglio, giovane
regista che non conoscevo. Mi ha
proposto il suo adattamento, ho
accettato di leggerlo per cortesia,
ma senza crederci molto. Sono
stato costretto a cambiare subito
idea, è un ottimo copione. Ela
MassimoDapporto
“Ilmio borghese piccolo
troppo amato dal pubblico”
Intervista
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,11
SUPERFICIE :49 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Sara Chiappori
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
conferma la stiamo avendo ogni
sera, dagli spettatori. Anche se
registro un dato inquietante».
Quale?
«Il pubblico sta dalla parte di
Giovanni Vivaldi. Fa il tifo per lui e
il suo sistema di microcriminalità
famigliare, quando festeggia
perché è riuscito a procurarsi il
testo del concorso e, ancora
peggio, quando si fa giustizia da
solo. Dàda pensare, no?»
Inevitabile parlare di Alberto
Sordi. Quanta distanza ha preso
da lui?
«Avevo visto il film all’epoca,
quando era uscito, l’ho
naturalmente rivisto per lo
spettacolo. Imitare Sordi è
impossibile, oltre che ridicolo,
sembrerebbe subito “Tale&Quale
Show”. Il nostro testo, poi, è un
adattamento dal romanzo enon
dal film. Ho lavorato su aspetti che
la sceneggiatura di Monicelli non
sottolineava, ho reso il mio
personaggio più scuro. Fin
dall’inizio, per esempio, mostra
segni di essere un violento e un
potenziale assassino».
Ha mai conosciuto Sordi?
«Da piccolo, l’avevo incontrato con
papà. Abbiamo anche fatto un film
insieme. Avevo un paio di battute
in Detenuto in attesa di giudizio di
Nanni Loy. Un giorno, durante una
pausa, stavo mangiando il mio
cestino del pranzo seduto su un
marciapiede sotto la terrazza di un
grande ristorante. Sordi era lì, si
affaccia e mi urla “stai a magnà er
pappone, eh?”».
A proposto di suo padre, vi
assomigliate molto.
«Fisicamente, ma siamo due attori
molto diversi. Papà ha sempre
voluto fare solo il teatro comico e
musicale, niente prosa. Così mi ha
lasciato campo libero dove lui
non era mai andato. Abbiamo
anche provato a fare qualcosa
insieme, siamo durati mezz’ora.
Lui voleva che dicessi le battute
come le avrebbe dette lui. “Ma
che senso ha se sembriamo
uguali?”, rispondevo io. Niente da
fare, incompatibili. Eravamo più
©RIPRODUZIONERISERVATA
legati come padre e figlio che
come attori. Prima di morire, mi
ha detto una cosa molto bella:
“me ne vado sapendo che il
pubblico è dalla tua parte”».
Cinema, televisione,
ultimamente molto teatro.
«Il teatro è la basedi tutto. Sesai
fare quello, sai fare tutto. Ho
cominciato nel 1971e spero di
continuare ancora a lungo. Non
schifo né la tv né il cinema, anzi. Ma
il teatro èun’altra cosa, sesto senza
per troppo tempo, vado in
astinenza».
Glispettatori in sala
festeggiano
quando truffa lo
Stato e quando sifa
giustizia da solo,
dà da pensare...
Al teatro Franco Parenti
“Un borghese piccolo piccolo” è
in via Pier Lombardo 14da stasera
(19,45) al 20 gennaio, 30/18 euro.
Foto: due scene dello spettacolo.
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,11
SUPERFICIE :49 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Sara Chiappori
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,11
SUPERFICIE :49 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Sara Chiappori
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
«UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO»: MUSICHE DI NICOLA PIOVANI
Dal cinema al palco
Dapporto come Sordi
Al Parenti la versione teatrale del romanzo di Cerami
Quanto ècambiata l’Italia, e
quanto certi italiani, rispetto
agli anni Settanta? Al netto
delle diverse tensioni politi-
che esociali, ben poco. Alme-
no a guardare alla storia rac-
contata da Vincenzo Cerami
in “Un borghese piccolo pic-
colo”, libro del 1976 che l’an-
no successivo fu portato al ci-
nema con splendidi risultati
da Mario Monicelli.
Stasera al Parenti arriva la
versione teatrale del testo
nell’adattamento di Fabrizio
Coniglio, che cura anche la
regia. Nel ruolo che fu di Al-
berto Sordi –il borghese tra-
gicamente “piccolo piccolo”
– c’è Massimo Dapporto: at-
tore che nella sua bella car-
riera ha frequentato spesso
gli umori della commedia al-
l’italiana (indimenticabile ne
“La Famiglia” di Ettore Sco-
la) e che saprà quindi attin-
gere ad alcuni tic sordiani del
film di Monicelli. Tic che so-
no gli eterni vizi italiani: l’os-
sessione del posto fisso, la ri-
cerca dell’aiutino, la medio-
crità nel dimostrarsi arro-
gante con i sottoposti eosse-
quioso verso i superiori.
Il romanzo di Vincenzo
Cerami rimane però la prin-
cipale ispirazione del testo
di Coniglio. Eallo stesso Ce-
rami riporta l’autore delle
musiche dello spettacolo,
Nicola Piovani, che dello
scrittore romano scomparso
nel 2013 – oltre acondivide-
re successi come l’Oscar del
1998 per “La vita èbella” – è
stato molto amico.
Teatro Franco Parenti, via
Pier Lombardo 14, fino al
20 gennaio, 30/38 euro,
tel. 02-9995206 —
c BY NCNDALCUNIDIRITTIRISERVATI
FRANCESCO GAROZZO
Massimo Dapportoin scenain “Un borghese piccolo piccolo”
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1
SUPERFICIE :15 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Francesco Garozzo
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
compagni di pal-
con i quali mi sono
benissimo, e dai
responsi di pubbli-
–spiega Cirilli –a Ve-
una piazza meno
di musical rispet-
a Milano, la gente ci
con Elio e Geppi Cuccia-
ri nel ruolo di Gomez e
Morticia) la Famiglia Ad-
dams punta più sulla co-
municazione che sulla
ricchezza formale. E la
formula sembra riuscita.
«Io e Gomez? Diversi a
un primo sguardo, in
storia racconta di Merco-
ledì che si innamora di
un ragazzino e intende
organizzare una cena
speciale a casa Addams
con la famiglia di lui:
«Gomez deve nasconde-
re il vero motivo alla mo-
glie, e questo inganno lo
fa lo zio Fester». C’èpo-
sto anche per il cinema?
«Sì, a primavera sarò un
parroco di paese nel film
drammatico ‘Nati 2 vol-
te’di Pierluigi Di Lallo».
riproduzione riservata ®
DOVE,COME
QUANDO
PARENTIMassimoDapportoèl’impiegato
checercainognimododipiazzareilfiglio
disperazionedel
borghesepiccolo
Dal 9 al 20 gennaio. Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14
Vivaldi è un borghese pic-
piccolo, un grigio impiegato
Spinto da un unico
“sistemare”il figlio Ma-
proprio nel ministero in cui lui
lavora da oltre trent’anni.
come ottenere una raccoman-
per Mario? Ecco l’inizio
sua ricerca disperata di una
in questo caso rappre-
dalla massoneria, che lo
Approda al Franco
Parenti Un
borghese Piccolo
piccolo, tratto
dal romanzo di
Vincenzo Cerami
(e diventato capolavoro
al cinema
con la regia di
e il volto
tragico di Alberto
Sordi) con le mu-
siche di Nicola Piovani
e la regia di
Fabrizio Coniglio.
Protagonista un
intenso Massimo
Dapporto, con
Susanna Marcomeni,
Roberto
D’Alessandro, Matteo
Francoma-
«La scorciatoia o la raccomanda
-
zione è avvertita dalla nostra socie
-
tà», sottolinea Pietro Mezzasoma,
produttore dello spettacolo «come
qualcosa di necessario per soprav
-
vivere. Forse, in fondo, non credia
-
mo più nella possibilità di essere
tutti uguali di fronte alla legge
e
nella emancipazione sociale
economica. E questo è lo snodo
più fortemente attuale della storia
pire come gestire al me-
glio la sua eredità. Per
chi non l’avessericono-
sciuta, a grandi linee que-
sta è a trama del Lear
shakespeariano, anche se
radicalmente riletta co-
me accade nel nuovo
spettacolo della Nina’s
Molta musica, risate
ratorie ma nel cuore
grande emozione.
Dal 10 al 20 gennaio.
Teatro Carcano, corso
Porta Romana 63.
diversi - 34-25 euro.
riproduzione
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :19
SUPERFICIE :15 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
una
di
Orari
®
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :19
SUPERFICIE :15 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
Dapporto, un borghese piccolo al Parenti zywvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRPOMLI
TEATRO Tratto dal r om an-
zo di Vincenzo Cerami e
già capolavoro cinemato-
grafico di Monicelli c on
Alberto Sordi, vsrponlihgecbUEUn borghese
piccolo piccolo, si trasfor-
ma, da stasera al 20, al Pa-
renti in pièce c on musi-
che di Nicola Piovani e la
regia di F abr i zi o Coni-
glio. Interpretata da Mas-
simo Dapporto (è Gio-
vanni Vivaldi) e da Susan-
na Marcomeni, Roberto
D'Alessandro, Matteo
Francomano e Federico
Rubino, la tragicomme-
dia s'interroga sulla pos-
sibilità di esser t utt i ugua-
li di f r ont ealla legge e sul
desiderio di raggirare le
regole per avere ciò di cui
si ha bisogno (Info: tea-
trofrancoparenti.it). zvutsronmlkigfedcbaZUSRPMLIHGFEDCBAA. G.
Un frame da Un borghese piccolo /C.PAJEWSKI
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :13
SUPERFICIE :9 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
DRAM M A zwvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLIGEDCA
DAP PORTO
GIUSTIZIERE
Giovanni Vivaldi, im-
piegato statale, sogna
per il figlio il postoosto fis-
so. Attraverso raccomandazioni
riesce a ottenere il temaema d'esame
del concorso. Ma, proprio quella
mattina, il ragazzoagazzo gli muore fra
le braccia, colpito da una pallot-
tola vagante partita da unnaa mani-
festazione. La disperazione tra-
sformerà il padre in giustiziere.
Dal romanzo di Vincenzo Cera-
mi, poi capolavoro cinematogra-
fico di Monicelli, «Un borghese
piccolo piccolo» è un ritratto
spietato di quell'Italietta post
boom economicoico e alle soglie
degli anni d i p iombo, già incline
al compromesso e alla corruzio-
ne pur di per realizzare i suoi
sogni. Con Massimo Dappor-
to e Susanna Marcomeni.
Sce l t o p e r ch é È un «come
eravamo» purtroppo preveg-
gente e di agghiacciante at-
tualità. • c.c.
f Un borghese piccolo piccolo zwvutsrqponmlkihgfedcbaZYWVUTSRPONM
Teatro Franco Parenti. Via Pier
Lombardo 14. Tel. 02.59.99.52.06
Quando Dal 9 al 20 genn.
Mart. e ven. ore 20, mere, ore
19.45, giov. ore 21, sab. ore 20.30,
dom. ore 16.15.
Prezzi 38/ 18 euro
D RAM M A
Giovan n i Vivald i, im -
piegat o statale, sogn a
p er il figlio il p fis-
so. Attraverso raccomandazion i
riesce a ottener e il t d'esam e
d el concorso. Ma, p r opr io quella
mattin a, il r gli muor e fr a
le braccia, colpito da u n a pallot-
tola vagan te partita da u man i-
festazion e. La disperazion e tra-
sformer à il pad re in giustizier e.
Dal r omanzo d i Vincenzo Cera-
m i, p oi capolavor o cinematogr a-
fico di Monicelli, «Un borghese
piccolo piccolo» è u n ritratto
spieta t o d i quell'Italiet t a post
boo m econom e alle soglie
degli an n i d i p iomb o, già inclin e
al compromesso e alla corruzio-
n e pu r di p er realizzare i su oi
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :47
SUPERFICIE :16 %
PERIODICITÀ :Settimanale

DIFFUSIONE :(75000)
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019

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  • 1. Teatro DapportocomeSordi Unborghesepiccolopiccolo di Livia Grossi a pagina 16 Il romanzo «Un borghese piccolo piccolo» sembra scrit- to oggi, l’unica differenza è che quarant’anni anni fa non eravamoancora dei professio- nisti del fai da te giustiziali- sta». Massimo Dapporto è at- tesissimo al teatro Franco Pa- renti per la sua nuova sfida, la versione teatrale del celebre romanzo di Vincenzo Cerami- del 1976,già capolavoro cine- matografico di Mario Moni- celli con Alberto Sordi nel ruolo del protagonista. Nel rispetto del copione originale in scena (con la re- gia di Fabrizio Coniglio) la vi- cenda di Giovanni Vivaldi (Dapporto), un uomo di pro- vincia qui alla disperata ricer- ca di una «scorciatoia» per esaudire il suo più grande so- gno, sistemare il figlio Mario gno, sistemare il figlio Mario proprio nel ministero dovelui lavora da oltre trent’anni, un obiettivo che gli costerà caro: per dare un futuro alfiglio do- vrà entrare in massoneria e sottoporsi alle improbabili prove che questo comporta. Una storia dall’inizio grotte- sco che sul palco diventa commedia tragicomica dal fi- nale amaro, un’ora e venti in non posso che esserefelice di sentire la platea con me». Con un allestimento che divide il palco in tre situazioni, l’uffi- cio della massoneria, la barac- ca sul lago dove Giovanni va a pescare con il figlio (Roberto D’Alessandro) e la casa della famiglia Vivaldi (la madre Amalia è Susanna Marcome- ni), lo spettacolo tra risate e momenti tragici, è un’ ottima occasione per osservareil no- stro tempo. Sulle scorciatoie nel mondo del lavoro Dappor- to è chiaro: «Oggi quando un padre va in pensione sembra che sia quasi un diritto che il suo posto venga preso dal fi- glio, una realtà che mi fa rab- brividire. E vale anche per le nefaste raccomandazioni: se c’èqualcuno di veramente va- AncheDapportotienefamiglia L’attoreprotagonistadi «Un borghesepiccolopiccolo»al Parenti cui non si smette di riflettere. «I temi proposti dal testo sono di un’attualità sconcer- tante e gli spettatori lo sento- no», sottolinea Dapporto, «in qualsiasi città abbiamo avuto un ottimo riscontro, a sud molti si sono identificati, il pubblico erano dalla mia par- te. Come persona non sono d’accordo, come attore invece Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,16 SUPERFICIE :24 % DIFFUSIONE :(658571) AUTORE :Di Livia Grossi 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 2. c’èqualcuno di veramente va- lido mi limito a segnalare il suo nome. Anche in teatro funziona così, ma alla fine è solo il pubblico a decretare il successo». Dapporto conclu- de con una considerazione politica: «Mi farebbe molto piacere che dopo lo spettaco- lo il pubblico riflettesse su ciò che ha visto, sulla propria in- tegrità esui valori che dobbia- mo difendere, oggi come qua- rant’anni fa,massoneria ema- fia sono ben presenti, spero che questo spettacolo possa diventare un piccolo elemen- to di prevenzione quotidiana, non c’èbisogno della tragedia per agire, quando la mafia è silente significa che sta lavo- rando». Livia Grossi © RIPRODUZIONE RISERVATA Un posto al ministero Massimo Dapporto e Roberto D’Alessandro in scena In pillole ● Massimo Dapporto è il protagonista di «Un borghese piccolo piccolo» di Vincenzo Cerami (regia e adattamento firmati da Francesco Coniglio) ● In scena da stasera al 20 gennaio al Teatro Franco Parenti, via Pierlombardo 14. Ore 19.45, 30-38 euro. Tel. 02. 59.99.52.06 ● Dal libro di Cerami nel 1977 fu tratto il celebre film omonimo diretto da Mario Monicelli con Sordi Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,16 SUPERFICIE :24 % DIFFUSIONE :(658571) AUTORE :Di Livia Grossi 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 3. DAPPORTONEI PANNI CHE NEL FILM VESTÌ ALBERTOSORDI Al Parenti il «Borghesepiccolo piccolo» quel patto spezzato tra Stato e cittadino Luca Fazzoa pagina 6 LucaFazzo L’uomo, la società, lo Sta- to: ritratti in un’epoca in cui il patto che li teneva insieme si patto che li teneva insieme si sgretolò irreparabilmente. Era il 1976 quando Vincenzo Cerami mise nero su bianco Cerami mise nero su bianco la tragedia di Un borghesepic- colo piccolo, il travet ministe- riale Giovanni Vivaldi allepre- ALTEATROPARENTIDAL9 AL20 GENNAIO Il patto spezzatocon lo Stato del Borghese piccolo piccolo Dapporto mette in scena la tragedia dell’uomo tradito dalle istituzioni già resa immortale da Alberto Sordi Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,6 SUPERFICIE :60 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Luca Fazzo 5 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 4. riale GiovanniVivaldi alle pre- se con il crollo delle sue cer- tezze. L’anno dopo, MarioMo- nicelli portò il libro di Cerami sullo schermo e Vivaldi non poteva avere altro volto che quello di Alberto Sordi,la ma- schera per eccellenza dell’ita- liano succube e conformista. Nella ribellione finale di Vival- di-Sordi all’ingiustizia e alla solitudine era difficile non leg- gere la parafrasi dell’angoscia di una categoria sociale: l’Ita- lia della maggioranza silenzio- sa, del ceto medio perbene e bigotto, abbandonati dai valo- ri che credevano immortali e invecerepentinamente dissol- ti. Orail Borghesepiccolopicco- lo torna in scena su un palco di teatro: dal 9 al 20 gennaio al «FrancoParenti». A dare vo- cee volto a GiovanniVivaldi è MassimoDapporto. La sfida non è il confronto con Sordi ma con l’attualità di oggi, con un’Italia profondamente di- versa da quella in cui Cerami scrisse il suo libro. Maattra- versata da angosce che sono in fondo le stesse:moltiplica- te però per cento, per mille. Seil Vassallidi Sordisiritrova- vaimprovvisamente orfano di uno Stato-padre edelle sueat- tenzioni, il Vassalli di Dappor- to vain scena in un’Italia abi- tuata ormai a vivere lo Stato come nemico e la solitudine come condizione normale dell’esistenza. Il finale è noto: la tragedia cheirrompe nella vita di com- promessi e di ambizioni me- schine di Giovanni,la morte di un figlio per mano di un rapinatore che esplode nelle quattro pareti del suo univer- so. L’impiegato ministeriale GiovanniVivaldi scegliedi far- sigiustizia da sé: non diversa- mente, aben guardare, da co- me lo aveva fatto, appena quattro anni prima del libro di Cerami, un altro travet fru- strato, cantato nel 1973 nella Storia di un impiegato di Fa- brizio DeAndrè. Il bombarolo di DeAndrè prende di mira il Parlamento. E fallisce. Più di- rettamente, l’impiegato di Ce- rami prende di mira l’assassi- no di suo figlio, e riesce nell’impresa. Mala reazione è la medesima, medesima l’estrazione sociale, identici gli effetti deflagranti del crollo di ogni illusione. Messodi fronte alla peggio- re tragedia che possa toccare a un genitore, Vivaldi tocca conmano l’inadeguatezzadel- con mano l’inadeguatezzadel- lo Stato a mantenere le sue promesse: l’ordine, la giusti- zia, la punizione dei colpevo- li. Non aspetta neanche la fi- ne delle indagini, perché per- cepisce chiaramente che il patto che lo ha legato fino a quel giorno allo Stato - la ri- nuncia a pensare in cambio della protezione - era un pat- to fittizio, uno scambio asen- so unico. Lo Statonon si pre- occupa di proteggere il suo servo Giovanni:si preoccupa di sestesso,pratica il proprio diritto amarcire tra massone- rie e corruzioni. E il travet si ribella. Oggidel diritto di farsi giu- stizia da soli si parla aperta- mente, tra legittime difese e timori di Far West. A qua- rant’anni dal suo esordio,l’im- piegato GiovanniVivaldi si ri- prende la primogenitura dell’idea. «Unborghese piccolo picco- lo», adattamento e regia di Fabrizio Coniglio con Massi- mo Dapporto, musiche origi- nali di Nicola Piovani. Dal 9 al 20 gennaio al Teatro Fran- co Parenti. Biglietti da 30 a 38 euro, 02/59995206 o www.teatrofrancoparenti.it LATRAMA Giovanni Vivaldi (nella foto Massimo Dapporto)è un «Borghese piccolo piccolo», un uomo di provincia che lavora al ministero. Suodesiderio èsistemare il figlio Mario, nel ministero dovelavora da 30anni. da 30anni. Macome ottenere una spinta? DAL LIBRODI CERAMI Edopo quarant’anni mai così attuale il tema del farsi giustiza da sé Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,6 SUPERFICIE :60 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Luca Fazzo 5 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 5. di DIEGO VINCENTI – MILANO – «SEI BORGHESE, arrenditi». Così cantavano gli Afterhours di Manuel Agnelli. E come dargli torto. Speriamo almeno non così meschini come il Giovanni di VincenzoCerami, grigio impiega- to ministeriale capacedi nefan- dezze per piazzare il figliolo Ma- rio. Non finirà bene. Anzi. Ma in compenso “Un borghese piccolo piccolo” è diventato un classico, grazie anche al film di Monicelli con Alberto Sordi. A portarlo per teatri ci stainvece pensandoMas- simo Dapporto, da domani al FrancoParenti. Con lui Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessan- dro, Matteo Francomano eFede- rico Rubino.Per unlavoro diret- to da Fabrizio Coniglio (suo l’adattamento) eimpreziosito dal- le musichedi Nicola Piovani. Dapporto, com’è il suo Gio- vanni? «Èunpersonaggiocon cuisto bene, me lo sento legato ad- dosso.Non vorrei deludere ma sulpalcoècomeandare a fare una passeggiataa braccetto». Si sente più vicino al romanzo o al film? «Hosoprattuttoletto con grande attenzione il li- bro, anche perchéci so- no alcune differenze sostanziali. Ad esempioil protagonista è po- tenzialmente unassassino,aspet- to che quiabbiamo fatto emerge- re con forza». «ConGiovanniunapasseggiataabraccetto» Massi moDapportori portai nscena“ Unborghesepi ccolopi ccolo» Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :59 SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Diego Vincenti 8 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 6. “Il mio personaggio? Come uomo lo condanno Eppure il pubblico sembra stare dalla sua parte re con forza» Che giudizio si è fat- to del suo perso- naggio? «Comeuomo non posso che con- dannarlo. Lasua parabolaraccon- ta di clienteli- smo, raccoman- dazioni,illatode- viatodella masso- neria. Inoltre è unuomoche deci- de di farsi giustizia da sé, che arriva a torturare. Come interprete ci va- do d’accordo, altrimenti dovrei passareil tempo a prendermi a schiaffi. Quelloche mi colpisceè invececheil pubblicosem- brastaredallasuapar- te. Non so da cosa sia dovuto, forse c’è unaqualche formadi rispec- chiamento». Dal 1976 l ’ i t a l i a n o medio non sembra es- serecambia- to molto. «Per nulla. Al li- mite ci siamo un po’raffinati». Com’è la situazione a tea- tro? «Sonofortunato, lo spettacolo va bene ovunque.Anche perché ci sono alcuni elementi di grande forza, come il titolo e le musiche di Piovani. È stato lui avoler par- tecipare, in nome della sualunga amicizia con Cerami. Intorno pe- rò non possoche vedere ungrave abbassamentodella qualità.Cre- doche i responsabilisiano soprat- tutto molti nuovi impresari, delle speciedi avventurieri, dei botte- speciedi avventurieri, dei botte- gai». Cosa intende? «Genteche mette in piedi proget- ti senzaalcunapreparazione, cer- cando unicamentedi portareatea- tro qualchevolto televisivo che faccia cassetta,sfruttandonela vi- sibilità efregando il pubblico.C’è una grande ignoranza, è avvi- lente. Pensare che all’epocaho lavorato per dieci anni con LucioArdenzi, un vero si- gnore, che si interessava al testo, venivaalle prove,s’in- formava». Eppure sembra sem- pre innamorato del teatro. «Ècosì.Per me l’attore devenasceresulpalco- scenico, dove anch’io ho iniziato nel 1971 con unalungagavetta.Poi perun colpodi fortunasono passatoalci- nema ein tv. Ma il teatro ècentra- le, non sono mai stato fermo. In tutti i sensi.In questomi conside- ro mezzo milanese». Si è mai sentito un predesti- nato? «No ma sognavo tanto. Non ero uno studente brillante, ricordo questelunghecamminate peran- darearipetizione, m’immaginavo di essereuno dei Beatles, pensi lei. Sognavoil successo.Dovreiri- cominciare anche ora che sono piuttostogrande. Si migliora coi sogni. Anche con quelli a occhi aperti». DA DOMANI AL PARENTI Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :59 SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Diego Vincenti 8 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 7. “Qualitàin ribasso a teatro Colpaanchedegli impresari che cercano qualchevolto tv per fare cassetta C’ÈUNAGRANDE IGNORANZA Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :59 SUPERFICIE :34 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Diego Vincenti 8 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 8. G iovanni Vivaldi, impiegato ministeriale, vuole garantire un futuro al figlio non troppo brillante, appena diplomato in ragioneria. Per farlo, è disposto a tutto. Anche a entrare nella massoneria, grazie a cui ottiene in anticipo il testo del concorso che porterà il pargolo all’agognato posto fisso. pagina XI DAPPORTO “ILPUBBLICOAMA ILMIOBORGHESE” Sara Chiappori SARACHIAPPORI G iovanni Vivaldi, impiegato ministeriale, vuole garantire un futuro al figlio non troppo brillante, appena diplomato in ragioneria. Per farlo, è disposto a tutto. Anche a entrare nella massoneria, grazie a cui ottiene in anticipo il testo del concorso che porterà il pargolo all’agognato posto fisso. Il ragazzo però resta accidentalmente ucciso durante una rapina in banca sotto gli occhi del padre, che a questo punto decide di farsi giustizia da solo. Un borghese piccolo piccolo , romanzo di Vincenzo Cerami del 1976 portato al cinema l’anno dopo da Mario Monicelli con Alberto Sordi nel ruolo dell’opaco travet che diventa assassino, arriva in teatro contando sulla solida interpretazione di Massimo Dapporto (con Susanna Marcomeri, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano, Federico Rubino), nella riscrittura di Fabrizio Coniglio, anche regista, con musiche originali di Nicola Piovani (da stasera al Parenti). Dapporto, il romanzo di Cerami e il film di Monicelli sono degli anni Settanta. Quanto è cambiata l’Italia da allora? «Ho vissuto quel periodo esto vivendo anche questo, per fortuna, vuol dire che sono ancora vivo anche se quello che vedo intorno a me non induce all’ottimismo. Direi che non è cambiato niente. L’arte della truffa edella raccomandazione, il familismo, il qualunquismo, la giustizia fai date, il disprezzo per le istituzioni: siamo diventati dei professionisti, una volta eravamo più naif». L’idea di fare questo spettacolo è stata sua? «No,di Fabrizio Coniglio, giovane regista che non conoscevo. Mi ha proposto il suo adattamento, ho accettato di leggerlo per cortesia, ma senza crederci molto. Sono stato costretto a cambiare subito idea, è un ottimo copione. Ela MassimoDapporto “Ilmio borghese piccolo troppo amato dal pubblico” Intervista Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,11 SUPERFICIE :49 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Sara Chiappori 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 9. conferma la stiamo avendo ogni sera, dagli spettatori. Anche se registro un dato inquietante». Quale? «Il pubblico sta dalla parte di Giovanni Vivaldi. Fa il tifo per lui e il suo sistema di microcriminalità famigliare, quando festeggia perché è riuscito a procurarsi il testo del concorso e, ancora peggio, quando si fa giustizia da solo. Dàda pensare, no?» Inevitabile parlare di Alberto Sordi. Quanta distanza ha preso da lui? «Avevo visto il film all’epoca, quando era uscito, l’ho naturalmente rivisto per lo spettacolo. Imitare Sordi è impossibile, oltre che ridicolo, sembrerebbe subito “Tale&Quale Show”. Il nostro testo, poi, è un adattamento dal romanzo enon dal film. Ho lavorato su aspetti che la sceneggiatura di Monicelli non sottolineava, ho reso il mio personaggio più scuro. Fin dall’inizio, per esempio, mostra segni di essere un violento e un potenziale assassino». Ha mai conosciuto Sordi? «Da piccolo, l’avevo incontrato con papà. Abbiamo anche fatto un film insieme. Avevo un paio di battute in Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy. Un giorno, durante una pausa, stavo mangiando il mio cestino del pranzo seduto su un marciapiede sotto la terrazza di un grande ristorante. Sordi era lì, si affaccia e mi urla “stai a magnà er pappone, eh?”». A proposto di suo padre, vi assomigliate molto. «Fisicamente, ma siamo due attori molto diversi. Papà ha sempre voluto fare solo il teatro comico e musicale, niente prosa. Così mi ha lasciato campo libero dove lui non era mai andato. Abbiamo anche provato a fare qualcosa insieme, siamo durati mezz’ora. Lui voleva che dicessi le battute come le avrebbe dette lui. “Ma che senso ha se sembriamo uguali?”, rispondevo io. Niente da fare, incompatibili. Eravamo più ©RIPRODUZIONERISERVATA legati come padre e figlio che come attori. Prima di morire, mi ha detto una cosa molto bella: “me ne vado sapendo che il pubblico è dalla tua parte”». Cinema, televisione, ultimamente molto teatro. «Il teatro è la basedi tutto. Sesai fare quello, sai fare tutto. Ho cominciato nel 1971e spero di continuare ancora a lungo. Non schifo né la tv né il cinema, anzi. Ma il teatro èun’altra cosa, sesto senza per troppo tempo, vado in astinenza». Glispettatori in sala festeggiano quando truffa lo Stato e quando sifa giustizia da solo, dà da pensare... Al teatro Franco Parenti “Un borghese piccolo piccolo” è in via Pier Lombardo 14da stasera (19,45) al 20 gennaio, 30/18 euro. Foto: due scene dello spettacolo. Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,11 SUPERFICIE :49 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Sara Chiappori 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 10. Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1,11 SUPERFICIE :49 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Sara Chiappori 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 11. «UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO»: MUSICHE DI NICOLA PIOVANI Dal cinema al palco Dapporto come Sordi Al Parenti la versione teatrale del romanzo di Cerami Quanto ècambiata l’Italia, e quanto certi italiani, rispetto agli anni Settanta? Al netto delle diverse tensioni politi- che esociali, ben poco. Alme- no a guardare alla storia rac- contata da Vincenzo Cerami in “Un borghese piccolo pic- colo”, libro del 1976 che l’an- no successivo fu portato al ci- nema con splendidi risultati da Mario Monicelli. Stasera al Parenti arriva la versione teatrale del testo nell’adattamento di Fabrizio Coniglio, che cura anche la regia. Nel ruolo che fu di Al- berto Sordi –il borghese tra- gicamente “piccolo piccolo” – c’è Massimo Dapporto: at- tore che nella sua bella car- riera ha frequentato spesso gli umori della commedia al- l’italiana (indimenticabile ne “La Famiglia” di Ettore Sco- la) e che saprà quindi attin- gere ad alcuni tic sordiani del film di Monicelli. Tic che so- no gli eterni vizi italiani: l’os- sessione del posto fisso, la ri- cerca dell’aiutino, la medio- crità nel dimostrarsi arro- gante con i sottoposti eosse- quioso verso i superiori. Il romanzo di Vincenzo Cerami rimane però la prin- cipale ispirazione del testo di Coniglio. Eallo stesso Ce- rami riporta l’autore delle musiche dello spettacolo, Nicola Piovani, che dello scrittore romano scomparso nel 2013 – oltre acondivide- re successi come l’Oscar del 1998 per “La vita èbella” – è stato molto amico. Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, fino al 20 gennaio, 30/38 euro, tel. 02-9995206 — c BY NCNDALCUNIDIRITTIRISERVATI FRANCESCO GAROZZO Massimo Dapportoin scenain “Un borghese piccolo piccolo” Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :1 SUPERFICIE :15 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Francesco Garozzo 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 12. compagni di pal- con i quali mi sono benissimo, e dai responsi di pubbli- –spiega Cirilli –a Ve- una piazza meno di musical rispet- a Milano, la gente ci con Elio e Geppi Cuccia- ri nel ruolo di Gomez e Morticia) la Famiglia Ad- dams punta più sulla co- municazione che sulla ricchezza formale. E la formula sembra riuscita. «Io e Gomez? Diversi a un primo sguardo, in storia racconta di Merco- ledì che si innamora di un ragazzino e intende organizzare una cena speciale a casa Addams con la famiglia di lui: «Gomez deve nasconde- re il vero motivo alla mo- glie, e questo inganno lo fa lo zio Fester». C’èpo- sto anche per il cinema? «Sì, a primavera sarò un parroco di paese nel film drammatico ‘Nati 2 vol- te’di Pierluigi Di Lallo». riproduzione riservata ® DOVE,COME QUANDO PARENTIMassimoDapportoèl’impiegato checercainognimododipiazzareilfiglio disperazionedel borghesepiccolo Dal 9 al 20 gennaio. Teatro Franco Parenti Via Pier Lombardo, 14 Vivaldi è un borghese pic- piccolo, un grigio impiegato Spinto da un unico “sistemare”il figlio Ma- proprio nel ministero in cui lui lavora da oltre trent’anni. come ottenere una raccoman- per Mario? Ecco l’inizio sua ricerca disperata di una in questo caso rappre- dalla massoneria, che lo Approda al Franco Parenti Un borghese Piccolo piccolo, tratto dal romanzo di Vincenzo Cerami (e diventato capolavoro al cinema con la regia di e il volto tragico di Alberto Sordi) con le mu- siche di Nicola Piovani e la regia di Fabrizio Coniglio. Protagonista un intenso Massimo Dapporto, con Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francoma- «La scorciatoia o la raccomanda - zione è avvertita dalla nostra socie - tà», sottolinea Pietro Mezzasoma, produttore dello spettacolo «come qualcosa di necessario per soprav - vivere. Forse, in fondo, non credia - mo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nella emancipazione sociale economica. E questo è lo snodo più fortemente attuale della storia pire come gestire al me- glio la sua eredità. Per chi non l’avessericono- sciuta, a grandi linee que- sta è a trama del Lear shakespeariano, anche se radicalmente riletta co- me accade nel nuovo spettacolo della Nina’s Molta musica, risate ratorie ma nel cuore grande emozione. Dal 10 al 20 gennaio. Teatro Carcano, corso Porta Romana 63. diversi - 34-25 euro. riproduzione Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :19 SUPERFICIE :15 % AUTORE :N.D. 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 13. una di Orari ® Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :19 SUPERFICIE :15 % AUTORE :N.D. 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 14. Dapporto, un borghese piccolo al Parenti zywvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRPOMLI TEATRO Tratto dal r om an- zo di Vincenzo Cerami e già capolavoro cinemato- grafico di Monicelli c on Alberto Sordi, vsrponlihgecbUEUn borghese piccolo piccolo, si trasfor- ma, da stasera al 20, al Pa- renti in pièce c on musi- che di Nicola Piovani e la regia di F abr i zi o Coni- glio. Interpretata da Mas- simo Dapporto (è Gio- vanni Vivaldi) e da Susan- na Marcomeni, Roberto D'Alessandro, Matteo Francomano e Federico Rubino, la tragicomme- dia s'interroga sulla pos- sibilità di esser t utt i ugua- li di f r ont ealla legge e sul desiderio di raggirare le regole per avere ciò di cui si ha bisogno (Info: tea- trofrancoparenti.it). zvutsronmlkigfedcbaZUSRPMLIHGFEDCBAA. G. Un frame da Un borghese piccolo /C.PAJEWSKI Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :13 SUPERFICIE :9 % AUTORE :N.D. 9 gennaio 2019 - Edizione Milano
  • 15. DRAM M A zwvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLIGEDCA DAP PORTO GIUSTIZIERE Giovanni Vivaldi, im- piegato statale, sogna per il figlio il postoosto fis- so. Attraverso raccomandazioni riesce a ottenere il temaema d'esame del concorso. Ma, proprio quella mattina, il ragazzoagazzo gli muore fra le braccia, colpito da una pallot- tola vagante partita da unnaa mani- festazione. La disperazione tra- sformerà il padre in giustiziere. Dal romanzo di Vincenzo Cera- mi, poi capolavoro cinematogra- fico di Monicelli, «Un borghese piccolo piccolo» è un ritratto spietato di quell'Italietta post boom economicoico e alle soglie degli anni d i p iombo, già incline al compromesso e alla corruzio- ne pur di per realizzare i suoi sogni. Con Massimo Dappor- to e Susanna Marcomeni. Sce l t o p e r ch é È un «come eravamo» purtroppo preveg- gente e di agghiacciante at- tualità. • c.c. f Un borghese piccolo piccolo zwvutsrqponmlkihgfedcbaZYWVUTSRPONM Teatro Franco Parenti. Via Pier Lombardo 14. Tel. 02.59.99.52.06 Quando Dal 9 al 20 genn. Mart. e ven. ore 20, mere, ore 19.45, giov. ore 21, sab. ore 20.30, dom. ore 16.15. Prezzi 38/ 18 euro D RAM M A Giovan n i Vivald i, im - piegat o statale, sogn a p er il figlio il p fis- so. Attraverso raccomandazion i riesce a ottener e il t d'esam e d el concorso. Ma, p r opr io quella mattin a, il r gli muor e fr a le braccia, colpito da u n a pallot- tola vagan te partita da u man i- festazion e. La disperazion e tra- sformer à il pad re in giustizier e. Dal r omanzo d i Vincenzo Cera- m i, p oi capolavor o cinematogr a- fico di Monicelli, «Un borghese piccolo piccolo» è u n ritratto spieta t o d i quell'Italiet t a post boo m econom e alle soglie degli an n i d i p iomb o, già inclin e al compromesso e alla corruzio- n e pu r di p er realizzare i su oi Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :47 SUPERFICIE :16 % PERIODICITÀ :Settimanale DIFFUSIONE :(75000) AUTORE :N.D. 9 gennaio 2019