Dal 9 al 20 gennaio al Teatro Franco Parenti
tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
adattamento e regia Fabrizio Coniglio
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro,
Matteo Francomano, Federico Rubino
musiche originali Nicola Piovani
costumi Sandra Cardini
scene Gaspare De Pascali
luci Valerio Peroni
assistente alla regia Alessandro Marmorini
assistente ai costumi Alice Rinaldi
assistente alle scene Valeria Di Maria
produzione Pietro Mezzasoma
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo Dapporto
1. Teatro
DapportocomeSordi
Unborghesepiccolopiccolo
di Livia Grossi
a pagina 16
Il romanzo «Un borghese
piccolo piccolo» sembra scrit-
to oggi, l’unica differenza è
che quarant’anni anni fa non
eravamoancora dei professio-
nisti del fai da te giustiziali-
sta». Massimo Dapporto è at-
tesissimo al teatro Franco Pa-
renti per la sua nuova sfida, la
versione teatrale del celebre
romanzo di Vincenzo Cerami-
del 1976,già capolavoro cine-
matografico di Mario Moni-
celli con Alberto Sordi nel
ruolo del protagonista.
Nel rispetto del copione
originale in scena (con la re-
gia di Fabrizio Coniglio) la vi-
cenda di Giovanni Vivaldi
(Dapporto), un uomo di pro-
vincia qui alla disperata ricer-
ca di una «scorciatoia» per
esaudire il suo più grande so-
gno, sistemare il figlio Mario
gno, sistemare il figlio Mario
proprio nel ministero dovelui
lavora da oltre trent’anni, un
obiettivo che gli costerà caro:
per dare un futuro alfiglio do-
vrà entrare in massoneria e
sottoporsi alle improbabili
prove che questo comporta.
Una storia dall’inizio grotte-
sco che sul palco diventa
commedia tragicomica dal fi-
nale amaro, un’ora e venti in
non posso che esserefelice di
sentire la platea con me». Con
un allestimento che divide il
palco in tre situazioni, l’uffi-
cio della massoneria, la barac-
ca sul lago dove Giovanni va a
pescare con il figlio (Roberto
D’Alessandro) e la casa della
famiglia Vivaldi (la madre
Amalia è Susanna Marcome-
ni), lo spettacolo tra risate e
momenti tragici, è un’ ottima
occasione per osservareil no-
stro tempo. Sulle scorciatoie
nel mondo del lavoro Dappor-
to è chiaro: «Oggi quando un
padre va in pensione sembra
che sia quasi un diritto che il
suo posto venga preso dal fi-
glio, una realtà che mi fa rab-
brividire. E vale anche per le
nefaste raccomandazioni: se
c’èqualcuno di veramente va-
AncheDapportotienefamiglia
L’attoreprotagonistadi «Un borghesepiccolopiccolo»al Parenti
cui non si smette di riflettere.
«I temi proposti dal testo
sono di un’attualità sconcer-
tante e gli spettatori lo sento-
no», sottolinea Dapporto, «in
qualsiasi città abbiamo avuto
un ottimo riscontro, a sud
molti si sono identificati, il
pubblico erano dalla mia par-
te. Come persona non sono
d’accordo, come attore invece
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PAGINE :1,16
SUPERFICIE :24 %
DIFFUSIONE :(658571)
AUTORE :Di Livia Grossi
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
3. DAPPORTONEI PANNI CHE NEL FILM VESTÌ ALBERTOSORDI
Al Parenti il «Borghesepiccolo piccolo»
quel patto spezzato tra Stato e cittadino
Luca Fazzoa pagina 6
LucaFazzo
L’uomo, la società, lo Sta-
to: ritratti in un’epoca in cui il
patto che li teneva insieme si
patto che li teneva insieme si
sgretolò irreparabilmente.
Era il 1976 quando Vincenzo
Cerami mise nero su bianco
Cerami mise nero su bianco
la tragedia di Un borghesepic-
colo piccolo, il travet ministe-
riale Giovanni Vivaldi allepre-
ALTEATROPARENTIDAL9 AL20 GENNAIO
Il patto spezzatocon lo Stato
del Borghese piccolo piccolo
Dapporto mette in scena la tragedia dell’uomo tradito
dalle istituzioni già resa immortale da Alberto Sordi
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PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Luca Fazzo
5 gennaio 2019 - Edizione Milano
4. riale GiovanniVivaldi alle pre-
se con il crollo delle sue cer-
tezze. L’anno dopo, MarioMo-
nicelli portò il libro di Cerami
sullo schermo e Vivaldi non
poteva avere altro volto che
quello di Alberto Sordi,la ma-
schera per eccellenza dell’ita-
liano succube e conformista.
Nella ribellione finale di Vival-
di-Sordi all’ingiustizia e alla
solitudine era difficile non leg-
gere la parafrasi dell’angoscia
di una categoria sociale: l’Ita-
lia della maggioranza silenzio-
sa, del ceto medio perbene e
bigotto, abbandonati dai valo-
ri che credevano immortali e
invecerepentinamente dissol-
ti.
Orail Borghesepiccolopicco-
lo torna in scena su un palco
di teatro: dal 9 al 20 gennaio
al «FrancoParenti». A dare vo-
cee volto a GiovanniVivaldi è
MassimoDapporto. La sfida
non è il confronto con Sordi
ma con l’attualità di oggi, con
un’Italia profondamente di-
versa da quella in cui Cerami
scrisse il suo libro. Maattra-
versata da angosce che sono
in fondo le stesse:moltiplica-
te però per cento, per mille.
Seil Vassallidi Sordisiritrova-
vaimprovvisamente orfano di
uno Stato-padre edelle sueat-
tenzioni, il Vassalli di Dappor-
to vain scena in un’Italia abi-
tuata ormai a vivere lo Stato
come nemico e la solitudine
come condizione normale
dell’esistenza.
Il finale è noto: la tragedia
cheirrompe nella vita di com-
promessi e di ambizioni me-
schine di Giovanni,la morte
di un figlio per mano di un
rapinatore che esplode nelle
quattro pareti del suo univer-
so. L’impiegato ministeriale
GiovanniVivaldi scegliedi far-
sigiustizia da sé: non diversa-
mente, aben guardare, da co-
me lo aveva fatto, appena
quattro anni prima del libro
di Cerami, un altro travet fru-
strato, cantato nel 1973 nella
Storia di un impiegato di Fa-
brizio DeAndrè. Il bombarolo
di DeAndrè prende di mira il
Parlamento. E fallisce. Più di-
rettamente, l’impiegato di Ce-
rami prende di mira l’assassi-
no di suo figlio, e riesce
nell’impresa. Mala reazione è
la medesima, medesima
l’estrazione sociale, identici
gli effetti deflagranti del crollo
di ogni illusione.
Messodi fronte alla peggio-
re tragedia che possa toccare
a un genitore, Vivaldi tocca
conmano l’inadeguatezzadel-
con mano l’inadeguatezzadel-
lo Stato a mantenere le sue
promesse: l’ordine, la giusti-
zia, la punizione dei colpevo-
li. Non aspetta neanche la fi-
ne delle indagini, perché per-
cepisce chiaramente che il
patto che lo ha legato fino a
quel giorno allo Stato - la ri-
nuncia a pensare in cambio
della protezione - era un pat-
to fittizio, uno scambio asen-
so unico. Lo Statonon si pre-
occupa di proteggere il suo
servo Giovanni:si preoccupa
di sestesso,pratica il proprio
diritto amarcire tra massone-
rie e corruzioni. E il travet si
ribella.
Oggidel diritto di farsi giu-
stizia da soli si parla aperta-
mente, tra legittime difese e
timori di Far West. A qua-
rant’anni dal suo esordio,l’im-
piegato GiovanniVivaldi si ri-
prende la primogenitura
dell’idea.
«Unborghese piccolo picco-
lo», adattamento e regia di
Fabrizio Coniglio con Massi-
mo Dapporto, musiche origi-
nali di Nicola Piovani. Dal 9
al 20 gennaio al Teatro Fran-
co Parenti. Biglietti da 30 a
38 euro, 02/59995206 o
www.teatrofrancoparenti.it
LATRAMA
Giovanni
Vivaldi (nella
foto Massimo
Dapporto)è
un «Borghese
piccolo
piccolo»,
un uomo
di provincia
che lavora
al ministero.
Suodesiderio
èsistemare
il figlio Mario,
nel ministero
dovelavora
da 30anni.
da 30anni.
Macome
ottenere
una spinta?
DAL LIBRODI CERAMI
Edopo quarant’anni
mai così attuale il tema
del farsi giustiza da sé
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PAESE :Italia
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PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Luca Fazzo
5 gennaio 2019 - Edizione Milano
5. di DIEGO VINCENTI
– MILANO –
«SEI BORGHESE, arrenditi».
Così cantavano gli Afterhours di
Manuel Agnelli. E come dargli
torto. Speriamo almeno non così
meschini come il Giovanni di
VincenzoCerami, grigio impiega-
to ministeriale capacedi nefan-
dezze per piazzare il figliolo Ma-
rio. Non finirà bene. Anzi. Ma in
compenso “Un borghese piccolo
piccolo” è diventato un classico,
grazie anche al film di Monicelli
con Alberto Sordi. A portarlo per
teatri ci stainvece pensandoMas-
simo Dapporto, da domani al
FrancoParenti. Con lui Susanna
Marcomeni, Roberto D’Alessan-
dro, Matteo Francomano eFede-
rico Rubino.Per unlavoro diret-
to da Fabrizio Coniglio (suo
l’adattamento) eimpreziosito dal-
le musichedi Nicola Piovani.
Dapporto, com’è il suo Gio-
vanni?
«Èunpersonaggiocon cuisto
bene, me lo sento legato ad-
dosso.Non vorrei deludere
ma sulpalcoècomeandare
a fare una passeggiataa
braccetto».
Si sente più vicino al
romanzo o al film?
«Hosoprattuttoletto con
grande attenzione il li-
bro, anche perchéci so-
no alcune differenze sostanziali.
Ad esempioil protagonista è po-
tenzialmente unassassino,aspet-
to che quiabbiamo fatto emerge-
re con forza».
«ConGiovanniunapasseggiataabraccetto»
Massi moDapportori portai nscena“ Unborghesepi ccolopi ccolo»
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PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
6. “Il mio personaggio?
Come uomo lo condanno
Eppure il pubblico sembra
stare dalla sua parte
re con forza»
Che giudizio si è fat-
to del suo perso-
naggio?
«Comeuomo non
posso che con-
dannarlo. Lasua
parabolaraccon-
ta di clienteli-
smo, raccoman-
dazioni,illatode-
viatodella masso-
neria. Inoltre è
unuomoche deci-
de di farsi giustizia
da sé, che arriva a
torturare. Come interprete ci va-
do d’accordo, altrimenti dovrei
passareil tempo a prendermi a
schiaffi. Quelloche mi colpisceè
invececheil pubblicosem-
brastaredallasuapar-
te. Non so da cosa
sia dovuto, forse
c’è unaqualche
formadi rispec-
chiamento».
Dal 1976
l ’ i t a l i a n o
medio non
sembra es-
serecambia-
to molto.
«Per nulla. Al li-
mite ci siamo un
po’raffinati».
Com’è la situazione a tea-
tro?
«Sonofortunato, lo spettacolo va
bene ovunque.Anche perché ci
sono alcuni elementi di grande
forza, come il titolo e le musiche
di Piovani. È stato lui avoler par-
tecipare, in nome della sualunga
amicizia con Cerami. Intorno pe-
rò non possoche vedere ungrave
abbassamentodella qualità.Cre-
doche i responsabilisiano soprat-
tutto molti nuovi impresari, delle
speciedi avventurieri, dei botte-
speciedi avventurieri, dei botte-
gai».
Cosa intende?
«Genteche mette in piedi proget-
ti senzaalcunapreparazione, cer-
cando unicamentedi portareatea-
tro qualchevolto televisivo che
faccia cassetta,sfruttandonela vi-
sibilità efregando il pubblico.C’è
una grande ignoranza, è avvi-
lente. Pensare che all’epocaho
lavorato per dieci anni con
LucioArdenzi, un vero si-
gnore, che si interessava al
testo, venivaalle prove,s’in-
formava».
Eppure sembra sem-
pre innamorato del
teatro.
«Ècosì.Per me l’attore
devenasceresulpalco-
scenico, dove anch’io
ho iniziato nel 1971
con unalungagavetta.Poi perun
colpodi fortunasono passatoalci-
nema ein tv. Ma il teatro ècentra-
le, non sono mai stato fermo. In
tutti i sensi.In questomi conside-
ro mezzo milanese».
Si è mai sentito un predesti-
nato?
«No ma sognavo tanto. Non ero
uno studente brillante, ricordo
questelunghecamminate peran-
darearipetizione, m’immaginavo
di essereuno dei Beatles, pensi
lei. Sognavoil successo.Dovreiri-
cominciare anche ora che sono
piuttostogrande. Si migliora coi
sogni. Anche con quelli a occhi
aperti».
DA DOMANI
AL PARENTI
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PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
7. “Qualitàin ribasso a teatro
Colpaanchedegli impresari
che cercano qualchevolto tv
per fare cassetta
C’ÈUNAGRANDE
IGNORANZA
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PAESE :Italia
PAGINE :59
SUPERFICIE :34 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Diego Vincenti
8 gennaio 2019 - Edizione Milano
8. G
iovanni Vivaldi,
impiegato ministeriale,
vuole garantire un
futuro al figlio non troppo
brillante, appena diplomato in
ragioneria. Per farlo, è disposto
a tutto. Anche a entrare nella
massoneria, grazie a cui
ottiene in anticipo il testo del
concorso che porterà il pargolo
all’agognato posto fisso.
pagina XI
DAPPORTO
“ILPUBBLICOAMA
ILMIOBORGHESE”
Sara Chiappori
SARACHIAPPORI
G
iovanni Vivaldi,
impiegato
ministeriale, vuole
garantire un futuro al
figlio non troppo
brillante, appena diplomato in
ragioneria. Per farlo, è disposto a
tutto. Anche a entrare nella
massoneria, grazie a cui ottiene
in anticipo il testo del concorso
che porterà il pargolo
all’agognato posto fisso. Il
ragazzo però resta
accidentalmente ucciso durante
una rapina in banca sotto gli
occhi del padre, che a questo
punto decide di farsi giustizia da
solo. Un borghese piccolo piccolo ,
romanzo di Vincenzo Cerami del
1976 portato al cinema l’anno
dopo da Mario Monicelli con
Alberto Sordi nel ruolo dell’opaco
travet che diventa assassino,
arriva in teatro contando sulla
solida interpretazione di
Massimo Dapporto (con Susanna
Marcomeri, Roberto
D’Alessandro, Matteo
Francomano, Federico Rubino),
nella riscrittura di Fabrizio
Coniglio, anche regista, con
musiche originali di Nicola
Piovani (da stasera al Parenti).
Dapporto, il romanzo di
Cerami e il film di Monicelli sono
degli anni Settanta. Quanto è
cambiata l’Italia da allora?
«Ho vissuto quel periodo esto
vivendo anche questo, per fortuna,
vuol dire che sono ancora vivo
anche se quello che vedo intorno a
me non induce all’ottimismo. Direi
che non è cambiato niente. L’arte
della truffa edella
raccomandazione, il familismo, il
qualunquismo, la giustizia fai date,
il disprezzo per le istituzioni: siamo
diventati dei professionisti, una
volta eravamo più naif».
L’idea di fare questo
spettacolo è stata sua?
«No,di Fabrizio Coniglio, giovane
regista che non conoscevo. Mi ha
proposto il suo adattamento, ho
accettato di leggerlo per cortesia,
ma senza crederci molto. Sono
stato costretto a cambiare subito
idea, è un ottimo copione. Ela
MassimoDapporto
“Ilmio borghese piccolo
troppo amato dal pubblico”
Intervista
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PAESE :Italia
PAGINE :1,11
SUPERFICIE :49 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Sara Chiappori
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
10. Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1,11
SUPERFICIE :49 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Sara Chiappori
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
11. «UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO»: MUSICHE DI NICOLA PIOVANI
Dal cinema al palco
Dapporto come Sordi
Al Parenti la versione teatrale del romanzo di Cerami
Quanto ècambiata l’Italia, e
quanto certi italiani, rispetto
agli anni Settanta? Al netto
delle diverse tensioni politi-
che esociali, ben poco. Alme-
no a guardare alla storia rac-
contata da Vincenzo Cerami
in “Un borghese piccolo pic-
colo”, libro del 1976 che l’an-
no successivo fu portato al ci-
nema con splendidi risultati
da Mario Monicelli.
Stasera al Parenti arriva la
versione teatrale del testo
nell’adattamento di Fabrizio
Coniglio, che cura anche la
regia. Nel ruolo che fu di Al-
berto Sordi –il borghese tra-
gicamente “piccolo piccolo”
– c’è Massimo Dapporto: at-
tore che nella sua bella car-
riera ha frequentato spesso
gli umori della commedia al-
l’italiana (indimenticabile ne
“La Famiglia” di Ettore Sco-
la) e che saprà quindi attin-
gere ad alcuni tic sordiani del
film di Monicelli. Tic che so-
no gli eterni vizi italiani: l’os-
sessione del posto fisso, la ri-
cerca dell’aiutino, la medio-
crità nel dimostrarsi arro-
gante con i sottoposti eosse-
quioso verso i superiori.
Il romanzo di Vincenzo
Cerami rimane però la prin-
cipale ispirazione del testo
di Coniglio. Eallo stesso Ce-
rami riporta l’autore delle
musiche dello spettacolo,
Nicola Piovani, che dello
scrittore romano scomparso
nel 2013 – oltre acondivide-
re successi come l’Oscar del
1998 per “La vita èbella” – è
stato molto amico.
Teatro Franco Parenti, via
Pier Lombardo 14, fino al
20 gennaio, 30/38 euro,
tel. 02-9995206 —
c BY NCNDALCUNIDIRITTIRISERVATI
FRANCESCO GAROZZO
Massimo Dapportoin scenain “Un borghese piccolo piccolo”
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :1
SUPERFICIE :15 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
AUTORE :Francesco Garozzo
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
12. compagni di pal-
con i quali mi sono
benissimo, e dai
responsi di pubbli-
–spiega Cirilli –a Ve-
una piazza meno
di musical rispet-
a Milano, la gente ci
con Elio e Geppi Cuccia-
ri nel ruolo di Gomez e
Morticia) la Famiglia Ad-
dams punta più sulla co-
municazione che sulla
ricchezza formale. E la
formula sembra riuscita.
«Io e Gomez? Diversi a
un primo sguardo, in
storia racconta di Merco-
ledì che si innamora di
un ragazzino e intende
organizzare una cena
speciale a casa Addams
con la famiglia di lui:
«Gomez deve nasconde-
re il vero motivo alla mo-
glie, e questo inganno lo
fa lo zio Fester». C’èpo-
sto anche per il cinema?
«Sì, a primavera sarò un
parroco di paese nel film
drammatico ‘Nati 2 vol-
te’di Pierluigi Di Lallo».
riproduzione riservata ®
DOVE,COME
QUANDO
PARENTIMassimoDapportoèl’impiegato
checercainognimododipiazzareilfiglio
disperazionedel
borghesepiccolo
Dal 9 al 20 gennaio. Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14
Vivaldi è un borghese pic-
piccolo, un grigio impiegato
Spinto da un unico
“sistemare”il figlio Ma-
proprio nel ministero in cui lui
lavora da oltre trent’anni.
come ottenere una raccoman-
per Mario? Ecco l’inizio
sua ricerca disperata di una
in questo caso rappre-
dalla massoneria, che lo
Approda al Franco
Parenti Un
borghese Piccolo
piccolo, tratto
dal romanzo di
Vincenzo Cerami
(e diventato capolavoro
al cinema
con la regia di
e il volto
tragico di Alberto
Sordi) con le mu-
siche di Nicola Piovani
e la regia di
Fabrizio Coniglio.
Protagonista un
intenso Massimo
Dapporto, con
Susanna Marcomeni,
Roberto
D’Alessandro, Matteo
Francoma-
«La scorciatoia o la raccomanda
-
zione è avvertita dalla nostra socie
-
tà», sottolinea Pietro Mezzasoma,
produttore dello spettacolo «come
qualcosa di necessario per soprav
-
vivere. Forse, in fondo, non credia
-
mo più nella possibilità di essere
tutti uguali di fronte alla legge
e
nella emancipazione sociale
economica. E questo è lo snodo
più fortemente attuale della storia
pire come gestire al me-
glio la sua eredità. Per
chi non l’avessericono-
sciuta, a grandi linee que-
sta è a trama del Lear
shakespeariano, anche se
radicalmente riletta co-
me accade nel nuovo
spettacolo della Nina’s
Molta musica, risate
ratorie ma nel cuore
grande emozione.
Dal 10 al 20 gennaio.
Teatro Carcano, corso
Porta Romana 63.
diversi - 34-25 euro.
riproduzione
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :19
SUPERFICIE :15 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
13. una
di
Orari
®
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PAGINE :19
SUPERFICIE :15 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
14. Dapporto, un borghese piccolo al Parenti zywvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRPOMLI
TEATRO Tratto dal r om an-
zo di Vincenzo Cerami e
già capolavoro cinemato-
grafico di Monicelli c on
Alberto Sordi, vsrponlihgecbUEUn borghese
piccolo piccolo, si trasfor-
ma, da stasera al 20, al Pa-
renti in pièce c on musi-
che di Nicola Piovani e la
regia di F abr i zi o Coni-
glio. Interpretata da Mas-
simo Dapporto (è Gio-
vanni Vivaldi) e da Susan-
na Marcomeni, Roberto
D'Alessandro, Matteo
Francomano e Federico
Rubino, la tragicomme-
dia s'interroga sulla pos-
sibilità di esser t utt i ugua-
li di f r ont ealla legge e sul
desiderio di raggirare le
regole per avere ciò di cui
si ha bisogno (Info: tea-
trofrancoparenti.it). zvutsronmlkigfedcbaZUSRPMLIHGFEDCBAA. G.
Un frame da Un borghese piccolo /C.PAJEWSKI
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SUPERFICIE :9 %
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019 - Edizione Milano
15. DRAM M A zwvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLIGEDCA
DAP PORTO
GIUSTIZIERE
Giovanni Vivaldi, im-
piegato statale, sogna
per il figlio il postoosto fis-
so. Attraverso raccomandazioni
riesce a ottenere il temaema d'esame
del concorso. Ma, proprio quella
mattina, il ragazzoagazzo gli muore fra
le braccia, colpito da una pallot-
tola vagante partita da unnaa mani-
festazione. La disperazione tra-
sformerà il padre in giustiziere.
Dal romanzo di Vincenzo Cera-
mi, poi capolavoro cinematogra-
fico di Monicelli, «Un borghese
piccolo piccolo» è un ritratto
spietato di quell'Italietta post
boom economicoico e alle soglie
degli anni d i p iombo, già incline
al compromesso e alla corruzio-
ne pur di per realizzare i suoi
sogni. Con Massimo Dappor-
to e Susanna Marcomeni.
Sce l t o p e r ch é È un «come
eravamo» purtroppo preveg-
gente e di agghiacciante at-
tualità. • c.c.
f Un borghese piccolo piccolo zwvutsrqponmlkihgfedcbaZYWVUTSRPONM
Teatro Franco Parenti. Via Pier
Lombardo 14. Tel. 02.59.99.52.06
Quando Dal 9 al 20 genn.
Mart. e ven. ore 20, mere, ore
19.45, giov. ore 21, sab. ore 20.30,
dom. ore 16.15.
Prezzi 38/ 18 euro
D RAM M A
Giovan n i Vivald i, im -
piegat o statale, sogn a
p er il figlio il p fis-
so. Attraverso raccomandazion i
riesce a ottener e il t d'esam e
d el concorso. Ma, p r opr io quella
mattin a, il r gli muor e fr a
le braccia, colpito da u n a pallot-
tola vagan te partita da u man i-
festazion e. La disperazion e tra-
sformer à il pad re in giustizier e.
Dal r omanzo d i Vincenzo Cera-
m i, p oi capolavor o cinematogr a-
fico di Monicelli, «Un borghese
piccolo piccolo» è u n ritratto
spieta t o d i quell'Italiet t a post
boo m econom e alle soglie
degli an n i d i p iomb o, già inclin e
al compromesso e alla corruzio-
n e pu r di p er realizzare i su oi
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PAGINE :47
SUPERFICIE :16 %
PERIODICITÀ :Settimanale
DIFFUSIONE :(75000)
AUTORE :N.D.
9 gennaio 2019