a cura di Carlo Orlandi (Playerdue Lighting) – Giuseppe Santagata (Fotografiaartistica.it)


Un aspetto della composizione fotografica che viene spesso trascurato è il colore. Spendiamo un sacco di tempo a scegliere la giusta esposizione e inquadratura del soggetto, ma spesso dimentichiamo come le combinazioni di colore possano fare la differenza in un’immagine fotografica.

Come la comprensione del colore può migliorare le immagini?

In quest’articolo cercherò di illustrare alcuni principi di teoria del colore, facendo vedere come alcuni fotografi usano questi meccanismi per dare più potenza alle immagini. Il colore di un’immagine colpisce emotivamente, psicologicamente e anche fisicamente, spesso senza che ce ne possiamo rendere conto. Il colore aiuta a costruire l’armonia o ad aumentare la tensione all’interno di una scena e a far prestare attenzione ai temi chiave della stessa. Familiarizzare con alcune nozioni di teoria del colore ci aiuterà a migliorare notevolmente la costruzione delle nostre fotografie.

Cos’e’ il colore?

Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.

Ogni “colore” è costituito da tre componenti:

  • Tonalità: (hue in inglese)  è la qualità percettiva con la quale si possono distinguere e identificare le diverse parti dello spettro: rosso, blu, verde, giallo, ecc. Si tratta del colore “puro”, cioè con una sola lunghezza d’onda all’interno dello spettro ottico della luce. In pittura il colore “puro” è quello senza aggiunta di pigmenti bianchi o neri.
  • Luminosità: (Brightness in inglese) specifica la quantità  di bianco o di nero presente nel colore.
  • Saturazione: è la misura della purezza, dell’intensità di un colore; si riferisce al suo grado di tonalità.

 E’ la sensazione visiva che ci fa percepire una tonalità pallida o ricca, forte o debole. Un colore molto saturo è un colore brillante, un colore poco saturo, viceversa, tende al grigiastro.

Johannes Itten nel 1961 realizzò un cerchio cromatico per rappresentare i colori primari e i colori derivati dalle loro mescolanze. Il cerchio di Itten ci aiuta a comprendere meglio il rapporto tra primari, secondari, terziari e complementari.

Al centro del cerchio troviamo i tre colori primari; intorno ai primari, ci sono i tre colori secondari, ottenuti dalla mescolanza dei primari; nel cerchio esterno sono riportati i primari, i secondari e i terziari, questi ultimi ottenuti da ulteriori mescolanze. Nel cerchio di Itten non sono inclusi il bianco e il nero, considerati “non colori”.

Esistono una serie di combinazioni di colori considerati particolarmente gradevoli per l’occhio umano, chiamati schemi di colori (o armonie di colori), composte da due o più colori, con un rapporto fisso nella ruota dei colori, che sono molto importanti per noi fotografi.

I colori complementari nell’immagine fotografica

I colori complementari sono quelli che si trovano ai lati opposti della ruota dei colori. Quindi sono complementari tra loro le coppie rosso-verde, blu-arancio, viola-giallo. Quando si accostano i due colori complementari si ottiene il massimo effetto di contrasto possibile. Si tratta di uno schema molto utilizzato dai fotografi.

I colori analoghi nell’immagine fotografica

I colori analoghi sono quelli che contengono un colore comune e si trovano uno accanto all’altro sulla ruota dei colori. L’abbinamento fra di loro crea un’armonia stabile e delicata, basata sulla somiglianza fra questi colori, aventi basi simili e quindi quasi privi di contrasto l’uno rispetto all’altro.

Schema di colore monocromatico

Uno schema di colore monocromatico prevede una sola tonalità di colore, con differente luminosità e saturazione, ad esempio rosso intenso, rosso medio, rosa. Il risultato che si ottiene è unitario e armonioso, questo schema conferisce inoltre profondità e volume all’immagine.

Schema di Colori a triade

Lo schema dei colori a triade è formato da tre coloriequidistanti sulla ruota dei colori, ad esempio giallo, blu e rosso. Questo schema offre un grande contrasto visivo, anche se minore rispetto ai complementari.

Colori Caldi Vs Colori Freddi

Un’altra classificazione che spesso viene utilizzata è quella che prevede il raggruppamento in colori caldi (warm colors) e colori freddi (cool colors).


Questa classificazione deriva dal fatto che i colori freddi suggeriscono calma, dolcezza, riposo, preoccupazione, contemplazione, tristezza e diverse sfumature di questi stati d’animo. I colori caldi invece eccitano, suscitano gioia, forza, potenza, attività, passione.

Fonte : fotografiaartistica.it di Giuseppe Santagata