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Under 16

Il Brusaporto fa festa: Valenti è ancora decisivo e la finale è centrata

La gara si sblocca con Toraldo, poi Andreini la impatta ma solo per pochi minuti

Marco Valenti

Marco Valenti, totem del Brusaporto e autore del gol decisivo che regala l'accesso alla finale del titolo regionale

Tripudio gialloblù. Rammarico rossoblù. Ecco riassunti gli stadi d'animo di Brusaporto e Virtus Ciserano Bergamo al termine della semifinale di ritorno dei Playoff Under 16. Il 2-1 finale maturato in quel di Albano Sant'Alessandro consegna ai ragazzi del tecnico Radici - dopo il 2-2 dell'andata - la qualificazione alla finalissima, in cui troveranno l'Ausonia guidata da Di Benedetto. Primo tempo a reti inviolate, poi nella ripresa la sblocca Toraldo al quarto d'ora. Il pareggio virtussino porta la firma di Andreini alla mezz'ora, prima della rete decisiva di Valenti. Il sogno del Brusaporto prosegue, dunque, fino all'ultimo atto, infrangendo le ambizioni della Virtus.

IDENTITÀ DI GIOCO A CONFRONTO

Si fronteggiavano due differenti identità di squadra. Il 4-3-3 del Brusaporto è stato per tutta la stagione il marchio di fabbrica della squadra allenata da Massimiliano Radici. Un modulo, però, non può bastare a descrivere ciò che si muove quasi sottotraccia, con quella crescente alchimia di gruppo destinata a diventare un potenziale fattore di successo. Il Brusaporto è un po' tutto questo, con una rosa di indubbio livello (gli elenchi sono noiosi, ma basti citare i vari Valenti, Medici, Thiam, Coundoul a rendere l'idea) che si è plasmata nel miglior dei modi partita dopo partita, vittoria dopo vittoria. Qualunque sia il risultato della finale, ciò che rimarrà di questa squadra è certamente l'invidiabile compattezza messa sul campo, con gli avversari che hanno dovuto puntualmente sudare le proverbiali sette camicie per tenere testa al gigante gialloblù. A fare da contraltare, l'analogo 4-3-3 della Virtus di Ramon Busi. Impostazione tattica che ha fatto le fortune in momenti cruciali del campionato e ha messo in mostra parecchi talenti (Anesa, Recchia, la grande evoluzione di Doumbia), con l'idea di controllare il gioco e imporre agli avversari la propria identità, con una manovra corale poggiata sulle eccelse individualità presenti. L'impenetrabilità del reparto arretrato, poi, è diventato sempre più un elemento determinante e portatore di sicurezza per linea mediana e attacco. A fare la differenza nel momento decisivo è stata, probabilmente, la maggior compattezza e caparbietà dimostrata dalla formazione gialloblù.

Per il Brusaporto è festa grande, con la qualificazione alla finalissima per il titolo regionale Under 16

VALENTI DECISIVO

Quando ci si gioca un'intera stagione in ottanta minuti, tensione agonistica e voglia di vincere svettano di gran lunga su qualunque altro aspetto. Dopo il 2-2 in quel di Alzano Lombardo era vietato sbagliare, con le porte della finale pronte a spalancarsi alla formazione uscita vincitrice dal confronto. La prima frazione di gioco mette in mostra un sostanziale equilibrio, con poche occasioni da una parte e dall'altra. A sbloccare il risultato ci pensa un colpo di testa di Toraldo al 16', bravissimo in elevazione a finalizzare un cross pennellato dalla bandierina di Rosa. Il vantaggio del Brusaporto arriva in un momento importante dell'incontro, ma la Virtus non si dà per vinta e riesce a raggiungere il pareggio al 31'. Andreini ristabilisce l'equilibrio capitalizzando una sponda del tandem Doumbia-Maffi, il tutto sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti. A decidere le sorti della semifinale ci pensa Valenti pochi minuti dopo. Conclusione vincente che arriva ancora una volta grazie a una palla inattiva. Pivotto si procura, infatti, la punizione decisiva dal limite dell'area di rigore da cui scaturisce il potente tiro del numero 10 gialloblù. La Virtus si appoggia sulle giocate dei singoli, ma non riesce ad aggiustare la mira e il nuovo tentativo di rimonta non trova successo. Il Brusaporto sfrutta al meglio le ripartenze, dimostrando al contempo ottima intelligenza tattica, blindando il successo fino al triplice fischio.

Si interrompe in semifinale il sogno della Virtus Ciserano Bergamo

IL TABELLINO

BRUSAPORTO-VIRTUS CISERANO BERGAMO 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 16' st Toraldo (B), 31' st Andreini (V), 33' st Valenti (B).
BRUSAPORTO (4-3-3): Mazzucchelli 7, Scarpellini 7, Lena 7 (43' st Vecchiarelli sv), Toraldo 7.5, Vanoncini 6.5, Coundoul 7 (46' st Apraku sv), Terzi 6.5 (11' st Iemmi 7), Rosa 7, Zanni 6.5 (18' st Pivotto 7.5), Valenti 7.5, Thiam 6.5 (33' st Fantuzzi sv). A disp. Moretti, Proto, Martinelli, Calamina. All. Radici 7. Dir. Menalli.
VIRTUS CISERANO BG (4-3-3): Meroni 6.5, Krajni 6.5 (23' st Stanzione 6), Recchia 7, Aceti 6.5 (46' st Tiraboschi sv), Maffi 7, Romano 6.5 (20' st Andreini 7.5), Berzi 6.5 (15' st Compagnucci 6.5), Bonazzi 6 (9' st Cocchi 7), Doumbia 7, Anesa 7.5 (36' st Foresti sv), Filippetti 6.5 (20' st Noris 7). A disp. Czumbil, Bolognini. All. Busi 6.5. Dir. Perico.
ARBITRO: Saraci di Lecco 7.
AMMONITI: Anesa (V), Fantuzzi (B), Compagnucci (V).

LE INTERVISTE

Massimiliano Radici (allenatore Brusaporto): «Questi ragazzi stanno scrivendo la storia e continuano sempre più a stupirmi. Contro un’ottima Virtus abbiamo fatto due partite pazzesche, specialmente questa. Siamo riusciti a bloccarne l'inventiva, chiudendo loro gli spazi e limitando le loro migliori individualità. Nella doppia sfida siamo stati più squadra e onestamente penso che abbiamo meritato di passare. Tutti i ragazzi hanno dato un contributo essenziale alla vittoria di oggi, sia i subentrati che i tre ragazzi classe 2007 che ho convocato con noi. A inizio stagione mai avrei pensato di arrivare così lontano. Per noi, ripeto, è un risultato storico. Merito anche del pubblico presente sugli spalti, davvero numeroso e che ci ha sostenuto alla grande. Il sogno continua».

Ramon Busi (allenatore Virtus Ciserano Bergamo): «Dispiace, non abbiamo sfruttato appieno il nostro potenziale nella doppia gara. Resta indubbiamente l'amaro in bocca. Sul loro primo gol siamo stati un po' ingenui in fase di copertura. Oggi paghiamo anche qualche imprecisione di troppo sottoporta e troppi sbagli nell’ultimo passaggio. Ci è mancata un po’ di brillantezza, però dobbiamo fare anche i complimenti alla qualità del Brusaporto. Avrei voluto vedere un po’ più di coraggio da parte dei ragazzi, ma forse abbiamo sentito troppo - e ci può stare - l’importanza della partita»

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