D-Day: storia, cronologia e protagonisti dello sbarco in Normandia

Storia, cronologia e protagonisti del D-Day, lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. L'obiettivo era aprire un secondo fronte in Europa nella seconda guerra mondiale
D-Day: storia, cronologia e protagonisti dello sbarco in Normandia
getty-images

1Seconda guerra mondiale: la conferenza di Teheran

Conferenza di Teheran. Da sinistra a destra: Stalin, Roosevelt e Churchill
Fonte: getty-images

Tra il novembre e il dicembre 1943 si tenne la fondamentale conferenza interalleata di Teheran, la capitale dell’Iran. Ad essa parteciparono i tre grandi protagonisti dell’alleanza antinazista e antifascista: il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, il leader dell’Unione Sovietica Stalin e il Primo ministro del Regno unito Winston Churchill

Come era accaduto anche in precedenza, i tre leader erano espressione di posizioni differenti in merito alla strategia da adottare per contrastare la forza nazista. 

  • L’Unione Sovietica sosteneva la necessità di attaccare i nazisti da occidente e dunque premeva per uno sbarco angloamericano sulle coste francesi a partire dalle quali sarebbe stato possibile avanzare verso Est contro i tedeschi.
  • Gli Stati Uniti ritenevano prioritario concentrare le forze per contrastare il nemico giapponese.
  • L’Inghilterra riteneva di fondamentale importanza mantenere l’egemonia sul Mediterraneo e controllare le aree dell’Europa meridionale e balcanica.

  • Tutto Storia: schemi riassuntivi e quadri di approfondimento
    Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia dalle origini a oggi.

All’interno di questo consesso internazione, l’Unione Sovietica riuscì a far prevalere la propria opinione. Proprio l’Unione Sovietica, in questa fase del secondo conflitto mondiale, intese far valere infatti il proprio prestigio e la propria forza, accresciuti dalle vittorie che l’Armata rossa, l’esercito sovietico, aveva riportato contro le forze tedesche sul fronte orientale.

Del 1943 è infatti la celebre vittoria di Stalingrado che, avvenuta nel febbraio di quell’anno, segnò la sconfitta delle truppe naziste giunte fino a Stalingrado, città sul Volga, nel corso dell’operazione Barbarossa e il trionfo dell’Armato rossa. L’Unione Sovietica nell’estate del 1943 aveva poi un ulteriore attacco dei nazisti. Nel corso del 1944, l’Unione Sovietica avrebbe ancora vinto contro le forze tedesche, riuscendo a liberare tutti i suoi territori e a estendersi anche nell’Europa orientale.

Forte di questa posizione e del suo ruolo fondamentale nel contrastare sul fronte orientale i nazisti, nella conferenza dell’autunno del 1943 venne accolto ciò che i sovietici sostenevano fosse prioritario: truppe angloamericane dovevano sbarcare in massa in Francia in modo da contrastare la presenza nazista nell’area occidentale dell’Europa e aprire un nuovo fronte occidentale in Europa.

2Il Vallo Atlantico e la preparazione dello sbarco in Normandia

La preparazione dello sbarco in Normandia. Soldati britannici in addestramento sulla costa nordafricana
Fonte: getty-images

L’impresa che le forze alleate si erano impegnate a realizzare era sicuramente dispendiosa in termini di risorse e di uomini da impiegare. Lo sbarco era infatti una operazione decisamente rischiosa: i nazisti avevano cominciato a costruire sin dal 1941 un sistema di fortificazioni – noto come Vallo Atlantico – costituito da torrette, bunker e postazioni difensive lungo le coste occidentali europee (dalla Danimarca alla Spagna) proprio per fronteggiare un eventuale arrivo delle forze alleate via mare nelle aree occupate dalle loro truppe.

La preparazione dello sbarco in Europa attraverso la Manica fu così particolarmente impegnativa e ad essa dedicarono i loro sforzi sia l’Unione Sovietica sia gli Stati Uniti sia l’Inghilterra. La fabbricazione di armi venne dunque implementata e le industrie di tali Paesi convertirono le loro produzioni per sostenere questo sforzo bellico.

Ascolta su Spreaker.

3D-Day, Operazione Overlord

Il 6 giugno 1944 è il giorno, noto come il D-DAY, durante il quale ebbe inizio l’operazione conosciuta con il nome in codice Overlord. Tale operazione mirava a liberare l’Europa occidentale a partire dalla Francia. All’interno di questo progetto, si inserisce propriamente l’operazione Neptune, con cui si indicano le fasi marittime, e dunque lo sbarco sulle coste della Normandia, di questa strategia bellica che segnò una svolta fondamentale nella storia della Seconda Guerra Mondiale.

Il termine D-Day è invece impiegato generalmente per indicare il giorno di avvio di una determinata operazione militare, ma la grandiosità dello sbarco sulle coste della Normandia ha fatto sì che questa espressione, da allora, venisse impiegata per identificare questa specifica missione bellica.

Lo sbarco anfibio delle forze alleate sulle coste della Francia affacciate sulla Manica fu preceduto:

  • dall’atterraggio di paracadutisti con il compito di creare teste di ponte funzionali a sostenere l’attività degli uomini che si accingevano a giungere via mare;
  • da ingenti bombardamenti volti a colpire le forze tedesche e le strutture difensive del Vallo Atlantico.
Sbarco in Normandia il 6 giugno 1944
Fonte: getty-images

Lo sbarco, avvenuto alle prime ore del mattino del 6 giugno, fu organizzato facendo sbarcare gli oltre centocinquantamila soldati delle forze alleate nei territori compresi tra il Calvados, dipartimento della Normandia il cui capoluogo è Caen, e l’area del Contentin, una penisola che si estende nella Manica.

Le forze alleate erano guidate dal generale statunitense Dwight D. Eisenhower; questi era stato già nel 1942 nominato comandante in capo delle forze americane in Europa e, dopo aver coordinato lo sbarco delle truppe alleate sia in Tunisia sia in Italia, dal dicembre 1943 fu proclamato comandante supremo delle forze alleate in Europa.

Lo sbarco avvenne su cinque spiagge principali

  1. Omaha Beach, con questo nome si indica un tratto di costa della Bassa Normandia. Questa spiaggia è uno dei luoghi più significativi dello sbarco in Normandia;
  2. Utah: nome in codice dell’area costiera più occidentale dove approdarono le forze alleate;
  3. Sword. Con questa parola in codice veniva indicata una spiaggia situata a poco più di quindici chilometri da Caen;
  4. Juno: nome in codice per una spiaggia situata nel dipartimento del Calvados;
  5. Gold: nome in codice per una fascia di costa situata tra le spiagge di Omaha e Juno.

Lo sbarco in Normandia è considerato un evento di cesura all’interno della Seconda Guerra Mondiale, non solo perché determinò l’apertura di un fronte occidentale, fu la premessa per la liberazione della Francia e accelerò la disfatta tedesca, ma anche per le ingenti risorse messe in campo.

Per ciò che concerne i numeri di mezzi militari e di uomini impiegati in questa operazione, possono essere ricordati:

  • circa quattromila navi da guerra,
  • circa un milione e mezzo di soldati sbarcati nell’arco di un mese su queste coste,
  • più di diecimila aerei coinvolti,
  • oltre cinquemila mezzi anfibi.

La resistenza tedesca fu particolarmente tenace, ma le forze dispiegate dagli Alleati erano impari e determinarono il successo dell’operazione. Una data decisiva è quella del primo agosto quando, dopo circa due mesi dall’inizio dell’operazione, gli Alleati sfondarono le forze tedesche nei pressi nel paesino di Avranches, nel dipartimento della Manica. Gli alleati procedettero verso l’interno del Paese, liberando progressivamente città e paesi, e i nazisti cominciarono a indietreggiare fino a raggiungere il fiume Mosa, nell’area orientale della Francia.

Liberazione di Parigi, 1944
Fonte: getty-images

Lo sbarco in Normandia innescò una serie di avvenimenti che portarono in primo luogo alla liberazione della Francia. Infatti, nella medesima estate, si ebbe il 15 agosto un successivo sbarco di uomini in Provenza, regione del Sud-Est della Francia affacciata sul Mediterraneo. Tale sbarco, avvenuto nel contesto dell’operazione Anvil, termine che in inglese significa incudine, avvenne alcuni giorni prima della liberazione di Parigi. Infatti, contestualmente all’avanzare verso occidente delle truppe alleate, i partigiani locali insorsero il 19 agosto e il 25 di quel mese la capitale era ormai libera.

La liberazione di Parigi rappresentò il prodromo fondamentale della liberazione della Francia intera: nell’arco di un mese sia la Francia sia il Belgio erano quasi integralmente liberi dall’occupazione nazista e la Germania era dovuta significativamente retrocedere, stretta da forze nemiche sia da Est che da Ovest.

3.1Il ricordo dello sbarco in Normandia

Lo sbarco in Normandia, datato 6 giugno 1944 è un evento storico che ha cambiato le sorti della Seconda Guerra Mondiale ed è ancora commemorato dopo quasi ottant’anni. Le spiagge dello sbarco vengono ancora indicate sulle cartine e sui cartelli con i nomi in codice assegnati durante l'invasione e nelle loro vicinanze sono presenti i cimiteri di guerra dei caduti di quel giorno. Le vie vicino alle spiagge portano ancora il nome delle unità che vi combatterono e occasionali paletti ricordano gli scontri più importanti.

  • In luoghi significativi come Pointe du Hoc e Pegasus Bridge ci sono delle placche, memoriali o piccoli musei.
  • Il porto artificiale di Mulberry Harbour, con i suoi frangiflutti Phoenix, si trova ancora presso Arromanches.
  • A Sainte-Mère-Église c’è un manichino rappresentante un paracadutista che penzola dalle guglie della chiesa. Sulla spiaggia Juno il governo canadese progetta di costruire un grande memoriale e centro di informazioni, commemorante uno dei più significativi eventi della storia militare canadese.
  • A Caen, città martire della lunga battaglia di Normandia, è possibile visitare il museo Memorial de Caen. Inoltre ovunque sono presenti i resti della battaglia; le batterie costiere messe a difesa della Manica sono tuttora visibili e visitabili.

4Guarda il video sullo sbarco in Normandia, la spiegazione del D-Day

    Domande & Risposte
  • Che vuol dire D-Day?

    Indica il giorno in cui ebbe inizio l’operazione conosciuta con il nome in codice Overlord, ossia lo sbarco in Normandia.

  • Quanti morti ci furono nello sbarco in Normandia?

    70 mila morti fra gli alleati e 200 mila fra i tedeschi. I combattimenti dello sbarco causarono 20 mila morti fra i civili.

  • In quale data si svolse lo sbarco in Normandia?

    6 giugno 1944.