Natura morta: significato e pittori

Natura morta: significato, simbologia, opere e pittori famosi di questo genere artistico in cui il soggetto inanimato è il protagonista.

Natura morta: significato e pittori
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NATURA MORTA

Canestra di frutta di Caravaggio
Fonte: istock

La natura morta è un genere artistico che consiste nella raffigurazione pittorica di oggetti inanimati, come fiori, frutta, ortaggi, strumenti musicali, bottiglie o animali morti. Il termine natura morta è nato nel Settecento ma in origine era visto con una connotazione dispregiativa, in quanto la raffigurazione di oggetti morti, privi di vita, era ritenuta volgare rispetto alla rappresentazione di oggetti e figure viventi, ma nonostante questo si diffuse molto rapidamente in tutta l’Europa.

NATURA MORTA: PITTORI FAMOSI

Le radici della natura morta si trovano nella pittura fiamminga tra il ‘400 e il ‘600 e negli spagnoli di bodegones (raffigurazione di cucine umili e tavole imbandite). I pittori spagnoli più famosi del genere del bodegón sono: Francisco de Zurbarán e Juan Sánchez Cotán. Nei dipinti di Zurbarán gli oggetti sono avvolti da una luce purissima che rappresenta la presenza divina negli ambienti umili. Nello sviluppo della natura morta hanno contribuito anche pittori come Jan Brueghel il Vecchio (autore prolifico di nature morte) e Caravaggio. Un esempio di natura morta di Caravaggio è il famosissimo dipinto Canestra di frutta realizzato per Federico Borromeo; l’opera è conservata nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. La Canestra di frutta simboleggia la vanitas dell’esistenza umana e dà una resa molto tangibile del reale (tridimensionale). A Milano, tra gli artisti di natura morta ricordiamo: Fede Galizia e Ambrogio Figino. Per quanto riguarda le composizioni di fiori si fa riferimento alle composizioni fiamminghe di Brueghel e a Mario Nuzzi. Per le composizioni di frutta e di ortaggi c’è l’influenza di Caravaggio.

TEMA DELLA VANITAS E SIMBOLOGIA

Prima dell’arrivo in Italia di pittori come Brueghel era molto forte il senso naturalistico ma con la riforma si sviluppa la vanitas, un tipo di natura morta che porta alla meditazione sulla caducità di ogni cosa e sull’incedere inarrestabile del tempo. Gli elementi caratteristici di queste tipo di composizioni sono il teschio, la clessidra e fiori spezzati che simboleggiano il trionfo della morte sulla vita. I significati allegorici della natura morta nel tempo si sono persi diventando un genere che ha sempre più fini decorativi, ne sono un esempio Gli strumenti musicali di Evaristo Baschenis.

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