Mmmm. Chissà.

Puzza di tarocco?

Eh.. Il guaio è che da quando ogni scemenza Abarth - Giannini viene replicata e venduta in ogni dove, è diventato praticamente impossibile capire quando ci si trovi davanti ad una replica e quando ad un esemplare genuino.
Detto in altra maniera: se avessi trovato un esemplare identico vent'anni fa, avrei spontaneamente pensato ad una quasi certa originalità: certi particolari come i fregi laterali, gli stemmi, le scritte, e i rostri, erano pressoché introvabili. Per cui era facile fossero li dall'origine, o quantomeno, trapiantati da una Giannini d.o.c.

Eppure, il mio fine intuito (seeeh!) mi dice che molto probabilmente questa Giannini è originale.
Dico questo perché oggi chi vuole realizzare una replica Giannini molto difficilmente sceglie il modello 700 R, versione crepuscolare e spartana (benché al vertice di potenza) basata sulla 500 R, di cui riprendeva gli scarni interni con cruscotto monostrumento (ma con scala a 170).
In genere le repliche hanno strumentazioni ricche, adesivi e stemmi in ogni dove, e soprattutto scritta Giannini "vecchio stile" in corsivo.
Queste scritte semplici, in stampatello, quasi povere, secondo me sono originali, o quantomeno coeve. Il fatto che siano alloggiate dalla parte sbagliata fa assumere a questo piottino un aria non "leccata", iper - rifinita, di molte repliche da raduno.
Sarebbe risolutivo conoscere la cilindrata, o poter controllare certi partiolari da vicino (il già citato raro tachimetro, o la mascherina originale in zama). Ma se fosse cio' che penso, ossia una vera 700 R, sarebbe proprio un bel colpo. Al tempo il mercato era in ribasso, se ne vendettero poche e ne sopravvivono ancor meno.