Terre d'Europa

Croazia: il Parco Nazionale di Brioni

Un'esperienza fuori dal tempo, in armonia con la natura: aria pura, assenza di rumori, la compagnia di diverse specie di ungulati, che appaiono sulla riva mentre stai nuotando in mare

Croazia: il Parco Nazionale di Brioni

Testo e foto: Licia Zuzzaro

Brioni-Foto-Licia-Zuzzaro (3)Brioni – Quando si sale sull’elegante traghetto che da Fažana conduce alle isole Brioni, lungo la costa sudoccidentale dell’Istria, già si intuisce che si sta per lasciare un mondo per andare incontro ad un altro. Quel tratto di poco più di due chilometri dalla costa croata segna una separazione netta, tra il mondo potremmo dire “civilizzato” e quello “naturale”. Questa è la netta sensazione che ho provato recandomi per la prima volta a Brioni. L’approdo a una terra nuova, dove ci si sposta rigorosamente a piedi o in bicicletta, o con altri mezzi ecosostenibili.
L’unico mezzo di collegamento con la terraferma è questo traghetto. A Brioni Maggiore (Veliki Brijun), con i suoi quasi 6 kmq – l’isola più estesa dell’arcipelago – le automobili non circolano. Unici mezzi di trasporto consentiti sono le biciclette e piccole automobili elettriche che si affiancano al trenino che, con le sue piccole carrozze, conduce i gruppi di visitatori giornalieri a conoscere i luoghi più interessanti dell’isola maggiore. La seconda isola visitabile dell’arcipelago, composto da quattordici isole, è Brioni Minore, con una superficie poco superiore a 1 kmq.
Quando l’imbarcazione si accosta al porticciolo, ci si schiera davanti l’agglomerato, se così si può definire, più edificato dell’isola: ossia, in successione, gli alberghi Neptun, Istra, Karmen e altri piccoli edifici.

Nel resto della superficie dell’isola maggiore accessibile ai visitatori si trovano sparse qua e là ville singole, come ad esempio le ville di proprietà del governo croato come Villa Brionka, Villa Jadranka, Villa Bianca – che fu residenza del presidente della Jugoslavia Josip BrozTito (1892- 1980) e Villa Galija (non visitabili). Qualche ristorante immerso nella pineta e i resti degli antichi insediamenti romani e medievali. Nient’altro. Per il resto è la natura incontrastata che domina, una natura autoctona, impreziosita negli anni, di diversi elementi di fauna e flora di altri continenti. Ma bisogna fermarsi qui qualche giorno per poter scoprire e assaporare, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, un mondo a parte. Un mondo costituito da un habitat naturale unico, con un paesaggio pressoché intatto, che rende Brioni una meta imperdibile per chi apprezzi il turismo ecologico.Brioni-Foto-Licia-Zuzzaro (4)

Sono rari i luoghi in cui ho provato la sensazione di trovarmi fuori dal tempo, completamente a mio agio, in piena armonia con la natura e Brioni è sicuramente uno di questi. La purezza dell’aria, l’assenza di rumori che accompagnano normalmente la nostra vita in città, la presenza di diverse specie di ungulati, che ti ritrovi in spiaggia, mentre si è immersi in acqua, la presenza discreta di altri visitatori, rendono il soggiorno a Brioni un’esperienza unica e indimenticabile. A tratti, pedalando sotto il sole, nella parte opposta rispetto al porticciolo, si ha quasi la sensazione di essere l’unico visitatore dell’isola. Per qualche momento, si può provare l’ebbrezza di sentirsi quasi un odierno Robinson Crusoe, fino a che non si incrocia qualche altro ciclista, che girovaga ammaliato dalla bellezza del paesaggio incontaminato. Durerà ancora a lungo questa possibilità?

Informazioni utili
Questo piccolo paradiso dell’Alto Adriatico è un rifugio a poche ore da casa, per ritagliarsi una vacanza realmente “green”. Un’isola dove varie sfumature di verde si sposano con le tonalità di turchese di un mare, a tratti caraibico. Colori che fanno risaltare maggiormente gli antichi resti di edifici che il passato ci ha restituito, realizzati nella locale pietra bianca istriana. A Brioni Maggiore sono presenti, infatti, diversi siti archeologici. È possibile visitare il museo archeologico, i resti di due ville romane del II secolo d.C., insieme alle rovine di un castello bizantino, oltre ai siti risalenti al Neolitico. Due le chiese da vedere: la chiesa di Santa Maria, del XIII secolo, edificata dai templari, così come la chiesa di S. Germano (XV secolo) nella quale si trovano affreschi e copie di iscrizioni in glagolitico.
Oltre agli antichi insediamenti di epoca romana, “abitanti” molto più antichi ebbero dimora a Brioni: il Parco Cretaceo ospita oltre duecento impronte di dinosauri in quattro siti diversi. Anche questa è una avventura affascinante, per grandi e piccini, che richiede una mezza giornata.
Senza una meta precisa è anche bello scorazzare per l’isola con una bicicletta noleggiata, senza alcun timore di essere investiti. Per esempio per andare alla scoperta delle varie spiagge e baie dove poter fare il bagno. Spiagge quasi sempre basse e facilmente accessibili, rocciose, ma anche di ghiaia e sabbia.
Il caratteristico clima mediterraneo ha consentito lo sviluppo di una flora rigogliosa, dove hanno trovato ospitalità anche piante esotiche. Tra le piante introdotte vanno annoverati pini, cedri del libano, palme, yucca e cactus, ma anche mangrovie.
Brioni-Foto-Licia-Zuzzaro (1)Un monumento naturale del parco, con cui bisogna fare conoscenza, è senza dubbio il vecchio ulivo millenario (gli si attribuiscono oltre 1600 compleanni), instancabile produttore dei suoi preziosi frutti.
Un ormai storico campo da golf da 18 buche, dove si condivide il terreno con cervi, daini, mufloni e pavoni, avvezzi alla presenza umana, è un’altra curiosa particolarità di questo luogo, i cui antenati furono introdotti sull’isola nel primo decennio del XX secolo. Sull’isola è presente anche il Parco Safari, l’area meno naturale dell’arcipelago, che ospita varie specie esotiche: un elefante, esemplari di lama, zebre, mucche indiane, struzzi, animali a suo tempo dati in dono al Presidente Tito, dai vari capi di stato che si recarono a fargli visita. Nell’Etnoparco è possibile visitare una tipica masseria istriana con specie animali autoctone: buoi istriani, caprette, pecore, asini.
Da ricordare che essendo area protetta, sia le visite, che i soggiorni negli alberghi sono a prenotazione obbligatoria. Quindi, sia che si voglia partecipare ad una iniziativa che si svolge in giornata (tour in bicicletta, partita di golf, escursione organizzata dall’Ente Parco, ecc.) sia che si decida di trascorrere un periodo di vacanza, occorre prenotare prima il soggiorno (meglio con un certo anticipo). Peraltro, chi soggiorna a Brioni, può utilizzare più volte gratuitamente le corse del traghetto per Fažana, se proprio avesse nostalgia della terraferma. Ma, come è capitato a me, dubito se ne sentirà la mancanza.

Parco Nazionale di Brioni
www.np-brijuni.hr/it/

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