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Visita alle Piramidi di Giza

Non c’è dubbio che qualsiasi persona avesse la possibilità di farlo, andrebbe almeno una volta nella vita in Egitto per vedere da vicino le Piramidi, e lasciarsi conquistare dalla loro imponenza e dalla loro magia. E’ davvero bellissimo poter respirare la loro storia, lasciarsi trasportare per un attimo, e fare un tuffo nel passato cercando di rivivere i tempi dell’Antico Egitto, ed è proprio ciò che faremo oggi virtualmente, un viaggio alla scoperta delle Piramidi.

Va detto che le Piramidi non sono l’unico posto da visitare in Egitto sia chiaro, anzi è solo uno dei tanti posti meravigliosi che questa terra offre; sono infatti diversi i luoghi di richiamo turistico in Egitto, ma noi oggi ci limiteremo a parlare delle Piramidi di Giza, che oltre ad essere i monumenti più importanti d’Egitto, sono anche i più antichi al mondo, essendo state costruite più o meno intorno al 2500 a.C.

Qualche notizia storica

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Le Piramidi di Giza fanno parte di un complesso chiamato Necropoli di Giza, un’area che comprende anche altre Piramidi minori e grandi monumenti come il Museo della Barca Solare, la Sfinge, ed ancora qualche costruzione di minore importanza. Soltanto se si considera l’epoca in cui sono state costruite, c’è da sbalordirsi quando ci si trova al cospetto di un qualcosa di così mastodontico; 100.000 uomini, più di 20 anni, 2 milioni e mezzo di blocchi di granito da 25 quintali ciascuno, sono questi i dati relativi alla costruzione della Piramide di Cheope, come si fa a non restare a bocca aperta?

E’ probabile che si siano dette tante cose inesatte circa la loro costruzione, come ad esempio il fatto che siano stati gli schiavi ad edificarle, spesso in condizioni di lavoro disumane; ebbene, sembra che ciò non corrisponda a verità, e che le Piramidi siano invece state costruite da operai ed artigiani qualificati, e che essi venivano regolarmente stipandiati, teoria che troverebbe conferma nel fatto che spesso si sono ritrovate tombe di operai a fianco di quelle di Faraoni, cosa che risulterebbe invece assurda se si parlasse di schiavi.

Come arrivarci e cosa vedere

E’ abbastanza semplice raggiungere il complesso della Necropoli di Giza, ci si può arrivare in vari modi; la soluzione più semplice è quella di raggiungere in aereo Il Cairo, poi da qui prendere un autobus che raggiunge il sito in pochi minuti, ubicato ad appena 15 chilometri dalla città. A dire il vero anche quella del taxi potrebbe essere una soluzione da considerare viste le tariffe molto economiche, e c’è addirittura una terza opzione utilizzando la linea metro, che effettua fermata obbligatoria proprio a Giza.

Come dicevamo, una volta entrati nel complesso della Necropoli si ha la possibilità di poter visitare diversi siti di interesse, ma le principali attrazioni per turisti provenienti da tutto il mondo sono certamente le Tre Piramidi più grandi, ovvero quelle di Cheope, Micerino, e Chefren. Pur essendo un’esperienza meravigliosa, non è consigliabile alle persone con problemi di claustrofobia, giacché c’è da passare in corridoi e cunicoli molto stretti e polverosi che potrebbero provocare problemi di respirazione o attacchi di panico.

La Piramide di Cheope

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E’, come accennavamo prima, la più grande delle tre Piramidi con i suoi 137 metri di altezza, ma è anche la più datata delle sette meraviglie del mondo antico, edificata utilizzando all’incirca 2 milioni e mezzo di blocchi di granito e gli sforzi sovrumani di circa 100.000 uomini che vi hanno lavorato a turni giorno e notte per più di 20 anni. Se si dovesse descrivere con un solo aggettivo, probabilmente quello più azzeccato sarebbe mastodontica, perché è davvero questa la sensazione che si prova quando ci si mette ai suoi piedi e la si osserva.

Si pensa sia stata fortemente voluta dal Faraone Cheope come suo sepolcro personale, ed al suo interno sono state scoperte tre camere: la camera ipogea, locale sotterraneo la cui costruzione è rimasta incompiuta, la camera della Regina, e la camera del Re, locali sui quali ancora oggi non si è riusciti ad avere maggiori informazioni sul tipo di uso al quale erano destinati. In origine la Piramide di Cheope era rivestita con uno strato di calcare bianco, successivamente sgretolatosi a causa di qualche terremoto, e riutilizzato per la costruzione di edifici nella città del Cairo.