Quante persone ci sono nel mondo? Circa 7,8 miliardi

In 70 anni la popolazione dell’Africa Subsahariana è cresciuta di 6 volte 

Quante persone ci sono nel mondo? Sembra una domanda banale, ma non lo è. Sapere quanti sono gli abitanti della terra è fondamentale per capire gli sviluppi dei prossimi decenni. Prima di tutto, però, rispondiamo alla domanda iniziale: il numero di abitanti della Terra continua ad aumentare e secondo le ultime stime delle Nazioni Unite nel 2020 è arrivato a 7 miliardi 794 milioni e 799 mila persone.

Quante persone ci sono sulla Terra dopo il Covid?

La pandemia di Covid ha contribuito molto probabilmente a un ulteriore rallentamento della crescita della popolazione mondiale, che però ancora non si è fermata. Questi numeri sono chiaramente approssimazioni. Non in tutti i Paesi l’anagrafe riesce a dare un’idea precisa di quanti vivono su un dato territorio, tra movimenti migratori interni ed esterni e insediamenti informali per esempio nelle periferie delle sempre più grandi città africane e asiatiche.

E tuttavia il trend appare chiaro, ogni anno il numero di persone che ci sono al mondo cresce di circa 80 milioni, all’incirca come negli anni ’80, quando però si partiva da una base inferiore. Vuol dire che non c’è più un’accelerazione come quella che era emersa nel secondo Dopoguerra. Da allora il panorama della demografia mondiale è radicalmente cambiato. Sempre secondo l’Onu, nel 1950 la popolazione della Terra era solo di 2 miliardi e 536 milioni, da allora è più che triplicata, dopo avere raggiunto i 3 miliardi nel 1960, i 4 nel 1974, i 5 nel 1987, i 6 miliardi nel 1999 e i 7 nel 2011. Di questo passo si dovrebbero superare gli 8 miliardi nel 2023, quindi ancora 12 miliardi dopo il traguardo precedente.

persone nel mondo

Dove sono gli abitanti del mondo?

Ma molto probabilmente i numeri più interessanti sono quelli che riguardano la diversa crescita degli abitanti del pianeta in base alla regione del mondo. Tanto per capire le enormi differenze basti pensare che in Europa la popolazione è passata in 70 anni, tra il 1950 e il 2020, da 549 a 748 milioni. Si tratta di un incremento del 36%, circa, piccolissimo rispetto a quello complessivo, e soprattutto rispetto all’aumento che si è verificato nel Sud del mondo. Nell’Africa Subsahariana al contrario il numero di persone è cresciuto di più di 6 volte, andando dai 179 milioni del 1950 al miliardo e 94 milioni dell’anno scorso.

In nessun’altra area del mondo si è verificato un aumento del genere, neppure in quelle che attualmente risultano le più popolate, spesso sovrappopolate, ovvero l’Asia meridionale, principalmente India, Pakistan, Bangladesh, e l’Asia Orientale e Sud Orientale, l’angolo del mondo in cui si trova la Cina. Queste due zone contengono rispettivamente 2 miliardi e 15 milioni e 2 miliardi e 347 milioni persone. E hanno vissuto in 70 anni un incremento del 294%, ovvero quasi una quadruplicazione, e uno del 178%. Meno affollata è l’America Latina, con 654 milioni di abitanti, cresciuta però quasi di 4 volte dal 1950, così come il NordAmerica, con 369 milioni, e l’Oceania, che con meno di 43 milioni è di gran lunga il continente meno popolato.

Quanti abitanti avrà il mondo nel futuro?

Quante persone ci sono nel mondo? Forse la domanda più importante è quante ce ne saranno nei prossimi anni. Secondo le proiezioni della stessa Onu, realizzate nel 2019, la popolazione mondiale non dovrebbe andare oltre gli 11 miliardi entro questo secolo, e anzi dovrebbe fermarsi a questo livello, a causa di una crescita che nei prossimi decenni dovrebbe rallentare sulla scorta di un calo del tasso di fertilità delle donne, che anche nei Paesi in via di sviluppo dovrebbero avere sempre meno figli.

Naturalmente si tratta di una stima per sua natura molto imprecisa: è stato calcolato che c’è il 95% di possibilità che il numero di persone che abiterà questo pianeta tra 80 anni rimanga in un range tra i 9,5 e i 12,5 miliardi e all’80% tra i 10 e i 12. Naturalmente sono moltissime le variabili in gioco. La sola pandemia e le prossime possibili potrebbero essere un fattore che rallenterebbe ulteriormente la crescita della popolazione. Anticipando il momento in cui questa comincerebbe a declinare, che ora è appunto fissato intorno al 2100. È molto probabile che dopo secoli di discorsi e allarmi sulla sovrappopolazione tra qualche tempo a tenere banco sia viceversa lo spopolamento del pianeta. Che per quanto riguarda Italia del resto è già cominciato.

Quanti sono i rifugiati nel mondo

Il Covid, però, non è stato il solo fattore ad aver avuto un impatto significativo sui tassi demografici a livello mondiale. Infatti, persecuzioni, violenze, conflitti, violazione dei diritti o altri eventi (come gli attentati terroristici) hanno costretto milioni di persone a cercare rifugio altrove. Nel 2020, secondo i dati registrati da Unhcr (United Nations High Commissioner for Refugees, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), sono state 82,4 milioni le persone costrette a fuggire nel mondo. Più di 2/3 (cioè circa il 68%) dei rifugiati all’estero proveniva perlopiù da Siria (6,7 milioni), Venezuela (4 milioni), Afghanistan (2,6 milioni), Sud Sudan (2,2 milioni) e Myanmar (1,1 milione). Ma quanti hanno fatto ritorno a casa? Si stima che siano ritornati in terra natia solo 3,4 milioni di persone, compresi i 3,2 milioni di sfollati interni e 251mila rifugiati.

I dati si riferiscono al 1950-2020

Fonti: Nazioni Unite e Unhacr

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