La necropoli dell’Ara della Regina magnificienza ma anche maggiore praticabilità per il visitatore

Nel cuore della necropoli etrusca dove è stata scoperta l’anticamera della maestosa  tomba a tumolo della regina dove presumibilmente furono deposti re e principi del VI secolo a.C. il tempio con le sue grandiose proporzioni dà la misura dell’importanza di Tarquinia nell’Etruria intera. Gli scavi hanno dato corpo alla possibilità che qui fosse ricordato fin dal VI secolo a.C. l’eroe fondatore della città, Tarconte, di cui resta presumibilmente il cenotafio monumentalizzato da due piattaforme in blocchi squadrati, orientate in senso diverso rispetto a quello del tempio del IV secolo a.C. Della decorazione di questa fase più monumentale restano pochi frammenti in terracotta del frontone tra cui la famosa lastra dei Cavalli Alati, ora conservata al Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense.
È possibile che la scena rappresentata fosse l’apoteosi dell’eroe Eracle, antenato di Tarconte, dopo la sua incinerazione sulla pira.(Giovanna Bagnasco Gianni)

In questa calda estate nel ricercare  la magnificenza di questi posti ti accorgi di quanto sia difficoltoso per il visitatore errante ritrovarli, servirebbe una maggiore segnaletica di accompagnamento al percorso, quella esistente è in parte deteriorata e l’aggiustamento del manto stradale pedonale in cui imperversano buche con rischi per la sicurezza. Tutto il resto è meraviglia pura che il nostro territorio custodisce e deve godere ai custodi eletti il compito di  preservare (L.P.)

Foto necropoli di Luciano Pasquini

Foto Cavalli alati Di Paolo Villa – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=51016079

 

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