Aldo Donati: La storia di un mito.

di Simone Certelli

Quasi venti anni di onorata carriera tra Bologna, maglia con la quale esordisce all’età di 19 anni, il 25 maggio 1930 contro il Genoa, poi sei stagioni con la Roma, dove realizza tutti i gol della sua carriera (4) e l’Inter, dove chiuderà la sua attività professionale.

donati roma
Aldo Donati con la maglia della Roma.

Aldo Donati Nasce a Budrio (BO) il 29 settembre 1910, inizia ad avvicinarsi al calcio entrando nelle giovanili del Bologna, dove diventò presto un elemento essenziale della rosa, caricandosi più volte la squadra sulle spalle, fino a vincere due volte lo scudetto con i Felsinei, nel 1935 e nel 1937, avendo la meglio su due superpotenze che all’epoca si litigavano il primato, l’Ambrosiana e la Juventus. Con i bolognesi vince anche due Coppe Mitropa (nel 1932 e nel 1934). Lascia la sua squadra da Campione d’Italia per approdare nella stagione 1937/1938 nella Capitale, sponda giallorossa. In quel primo anno la Roma finirà sesta, con l’Ambrosiana vincitrice dello scudetto. Andò meglio l’anno dopo con il quinto posto e la sua ex squadra che riesce a prevalere sull’Ambrosiana, diventando Campione d’Italia. Nel 1939/1940 l’intero paese viene scosso dalla notizia dell’entrata in guerra dell’Italia e la Roma finisce settima, disputando l’ultima partita nel leggendario Campo Testaccio il 2 giugno 1940 contro il Novara, imponendosi per 3-1. Nel 1940/1941 la situazione peggiora e la Roma, che giocava nel nuovo Stadio del Partito Nazionale Fascista,  finisce undicesima, con il Bologna che conquista il sesto scudetto della sua storia.

La rosa giallorossa nella stagione 1941/1942
La rosa nella stagione 1941/1942. Donati è il quinto dei seduti partendo da sinistra.

Nel 1941/1942 l’ingresso nella storia della Roma, segnando due gol di importanza incredibile che condussero la squadra alla vittoria del primo scudetto della sua storia, il primo nella seconda giornata proprio contro il suo Bologna, segnando al 55′ il gol del momentaneo 1-0, poi finita 1-2 per i giallorossi, l’altro nella quarta giornata contro il Milan, segnando il 2-0. L’anno seguente, l’ultimo anno in giallorosso, coronati da altri due gol, il primo il 27 settembre 1942 e finita 2-1 contro la Triestina in Coppa Italia, l’altro il 21 marzo 1943 contro il Bari, finita 1-0. L’anno seguente calca il campo dell’Ambrosiana e facendo solo due apparizioni, ritirandosi poi dal calcio giocato. In nazionale non ha mai giocato una partita, nonostante la vittoria del Campionato del Mondo di calcio nel 1938 in Francia. Si ritirerà dal calcio giocato collezionando 203 presenze e quattro gol. Nel 1984 viene ucciso da un pirata della strada. Se ne va a 74 anni una delle leggende della Roma e dello sport italiano, un eroe, un campione del calcio nostrano troppo spesso dimenticato e le cui gesta risuoneranno per sempre nella storia del calcio bolognese e romano.


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